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Queste le principali notizie da Bologna e dall'Emilia-Romagna del 13 novembre 2023.

In apertura la situazione della torre Garisenda. Sono 4,7 milioni di euro che il Comune di Bologna stanzia, attraverso una variazione di bilancio, per la messa in sicurezza della torre Garisenda. Intanto oggi la polizia municipale sta consegnando il vademecum per il piano di evacuazione ai residenti in prossimità della torre. Domani Lepore incontrerà il ministro Sangiuliano per la candidatura Unesco. Le parole del sindaco. (AUDIO)

Ora la mobilità. Bologna Città 30, disponibili a cambiare abitudini di mobilità, ma servono infrastrutture e controlli. È questo in estrema sintesi il risultato del questionario con cui il Comune di Bologna ha interpellato i cittadini e le cittadine sul progetto di riduzione della velocità stradale su buona parte del territorio cittadino. A partecipare al sondaggio circa 20mila bolognesi. Le parole del sindaco Matteo Lepore. (AUDIO)

Lepore ha risposto anche ad una domanda sul Passante. Questa notte partiranno i lavori del cantiere zero, cioè quello preparatorio al cantiere vero e proprio, sul quale però non c'è ancora una data. Il Comune continua ad esprimere preoccupazione per questa incertezza. (AUDIO)

Voltiamo pagina. Ancora un caso di violenza sessuale a Bologna. Una studentessa minorenne è stata vittima di una violenza sessuale su un autobus, mentre era di ritorno a casa. I presunti autori del gesto, due minorenni di origine straniera, sono stati identificati, fermati e collocati in comunità. I fatti risalgono allo scorso 9 novembre, quando la studentessa è salita sul bus linea 99 partito da Bologna attorno alle ore 12.30. Subito dopo, la giovane è stata avvicinata da due 15enni di origine straniera e irregolari sul territorio. I due hanno cominciato a farle degli apprezzamenti, poi dalle parole sono passati ai fatti, prima annusandole i capelli, poi aprendole il giubbotto e palpeggiandole il seno. La ragazza, pietrificata, ha iniziato a piangere, tentando di attirare l’attenzione di altri passeggeri per farsi aiutare, ma senza riuscirci perché presa da una crisi di panico che le ha bloccato la voce.

Passiamo all’immigrazione. Nelle prossime ore dovrebbero arrivare i primi migranti, forse una cinquantina, al nuovo Cas di Ozzano, alle porte di Bologna. Ma non si fermano le critiche sulla scelta dell'ex caserma Gamberini come luogo dove accogliere i migranti. Coalizione civica e Progetto Ozzano tirano fuori una relazione tecnica commissionata dal Comune nel 2020, quando si pensava di trasferire lì temporaneamente la scuola media Panzacchi durante la ristrutturazione della sede di quell'istituto scolastico. La relazione prevedeva 751.000 euro di interventi strutturali "mai realizzati" prima di accogliere gli studenti. E anche in vista della trasformazione in Cas, come assicura Bruna Bandini di Progresso Ozzano che giovedì scorso ha fatto un sopralluogo nella struttura, "non è stato fatto nessun tipo di intervento, neanche l'imbiancatura. È stata fatta solo una pulizia con la candeggina". In pratica la "struttura è fatiscente" e si sarebbe in pratica ignorata la relazione. Peraltro, a quanto trapela, i numeri "potrebbero aumentare" ancora. Alle 300 persone previste a regime nella caserma vera e propria si potrebbero aggiungere altri posti nei magazzini. La caserma di Ozzano "rischia di essere addirittura peggiore di via Mattei", avverte il consigliere comunale di Coalizione civica Detjon Bergaj durante la conferenza stampa tenuta stamane a Palazzo D'Accursio.

Ora l’ambiente. Faranno la spola a Bologna da un capolinea all'altro della linea 21, da via Beolco a via Boninsegna, dove saranno installate anche delle stazioni di ricarica, in modo che i bus non restino mai a secco di energia durante il servizio. Sono i 24 bus da 18 metri, al 100% elettrici, acquistati da Tper e prodotti dal colosso turco Karsan, che si è aggiudicato una gara da 18,2 milioni di euro bandita all'azienda bolognese con fondi Pon-Metro per raggiungere l'obiettivo della neutralità climatica entro il 2030. Gli autobus saranno presto in strada e saranno supportati anche da un sistema di ricariche mobili per le emergenze. Intanto, i tecnici sono al lavoro sugli impianti di ricarica del deposito di via Ferrarese, dove sono state installate 20 postazioni, e in via Battindarno, alle quale i bus si agganciano grazie ad un sistema plug-in. Altri impianti di ricarica saranno realizzati nel deposito di via Due Madonne e a Imola. La trazione elettrica li rende non solo meno rumorosi, ma attutisce anche le vibrazioni. Con questi 24 bus, il parco veicolare a trazione elettrica di Tper a Bologna supera le 100 unità.

Infine il meteo. Vento forte in arrivo da sud-ovest, a partire dal primo pomeriggio di domani, nell'Appennino centro-orientale dell'Emilia-Romagna. A lanciare l'allerta è l'Arpae, precisando che nelle successive 48 ore il fenomeno dovrebbe attenuarsi. Nel dettaglio, l'allerta è arancione per quanto riguarda la montagna romagnole e delle province emiliane di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma, mentre è gialla per la bassa collina e pianura romagnola, per le zone collinari di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma e per la montagna e l'alta collina piacentino-parmense. In sintesi, "sull'Appennino centro-orientale l'intensità potrà raggiungere il valore di burrasca forte (75-90 chilometri orari), con rinforzi o raffiche di intensità superiore", mentre sui rilievi occidentali "i venti avranno un'intensità corrispondente a burrasca moderata (60-75 chilometri orari), con possibili rinforzi o raffiche di intensità superiore".