Queste le principali notizie dal Bologna e dall’Emilia-Romagna dell’11 gennaio 2024.
In apertura il post-alluvione. Il protocollo anti-infiltrazioni messo a punto dal commissario Figliuolo per tenere lontane le mafie dai fondi per la ricostruzione post-alluvione ancora non è stato adottato. Lo conferma l'assessore alle Attività produttive dell'Emilia-Romagna Vincenzo Colla, che si affida al momento al controllo svolto da sindacati e forze sociali: "In questo contesto il ruolo dei corpi intermedi è fondamentale perché hanno conoscenza del territorio". Nessun dubbio nel centrosinistra di viale Aldo Moro: "esiste una sottovalutazione del tema della struttura commissariale che non intente accelerare sotto questo profilo. Il mio auspicio - afferma il consigliere regionale Federico Amico - è che la giunta continui a sollecitare in questa direzione perché non devono essere trascurati aspetti come quello della legalità".
Passiamo alla situazione della torre Garisenda. Posizionando nel sottosuolo i micropali che serviranno come sostegno dei container, gli operai del cantiere per la messa in sicurezza emergenziale di piazza di Porta Ravegnana hanno trovato un pozzo medioevale in mezzo alle Due Torri e una sorta di platea in cemento armato alta circa 30 centimetri in corrispondenza di via San Vitale. Reperti di cui non si conosceva l’esistenza, pare, ma che hanno reso le aziende che se ne stanno occupando ancora più caute in queste operazioni che coinvolgono il sottosuolo di una zona nevralgica del centro storico. «Quella dei micropali — spiega Danilo Viappiani della Fagioli spa — è un’operazione che l’azienda incaricata sta portando avanti in maniera chirurgica per non dare fastidio alle fondazioni e anche per questo in alcune aree i micropali verranno montati sfalsati per non concentrare in un unico punto il “disturbo” che viene arrecato al sottosuolo. L’esperienza ci ha insegnato che in quella piazza c’è una marea di sottoservizi, quindi bisogna procedere con cautela, è un progetto fortemente in divenire».
Passiamo alla scuola. Bologna è la seconda città in Italia più laica dopo Firenze. Lo rileva l’Unione Atei e Agnostici Razionalisti che ha diffuso i dati sul rifiuto dell’ora di religione nelle scuole di ogni ordine e grado. Nella Città Metropolitana sono più di 3 studenti e studentesse su 10 a dire no all’ora di religione, mentre nel Comune di Bologna si sfiora la metà di alunni e alunne. Roberto Grendene dell’Uaar. (AUDIO)
Ancora la scuola. Sei alunni e una collaboratrice scolastica di un istituto dell'Appennino bolognese sono finiti al pronto soccorso dopo che uno dei ragazzini, tutti minorenni, ha utilizzato in aula una bomboletta di spray urticante al peperoncino. È successo nella mattinata di martedì e nella scuola sono intervenuti, oltre al 118, anche i carabinieri di Castiglione dei Pepoli. Ricostruendo l'accaduto, i militari hanno accertato che durante una lezione uno degli studenti aveva spruzzato lo spray da difesa personale su un quaderno, evidentemente senza rendersi conto che la sostanza avrebbe raggiunto anche i suoi vicini di banco. Alle cure mediche, per lievi irritazioni, si sono dovuti sottoporre sei alunni, tra cui lo stesso ragazzino, e una addetta della scuola. Il giovane - spiegano i Carabinieri- si è poi scusato e ha consegnato lo spray a un collaboratore del dirigente scolastico.
Giornata di passione, oggi, dovuta a problemi alla rete idrica bolognese. In via Riva Reno a Bologna stanotte si è rotto un tubo tra incrocio con San Felice e incrocio con via Lenzi. E così, come è da prassi in questi casi, Hera ha interrotto il servizio per consentire alla squadra dei tecnici di individuare la rottura. Sono interessati tre palazzi. Per consentire il cantiere, la Polizia locale ha chiuso la carreggiata nord di via Riva Reno da piazza Azzarita a via San Felice. Tutte le linee bus Tper sono deviate. Qualche ora dopo si è verificata anche la rottura in viale Pietramellara all'altezza di via Cipriani. E infine, ecco il terzo caso, c'è stata una rottura nella rete idrica in via Cristoforo Colombo, in corrispondenza del sottopasso ferroviario e anche qui è partito l'intervento di riparazione.
Ora un appuntamento. Liberare l’uomo dal lavoro attraverso la piena automazione. È questo l’obiettivo ultimo del movimento accelerazionista, che sabato prossimo, 13 gennaio, si dà appuntamento a Bologna, in via Zamboni 38 nella sede dell’Università, per un raduno nazionale intitolato “Una vita in vacanza”. Le parole di Davide Dibitonto della sinistra accelerazionista. (AUDIO)
Infine il cinema. Stefano Accorsi sarà Guglielmo Marconi nella prima miniserie dedicata alla figura del celebre inventore e imprenditore italiano, padre della telegrafia senza fili, inventore della radio e pioniere delle moderne telecomunicazioni, vincitore del Premio Nobel per la Fisica nel 1909. La miniserie, che andrà in onda prossimamente su Rai 1, è una produzione Stand by me in collaborazione con Rai Fiction, prodotta da Simona Ercolani, per la regia di Lucio Pellegrini, ed è realizzata in occasione del 150º anniversario dalla nascita di Marconi. Girata tra l'Emilia-Romagna e il Lazio e ambientata nel 1937 alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, la serie vanta riprese nei luoghi reali delle vicende, da Villa Griffone, casa Natale di Marconi e sede della Fondazione Guglielmo Marconi - Museo Marconi, a Palazzo Venezia, oltre che all'interno di una fedele ricostruzione in uno studio di 27 metri dell'Elettra, il celebre panfilo su cui Marconi, l'italiano più famoso del Novecento, ha vissuto con la sua famiglia.