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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 14 aprile 2025.
 
In apertura la politica. Il Comune di Bologna ha conferito oggi, attraverso una cerimonia ufficiale, la cittadinanza onoraria ad Abdullah Ocalan, il fondatore del Partito dei Lavoratori Curdi, detenuto in Turchia da 26 anni. Il Consiglio comunale aveva approvato il conferimento circa un mese fa e oggi la vicesindaca Emily Clancy ha consegnato la pergamena con la cittadinanza onoraria al nipote Omer Öcalan. Oltre all'incontro istituzionale, Omer Ocalan parteciperà questa sera alle 19.00 all'incontro che si svolgerà al Tpo, intitolato "Öcalan e il futuro della resistenza curda: prospettive di pace in Turchia e nel Medio Oriente". Detjon Begaj, consigliere comunale di Coalizione Civica, promotore della cittadinanza onoraria. (AUDIO)
 
Ora il post-alluvione. L'Emilia-Romagna torna a premere perchè il Governo pubblichi il tanto atteso decreto con cui affidare al commissario Fabrizio Curcio la ricostruzione post-alluvione 2023 e 2024. A dirlo è il presidente della Regione, Michele de Pascale, questa mattina nel corso di un convegno organizzato a Bologna da Confindustria Emilia-Romagna. "Speriamo che a giorni esca il nuovo decreto da parte del Governo- dice de Pascale- che dovrà mettere ordine a tutti gli eventi che si sono verificati nel 2023 e 2024. In Emilia-Romagna vogliamo realizzare un piano pluriennale di opere che di anno in anno aumenti la sicurezza idrogeologica dell'Emilia-Romagna". Il presidente poi sottolinea come "i cittadini ci chiedono sempre se è lecito avere paura. Ne esistono di due tipi: c'è la paura che ti annichilisce, che dobbiamo combattere nella concretezza; e c'è quella che è consapevolezza del rischio, che è una paura sana. Il nostro obiettivo è che grazie a questo piano di interventi potremo dire ai cittadini che il dramma di questi due anni ci ha messo su una strada nuova".
 
Restiamo in tema. La Regione Emilia-Romagna apre al project financing chiesto da Confindustria sulla realizzazione delle opere idrauliche come dighe e invasi. A dirlo è l'assessora regionale all'Ambiente, Irene Priolo, questa mattina nel corso del convegno a Bologna. "Non abbiamo preclusioni", assicura Priolo, rimarcando comunque la necessità di avere "progetti sostenibili" anche rispetto all'utilizzo delle acque. Per fare un invaso, in media, servono tra i 400 e i 600 milioni di euro, ricorda tra l'altro l'assessora. Che aggiunge: "Per fortuna oggi non c'è più una preclusione a livello territoriale anche per la realizzazione dell'invaso di Vetto. Ci dispiace non ci sia stata data la gestione del Governo, perchè è stato fatto un commissario. Ma l'importante è andare avanti". L'Emilia-Romagna, ricorda poi l'assessora, sta lavorando al nuovo Piano regionale di tutela delle acque, avendo quello attuale ormai 20 anni. "Oggi dobbiamo fare una nuova pianificazione- conferma Priolo- anche perchè sono cambiati gli eventi meteorologici".
 
Spostiamoci a Ferrara. Costretta a cambiare scuola per via del suo orientamento sessuale. Succede in un istituto superiore della provincia di Ferrara dove una sedicenne è da mesi bersaglio di cattiverie e insulti da parte di compagne e compagni di classe. Come riportato dal quotidiano la Nuova Ferrara, la madre della ragazza ha deciso di ritirarla da scuola. "Solo così posso proteggerla. Sono terrorizzata da quello che potrebbe succedere, con tutte le storie terribili che si leggono sugli adolescenti bullizzati", ha raccontato al quotidiano estense. Tutto è cominciato all'inizio dell'anno scolastico con la scelta del nuovo indirizzo per il triennio. "Ci sono sei o sette soggetti che l'hanno presa di mira, e lei non ce la fa più. Non mangia più, non vuole più uscire, in classe si è completamente isolata, gli amici che ha sono tutti estranei all'ambiente scolastico", aggiunge la mamma. E poi ci sono i dirigenti scolastici che, secondo il genitore, in questi mesi non si sarebbero attivati per prendere provvedimenti.
 
Restiamo in tema scolastico. Mattinata di agitazione quella odierna davanti alla scuola superiore Majorana di San Lazzaro di Savena, nel bolognese. Un centinaio di studenti, con megafono e striscione alla mano, si sono radunati dalle 7 davanti all’istituto scolastico. In scia alle tante occupazioni gli studenti hanno protestato, come si legge sullo striscione: “Contro la scuola di Valditara”. Tanti gli studenti che vedendo il fermento davanti al plesso scolastico sono tornati a casa. Nessuno infatti è stato fatto entrare a scuola per scongiurare una occupazione e non si sono tenute le lezioni. La dirigenza scolastica ha incontrato i rappresentanti degli studenti e a presidiare la situazione sono state anche le forze dell’ordine.
 
Ora la sanità. Per abbattere maggiormente le liste d'attesa per visite ed esami servono più soldi. È il messaggio spedito oggi dall'assessore dell'Emilia-Romagna Massimo Fabi al ministro Orazio Schillaci. Per cercare di rendere più brevi le attese dei pazienti, le Regioni "hanno finanziamenti che rientrano però nell'ordinarietà dei finanziamenti assegnati". Da quest'anno, ricorda infatti Fabi, "non c'è un obiettivo specifico ed aggiuntivo di risorse". Ciononostante mentre con lo 0,4% del finanziamento statale spettavano all'Emilia-Romagna circa 38 milioni di euro, "noi ne abbiamo usati più di 50", rivendica l'assessore, evidenziando uno sforzo partito già con la ex giunta Bonaccini. "Abbiamo incrementato in maniera significativa l'offerta nell'ambito della specialistica ambulatoriale. Quindi al ministro, con cui abbiamo un ottimo rapporto, diciamo che servono risorse dedicate e aggiuntive". Il tema delle liste d'attesa, torna a sottolineare poi l'assessore, "è una delle priorità che abbiamo. Siamo confidenti che continuando questo percorso paziente e quotidiano di miglioramento riusciremo a raggiungere i nostri obiettivi".
 
Voltiamo pagina. Una mobilitazione trasversale, composta da sindaci, cittadini, rappresentanti delle istituzioni, del mondo sindacale, economico e sociale, che sono scesi in piazza oggi per dire "no" alla chiusura delle banche nei piccoli Comuni dell’Appennino. L’iniziativa è stata promossa dai Comuni di Monghidoro e San Benedetto Val di Sambro, con il sostegno dell'Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani e Anci. Obiettivo della manifestazione, che è cominciata alle 11 in piazza Minghetti, era protestare contro la progressiva desertificazione bancaria che sta colpendo in particolare i territori montani e rurali. Sportelli chiusi, servizi tagliati, territori lasciati indietro. “Le banche stanno sbattendo la porta in faccia ai sindaci – sostiene Marco Bussone, presidente nazionale di Uncem - e ci dicono che basta l’home banking. È un insulto alle comunità. Chiudere sportelli in città non è la stessa cosa che farlo in un piccolo Comune. È una scelta grave, che impoverisce il tessuto economico e sociale”.
 
Apriamo la pagina culturale e andiamo a Ravenna. "Ci sono amori senza paradiso" è l'installazione dell'artista e attivista Gianluca Costantini con progetto di allestimento dell'architetto Alberto Cervesato che sarà da domani, 15 aprile, al 22 maggio in piazza Kennedy a Ravenna. Dopo l'esordio nel 2024 al Festival Vicino-Lontano di Udine, l'opera arriva in città nell'ambito del Festival delle Culture 2025. L'installazione presenta una serie di ritratti dedicati alle donne uccise per mano di un uomo. Ogni volto è accompagnato solo dal nome e dalla modalità con cui è stata tolta la vita. Al centro dell'installazione l'ultima telefonata di Giulia Cecchettin, il cui omicidio ha profondamente scosso la società. Da novembre 2023 ad oggi, tuttavia, la situazione non è migliorata. Le vittime di femminicidio continuano a essere numerose, spesso uccise da partner o conoscenti: uomini, ingranaggio di un sistema patriarcale fondato sul possesso, che viola la dignità e il diritto all'esistenza delle donne, si sottolinea dal Comune.