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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna dell’11 dicembre 2023.

In apertura l'incidente ferroviario nel ravennate. Dopo l'incidente di ieri sera sulla Bologna-Rimini è in graduale ripresa, dalle 12.20, la circolazione ferroviaria fra Forlì e Faenza. Lo ha annunciato Trenitalia aggiornando sull'episodio di ieri sera, quando si è verificato un incidente fra due treni con "sei passeggeri rimasti lievemente contusi, oltre al macchinista del treno regionale. Tutti i refertati risultano essere stati dimessi". Un Frecciarossa, si aggiunge, "che precedeva un treno Regionale è retrocesso per inerzia a bassa velocità in relazione alla pendenza della tratta e, nel retrocedere, ha urtato il Regionale che era regolarmente fermo al segnale rosso. Sulle cause della retrocessione sono in corso approfondimenti". I viaggiatori fermi nelle stazioni di Forlì e Faenza sono stati riprotetti con cinque bus che hanno effettuato servizi specifici per superare la tratta ferroviaria interrotta. Durante le attività necessarie per la liberazione della linea, i treni Alta Velocità, Intercity e Regionali hanno utilizzato il percorso alternativo via Ravenna, con ritardi fino a 120 minuti. Alcuni Regionali sono stati cancellati ed è stato predisposto un servizio di autobus insieme al potenziamento dell'assistenza ai clienti.Intanto è stata aperta un'inchiesta per disastro ferroviario.

Restiamo in tema mobilità. La Città 30 entra ufficialmente in vigore dal 1° gennaio: da quella data scatteranno le sanzioni se non si rispetterà il limite. A far discutere in questi giorni è la voce fuori dal coro del presidente dell'Osservatorio per l'educazione alla sicurezza stradale della Regione Emilia Romagna Mauro Sorbi: "Dopo aver assistito ad assemblee dei cittadini, ascoltato le riflessioni delle associazioni di categoria, di psicologi, delle Forze dell’Ordine, le telefonate di cittadini - ha affermato - in coscienza devo lanciare un appello all’Amministrazione comunale di Bologna: sospendere l’applicazione delle sanzioni previste dal progetto città 30 ed utilizzare questo tempo per sensibilizzare, comunicare e condividere l’attuazione di questa rivoluzione copernicana della mobilità".

Ora le infrastutture. Il Comune ha affidato la realizzazione della Linea verde del tram allo stesso raggruppamento di imprese che sta realizzando la linea Rossa composto da CMB e da Alstom Ferroviaria, Amplia e Alstom Transport. Una novità che accelera i tempi per l’apertura dei cantieri della seconda linea tranviaria di Bologna, prevista nella primavera 2024, e consentirà di rispettare i tempi imposti dal Pnrr. La realizzazione delle due linee in momenti successivi, come inizialmente previsto, non risulta più attuabile con l'inserimento delle opere nel PNRR e la coincidenza dei tempi realizzativi e avrebbe creato criticità dal punto di vista tecnico considerando che le due infrastrutture, pur configurandosi come opere funzionalmente autonome, risultano tra loro connesse. Un'attuazione separata avrebbe costituito, inoltre, un’impossibile convivenza della doppia cantierizzazione che interessa il tratto in comune. L’Amministrazione ha inoltre considerato che avvalersi dei contratti già in essere per la Linea Rossa, oltre che costituire economicità amministrativa, consente di mettere a frutto professionalità e competenze con pregressa esperienza già maturata sul territorio nello specifico ambito tecnico.

Passiamo alla violenza di genere. È stato rinviato a giudizio, con il processo davanti alla Corte d'Assise che inizierà il prossimo 6 marzo, Giampaolo Amato, il medico 64enne accusato di aver ucciso, nell'ottobre del 2021, la suocera 87enne Giulia Tateo e la moglie 62enne Isabella Linsalata. Il gup di Bologna Nadia Buttelli ha quindi accolto la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dai pm Morena Plazzi e Domenico Ambrosino. Amato, presente in aula, ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee, proclamandosi ancora una volta innocente e aggiungendo che da otto mesi è stato privato di tutto. L'imputato, difeso dagli avvocati Cesarina Mitaritonna e Gianluigi Lebro, ha chiesto che venga attenuata la misura cautelare a suo carico, e il giudice si è riservato la decisione.

Gli attivisti dei collettivi che avevano dato vita alle due occupazioni sgomberate mercoledì scorso a Bologna intendono denunciare "un poliziotto, il suo caposquadra, il questore e il ministro". Questo perché, spiegano, durante il corteo di protesta contro gli sgomberi che si è svolto mercoledì sera un agente in tenuta antisommossa avrebbe "perpetrato un'aggressione sessuale a danno di una studentessa, con un calcio tirato violentemente sul pube con gli anfibi dalle punte rinforzate". Per gli attivisti, che pubblicano una foto in cui si vede un poliziotto tirare un calcio tra le gambe ad una manifestante, "questi gesti non possono essere classificati come legittima procedura di ordine pubblico, ma rappresentano una violenza sessuale praticata da un uomo, nel corso dello svolgimento di un'attività in divisa per conto della Stato, ad una ragazza disarmata". I dettagli saranno spiegati, alla presenza della ragazza e delle avvocate che depositeranno le denunce, nel corso di una conferenza stampa convocata per le 11 di domani all'angolo tra via Irnerio e via Centrotrecento.

Passiamo al post-alluvione. "Capisco un'azienda che ha fatturato meno perché la strada si è interrotta", come un b&b o un piccolo ristorante, "ma c'è un principio giuridico che non prevede di processare" questo tipo di risarcimento, quindi "non può essere compreso in nessuna delle ordinanze del commissario". Lo ha chiarito il generale Francesco Figliuolo, commissario straordinario alla ricostruzione post alluvione, oggi a Sasso Marconi per un punto con sindaci, Regione e altri enti locali. "Capisco sul tema dei rimborsi l'attesa da parte di aziende e privati - ha detto il generale - Noi cercheremo di essere veloci così come abbiamo fatto per la ricostruzione pubblica, ma bisogna togliere questa idea".

Ora l'inquinamento. Bollino rosso dell'Agenzia regionale per l'ambiente sulla qualità dell'aria in Emilia: da domani 12 dicembre scattano le misure emergenziali anti inquinamento. Si salva solo la Romagna: coinvolte le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara e Bologna. Tra le misure emergenziali, stop alla circolazione dei veicoli diesel Euro 5, l'abbassamento temperature medie nelle abitazioni fino a 19 gradi e negli spazi commerciali e ricreativi fino a 17 gradi, divieto di biomasse per il riscaldamento domestico in presenza di impianto alternativo.

Voltiamo pagina. Si intitola “Fotografie per/dalla Palestina” l’iniziativa solidale in favore di un collettivo di fotografi palestinesi che si svolgerà domani, 12 dicembre, alle ore 18.00 al Circolo Hex di via di Corticella 56. Ne abbiamo parlato con Michele Lapini, uno dei fotografi promotori dell’evento. (AUDIO)