Listen

Description

Riforma del Fisco. Cambia la riscossione.

1) Buongiorno Avvocato, già nelle scorse interviste abbiamo visto che è un periodo di grandi novità, ma sembra ce ne siano altre in arrivo, di cosa si tratta?

Buongiorno Stefano e bentrovati ai nostri ascoltatori.La riforma del Fisco sta prevedendo grandi novità. Le nuove norme sono al vaglio del Consiglio dei Ministri. Le novità vanno dall’estensione della rateizzazione alla cancellazione automatica delle cartelle. Alla base della riforma c’è l’obiettivo è l’abbandono dell’attuale sistema di esazione.

2) Vediamole nel dettaglio: il contribuente avrà più tempo per pagare le cartelle di pagamento?

Ricordiamo che ad oggi è possibile presentare una richiesta di rateizzazione del debito con Agenzia delle Entrate - Riscossione corrispondendo l’importo in massimo 72 rate. Il piano che prevede 120 rate è un piano straordinario che può essere concesso solo in determinate situazioni e producendo a corredo della domanda di rateizzazione una serie di documenti.Con le nuove norme fiscali, sarà possibile ottenere una maggior estensione della rateizzazione, arrivando fino a 120 rate mensili.E ciò, senza dover giustificare la richiesta di maggior dilazione, dal momento che l’accesso a tale rateazione straordinaria avverrà - come avviene oggi - a semplice richiesta del contribuente.

3) Altra importante novità riguarda la cancellazione automatica delle cartelle: di cosa si tratta?

Per le cartelle inesigibili, per le quali l’Agente della Riscossione non è riuscito a recuperare il credito, è infatti prevista la cancellazione delle stesse, trascorsi 5 anni dall’affidamento del credito stesso all’Ente riscossore, il quale dovrà rimettere il ruolo all’Ente impositore. Ci sono però delle eccezioni.
Tale soluzione non si applicherà infatti ai casi in cui la riscossione è sospesa e a quelli in cui vi è una controversia tra contribuente ed Ente impositore in relazione al credito o all’esecuzione stessa. Alla cessazione della sospensione o della procedura legale, i termini riprenderanno a decorrere.Altra ipotesi in cui non si applicherà la cancellazione automatica riguarda il caso di imprese coinvolte in procedure di composizione della crisi: anche in queste situazioni il termine di 5 anni decorrerà dalla fine del beneficio accordato dalla Legge in tali situazioni

4) Ulteriore grande novità della Riforma Fiscale riguarda la validità delle cartelle: qual è il nuovo termine?

Il termine di efficacia è uguale per tutte le cartelle esattoriali e le intimazioni di pagamento così come previsto dall’art. 50 del DPR 602/1973: scaduto, infatti, 1 anno dalla sua notifica senza che sia stata incominciata l’attività di recupero, consistente nell’avvio di una procedura esecutiva o di una procedura cautelare, non è più possibile procedere al pignoramento (o all’ipoteca e il fermo), ma sarà necessaria una nuova notifica.Con l’annunciata riforma, invece, il termine di efficacia verrà elevato a 3 anni. Ciò per concedere maggior tempo all’agente della riscossione per tentare il recupero.Recupero che, nelle intenzioni del Fisco, con la riforma, non avverrà più con le forme dell’iscrizione a ruolo. Dovrebbe infatti essere abbandonato tale sistema, in favore dell’utilizzo dell’accertamento esecutivo.Ovviamente stiamo parlando degli obiettivi prefissati dal Governo.In altre parole, gli atti dell’Agenzia delle Entrate saranno già titolo esecutivo, dai quali potrebbe scaturire già l’esecuzione forzata, senza passare dall’Ente esattore e dalla formazione del ruolo. Così come già avviene per gli atti emessi dall’INPS.In tal modo, nelle intenzioni del Fisco, si dovrebbe maggiormente valorizzare la fase di accertamento, rispetto a quella meramente esecutiva.