Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 12 dicembre 2024.
Ancora morti sul lavoro, ancora nelle ferrovie. Un macchinista di Mercitalia, società di Ferrovie dello Stato, è stato investito e ucciso sui binari da un treno in corsa allo scalo merci di Rubiera, in provincia di Reggio Emilia. È successo intorno alle 20,40 di ieri sera. La circolazione della linea Milano-Bologna è stata subito sospesa. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, l'uomo, un manovratore di Mercitalia, stava camminando a piedi lungo i binari per arrivare in stazione dopo aver finito il turno di lavoro. Si sarebbe, probabilmente, avvicinato troppo ai binari e un treno regionale lo ha investito, non lasciandogli scampo.
Ancora il lavoro. A Bologna vola la cassintegrazione, con 8.550.272 ore, in aumento del 52,8%. Bologna si piazza tra le 15 province con più ore autorizzate di cassa integrazione, ma i numeri crescono su tutto il territorio regionale: "In Emilia Romagna, se analizziamo i dati nei prime nove mesi del 2024, ci sono 41,28 milioni di ore autorizzate di ammortizzatori sociali, in aumento del 53,3% rispetto allo stesso periodo del 2023 - fa notare Marcello Borghetti, segretario generale Uil Emilia-Romagna - attestandosi al terzo posto per maggior incremento sul piano nazionale. Il 70,3% delle ore autorizzate nel periodo sono di cassa integrazione ordinaria, cioè nuove aziende che subentrano in crisi".
Passiamo al tema della casa. Si è tenuto a Roma questa mattina il presidio dell’Alleanza municipalista, una rete di decine di Comuni ed enti locali italiani che hanno avanzato al governo, e in particolare al ministro Matteo Salvini, cinque proposte per risolvere l’emergenza abitativa che attanaglia molti territori del nostro Paese. Le parole della vicesindaca di Bologna, Emily Clancy, presente alla manifestazione. (AUDIO)
Ora la politica. È fissato per oggi l'incontro a Palazzo Chigi tra la premier Giorgia Meloni e il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale. L'appuntamento istituzionale, fa sapere la Regione, "sarà anche occasione per fare il punto sui principali temi in agenda tra Regione e Governo". In particolare l'incontro, preceduta da una telefonata già avvenuta nei giorni successivi alle elezioni regionali, era stato chiesto da de Pascale all'indomani del voto del 17 e 18 novembre per un cambio di rotta sul post alluvione. De Pascale, come ha ribadito anche ieri durante la presentazione della sua giunta, chiede più poteri per affrontare la ricostruzione.
Restiamo in tema. Dopo la presentazione della giunta, si apre ufficialmente domani la dodicesima legislatura della Regione Emilia-Romagna, con l'insediamento dell'Assemblea legislativa, come in Emilia-Romagna è definito il Consiglio regionale. L'inizio dei lavori è previsto per le 10. La prima seduta eleggerà il presidente. È eletto a maggioranza dei quattro quinti: se dopo due scrutini nessun candidato avrà raggiunto il quorum ci sarà una seconda votazione, da tenersi il giorno successivo, ovvero sabato, quando sarà sufficiente la maggioranza dei componenti l'assemblea. Si eleggeranno, sempre domani, anche due vicepresidenti, due segretari e due questori.
Passiamo ai diritti civili. Dopo un incontro promosso e realizzato al Cassero, è a Bologna che nasce la rete nazionale dei centri antidiscriminazione lgbtqia+. I Centri Antidiscriminazioni sono una realtà di recente istituzione che ha dimostrato fin da subito di rispondere ad una necessità diffusa, accogliendo migliaia di persone solo nell’ultimo anno. La costituzione di una rete nazionale, che ha già raccolto l’adesione di 38 centri, è il primo passo verso la costruzione di un coordinamento tra chi si trova in prima linea nel contrasto alla violenza omolesbobitransfobica e alle discriminazioni. Giorgia Pagano, responsabile del centro di Bologna. (AUDIO)
Voltiamo pagina. Dopo diversi anni tra abbandono, occupazione di collettivi universitari e progettazioni travagliate, finalmente risorge Santa Marta in Strada Maggiore come Senior House di Asp Città di Bologna. L’ex convento di Santa Caterina, dove nel 1833 trovò la sede definitiva il Conservatorio di Santa Marta che l’Opera Pia de’ Poveri Vergognosi dal 1505 destinava ad accogliere ragazze orfane e abbandonate, ora diventa una struttura per anziani over 60 autosufficienti che vogliano vivere in un bel contesto che promuove la condivisione e la collaborazione con gli altri. Il complesso di Santa Marta, il primo progetto di senior housing a Bologna, si estende tra Strada Maggiore e via Torleone, su una superficie di circa 3.300 metri quadrati a cui si aggiungono 2.100 metri quadrati di aree esterne. Con una ristrutturazione completa partita nel 2019 e costata poco più di 7 milioni di euro, totalmente a carico di Asp, sono stati ricavati 31 appartamenti, tra monolocali e bilocali, singoli o doppi, capaci di ospitare 50 persone.
Apriamo la pagina culturale. Questa sera alle 20.00, a Granata, in via San Rocco 16, si terrà la presentazione del progetto “Bologna Novanta”. Si tratta di un documentario sulle controculture bolognesi degli anni ‘90 che è possibile sostenere con un crowdfunding su Produzioni dal Basso. Dopo aver realizzato “Come una foresta in città”, documentario su Xm24, il regista Nicola Donadio continua a lavorare sulla nostra città. Le sue parole. (AUDIO)
Ora la musica. Questa sera, al Teatro Auditorium Manzoni di Bologna, si terrà “Concerto Marconi”. Si tratta di un concerto-tributo a ingresso libero a Guglielmo Marconi nel centocinquantesimo della sua nascita. L’orchestra La Toscanini Next, diretta da Tiziano Popoli eseguirà brani tra il classico e il contemporaneo. Oderso Rubini, curatore del concerto. (AUDIO)