Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 12 giugno 2025.
In apertura il genocidio in Palestina. Un gruppo di Giuristi Democratici, tra cui avvocati bolognesi, ha organizzato una difesa comune per i manifestanti contro il genocidio in Palestina che sono finiti indagati e ora rischiano il processo. Durante la conferenza stampa una bandiera palestinese è stata issata sulla statua del Nettuno in piazza a Bologna. L’avvocata Marina Prosperi. (AUDIO)
Consiglio di Quartiere movimentato quello di ieri sera al Navile. Nel tour del sindaco Matteo Lepore tra i quartieri di Bologna ad accoglierlo, in apertura del Consiglio aperto programmato al centro Montanari, c'era la mobilitazione delle famiglie e della comunità dell'Ic5 che nelle scorse settimane si erano fatte sentire anche a Palazzo D'Accursio. I manifestanti, bambini in testa, sono entrati nella sala (strapiena) del Montanari proprio mentre arrivava Lepore. Cori, rumore di pentole e uno striscione con scritto "La scuola è l'avvenire del quartiere, Ic5 bene comune". E cartelli come: "Meno cemento più educatrici", "La Bolognina non è un albergo, più scuola meno turismo" e "Più istruzione meno speculazione per il nostro futuro". Il tutto proprio davanti al tavolo da cui dovevano parlare sindaco, assessori e consiglieri.
Ora l’urbanistica. Sarà una “festa spaziale” quella organizzata per domani pomeriggio davanti all’ex Caserma Sani, oggetto, insieme ad altre aree militari e ferroviarie, di progetti urbanistici che porterebbero colate di cemento. Lo scopo dell’iniziativa è riaccendere il dibattito attorno alla destinazione degli spazi pubblici. Le parole di Mauro Boarelli. (AUDIO)
Il post alluvione. È servito uno "sfogo" col neo-commissario Fabrizio Curcio, alla fine della settimana scorsa, per sbloccare i lavori affidati a Consap sui colli bolognesi. Lo ha rivelato stamane in commissione la dirigente comunale della Manutenzione strade Benedetta Corsano Annibaldi. Si tratta dei lavori di ripristino sulle frane che si sono create con le alluvioni degli anni scorsi rispettivamente in via della Fratta, via del Poggio, via del Paleotto e via di Barbiano. Un pacchetto di lavori da tre milioni di euro finanziati col Pnrr che sono stati affidati a Consap. Finora però questi interventi sono rimasti al palo a causa di "lungaggini burocratiche che non dipendono dal Comune di Bologna", come spiega l'assessore comunale ai Lavori pubblici Simone Borsari, che esprime comunque "massima fiducia che ora si possa procedere nei tempi previsti".
Passiamo alla giustizia. Annovera anche immobili di pregio e vetture sportive il patrimonio da quasi 42 milioni di euro sequestrato dalla Guardia di Finanza di Napoli a un imprenditore campano di 63 anni, già condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione camorristica e trasferimento fraudolento di valori aggravato dal metodo mafioso. La sezione per l'applicazione delle misure di prevenzione del Tribunale di Napoli ha disposto il sequestro delle quote di 6 società, di 126 immobili e terreni nelle province di Ravenna, Caserta e Frosinone, di 6 autoveicoli di rilevante valore e dei rapporti bancari riconducibili al 63enne. L'imprenditore, detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, gestiva società intestate a prestanome che venivano utilizzate per operazioni immobiliari speculative al fine di agevolare il reimpiego dei capitali illeciti del "clan Puca", organizzazione malavitosa di stanza nei comuni del Napoletano e dotata di significative proiezioni affaristiche anche in altre regioni, tra cui l'Emilia-Romagna.
Ora la scuola. Arriva sul tavolo del ministro Giuseppe Valditara l'idea della Regione Emilia-Romagna di rivoluzionare il calendario scolastico, inserendo una sorta di 'spring break' nel periodo intorno a Carnevale ed ampliando i giorni delle lezioni a inizio settembre e fine giugno per compensare la pausa. Un'idea che sta facendo discutere i sindacati della scuola in Emilia-Romagna e che non piace a Fratelli d'Italia. Sono proprio i meloniani a chiedere l'intervento del ministro dell'Istruzione e del Merito, attraverso un'interrogazione presentata in questi giorni alla Camera dal deputato Fdi Gianluca Vinci.