Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 10 gennaio 2024.
Gli agenti della Guardia di Finanza si sono presentati negli uffici di piazza Liber Paradisus nel novembre scorso. Lo riporta il Corriere di Bologna. I finanzieri hanno bussato all’Area Risorse finanziarie e hanno chiesto agli uffici comunali di fornire loro tutta la documentazione contabile degli ultimi anni relativa ai pagamenti delle entrate locali da parte di associazioni e società che hanno partecipato ai bandi del Comune, tra cui sigle storiche del panorama culturale cittadino come l’Estragon e il Link 2.0. La Corte dei Conti indaga sui rapporti tra l’amministrazione comunale e alcune realtà associative, per verificare se davvero alcuni soggetti siano riusciti a partecipare ai bandi del Comune, vincendoli, nonostante avessero debiti tributari verso l’amministrazione bolognese. E ricevendo poi contributi sufficienti proprio a «compensare» quei debiti. Dietro le verifiche avviate nei mesi scorsi dalla Corte dei Conti c’è uno dei tanti esposti presentati dal gruppo di Fratelli d’Italia contro l’amministrazione comunale.
Ora la politica. Non si esaurisce la polemica all’interno del centrosinistra bolognese dopo che il sindaco Matteo Lepore ha cacciato i Verdi dalla maggioranza. La questione del film russo appare sempre più un pretesto, ma le vere ragioni della rottura stanno nelle divergenze tra la lista ecologista e Lepore sulle politiche ambientali. Le parole di Danny Labriola, portavoce dei Verdi di Bologna. (AUDIO)
Passiamo alla sanità. Sono alti i numeri degli accessi ai Cau, da Piacenza a Rimini, al 7 gennaio. Si parla di quasi 34mila accessi nei 19 Cau della Regione, mentre ce ne sono altri che apriranno prossimamente. Solo nella prima settimana di gennaio (dall’1 al 7) sono 5.857 le persone che si sono rivolte ai Centri Assistenza e Urgenza. “I nuovi dati – sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini – confermano che i Cau stanno diventando un punto di riferimento per i cittadini per le prestazioni urgenti di bassa criticità. La riorganizzazione dell’emergenza urgenza ha intercettato un bisogno delle nostre comunità e siamo certi che, grazie al lavoro dei professionisti impegnati nei Cau e nella Continuità assistenziale, i Cau diventeranno presto un luogo di cura sempre più in sintonia con i territori”.
Ora la situazione nel carcere di Bologna. 165% è la percentuale di sovraffollamento del carcere Rocco D'Amato, meglio noto ai bolognesi come "della Dozza". Il dato è superiore a quello, già drammatico, italiano (+117%). L'ennesimo allarme arriva da una missiva agli enti di riferimento di Domenico Maldarizzi del sindacato di Polizia Penitenziaria Uil Pa, che definisce "spropositato" i detenuti attualmente rinchiusi alla Dozza, 823, a fronte di una capienza di 498, nonostante due sezioni presso il Reparto Infermeria siano inagibili, una situazione che influisce "sulle condizioni di vita dei detenuti, con conseguenze drammatiche che ricadono sul personale di polizia penitenziaria". Il sindacato chiede interventi e blocco degli ingressi dei nuovi giunti o delle assegnazioni da altri Istituti in quanto, aggiunge "la gravissima violazione si configura nel caso di specie: in primis viene violata sistematicamente la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, con conseguente condanna certa in capo all’amministrazione penitenziaria in caso di reclamo.
Passiamo alla violenza di genere. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna hanno eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Bologna, nei confronti di un 32enne incensurato. Si tratta dell'ennesimo episodio di violenza messa in atto nei confronti di una donna, in questo caso, e ancora una volta, di una ex compagna. Le indagini dei Carabinieri, sono partite quando una ragazza sulla ventina si è presentata alla Stazione Bertalia denunciando di essere stata violentata dall’ex compagno, conosciuto nell’estate 2022 su una spiaggia della Riviera romagnola. La ragazza ha riferito che la relazione era iniziata bene, ma col passare del tempo era peggiorata a causa della gelosia del compagno. Convinto di essere stato tradito, aveva cominciato a trattarla male, offendendola, prendendola a schiaffi, calci e tirandole i capelli. Fino alla fine del rapporto, quindi un paio di mesi fa entrambi avevano iniziato a frequentare altre persone.
Voltiamo pagina. A Cesenatico non si ferma la battaglia dei negozianti per riportare la "giostra di Teo" nella sua storica ubicazione, in piazza Pisacane, a pochi passi dal celebre porto canale. Sotto accusa finisce anche l'ipotesi di portare la giostrina di Teo Natale in piazza Comandini: "Su un viale principale, dove passano le automobili e il traffico è particolarmente intenso. Non è certo il posto per un'attrazione destinata ai bambini: è pericoloso e mi pare assurdo che qualcuno abbia avuto questa pensata", attacca Simona Pifferi, titolare di un bar che dà su piazza Pisacane e promotrice della raccolta firme contro la decisione, che può essere firmata online o negli esercizi commerciali che aderiscono all'iniziativa. "La rimozione della giostra - attacca il comitato 'La giostra di Teo' - è una scelta assurda dal momento che, tra l'altro, l'attrazione non ha mai arrecato alcun disturbo alla quiete pubblica, visto che chiude alle 23, ben prima della maggior parte dei pubblici esercizi: al contrario è sempre stata un valore aggiunto per il centro storico di Cesenatico che null'altro offre per i bambini".
Apriamo la pagina degli spettacoli. Verrà proiettato domani, 11 gennaio, e poi domenica 14 gennaio al Cinema Teatro Galliera “Cocoricò Tapes”, il documentario di Francesco Tavella che ha al centro la celebre discoteca di Riccione. Ai nostri microfoni il regista racconta il suo lavoro. (AUDIO)