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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 15 gennaio 2025.

In apertura il tema della casa. A Bologna ci sono tra i 13.500 e i 15.300 alloggi vuoti. Sono i dati di una stima effettuata incrociando diversi database rivelata oggi in occasione della presentazione della Fondazione Abitare Bologna, lo strumento con cui l’Amministrazione di Bologna conta di intercettare gli appartamenti sfitti per affittarli a canone concordato. Emily Clancy, vicesindaca con delega alla Casa. (AUDIO)

Voltiamo pagina. L'onda di protesta che ha attraversato sabato scorso Bologna dopo la morte del giovane Ramy ha lasciato tracce anche sulla Basilica di San Petronio che si affaccia sulla centralissima piazza Maggiore. O meglio, alcune scritte sono state lasciate sulla parete della Basilica che corre lungo via dell'Archiginnasio. Tre scritte in rosso: "Ramy vive e lotta", "Milano e Bolo lotta" e il 'classico' "Acab". Scritte che da questa mattina vengono cancellate: un paio di addetti su una impalcatura hanno intrapreso la pulizia del muri. Ma le scritte (e le operazioni di cancellazione) non sono comunque passate inosservate. Monsignor Andrea Caniato, officiante nella Cattedrale di San Pietro e direttore diocesano dell'Ufficio migrantes, le ha avvistate, fotografate e segnalate con un post su Facebook commentando: "Pare che la sinagoga non sia stata danneggiata, ma è certo invece che è stata sfregiata la Basilica di San Petronio".

Villa Paradiso non si arrende. Sabato pomeriggio è in calendario un'assemblea pubblica per provare a salvare il centro culturale finito sotto sfratto da parte del Comune di Bologna. Nel mirino nei mesi scorsi per due iniziative considerate "filo-russe", Villa Paradiso può contare su circa 500 soci che non accettano la decisione dell'amministrazione di interrompere la convenzione. La struttura ospita infatti diverse attività per i residenti, dal pilates al teatro e al flamenco: ogni strada possibile verrà percorsa per non chiudere definitivamente i battenti. Irremovibile sembra però l'amministrazione, che ha deciso di destinare la casa di quartiere al welfare per gli anziani, togliendola dal sistema delle convenzioni. "Siamo arrabbiati", premette Maurizio Sicuro, presidente del centro sociale e culturale Villa Paradiso, durante una conferenza stampa tenuta oggi. "È per il rispetto nei confronti di chi ha risistemato questo posto e dei nostri soci – chiarisce - che insisteremo si trovi una soluzione. Sabato sentiremo quali proposte arrivano. Tanti soci ci hanno chiesto di fare qualcosa. La richiesta maggiore è quella di mantenere la presenza qua. Il fronte legale? Stiamo valutando anche quello, per tutelare i nostri soci e le attività".

Ora il carcere. Si intitola “Territori per il reinserimento” il progetto di Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna e Asp che offre nuovi servizi per l’inclusione e il reinserimento sociale e lavorativo delle persone in esecuzione penale. 1,4 milioni di risorse a disposizione per il carcere della Dozza e quello minorile del Pratello. Matilde Madrid, assessora a Welfare e Sicurezza. (AUDIO)

Passiamo alla violenza di genere. Il coordinamento dei centri antiviolenza dell'Emilia-Romagna insorge contro la sentenza definita "vergognosa" della Corte d'assise di Modena, che ha condannato a 30 anni e non all'ergastolo Salvatore Montefusco per aver ha ucciso nel 2022 a colpi di fucile la moglie Gabriela Trandafir e la figlia 22enne della donna, Renata. "È inaccettabile leggere che la loro morte violenta sia 'umanamente comprensibile', sulla base di una sofferenza creata da 'nefaste dinamiche familiari', tuona il coordinamento. Secondo i Centri antiviolenza, inoltre, "nelle motivazioni della sentenza di Modena, si ravvisa, in diversi passaggi, l'adesione al punto di vista dell'autore di violenza, mentre manca la lettura dell'asimmetria di potere, fondamentale linea di distinzione tra violenza e conflitto". Inoltre, "vengono posti sullo stesso livello la vita delle donne e gli interessi economici dell'autore di violenza, un'equiparazione inaccettabile che lede la dignità delle donne vittime di femminicidio". È "preoccupante - commenta la presidente del coordinamento Laica Montanari - che in un passaggio della sentenza, si rilevi che Gabriella Trandafir fosse talmente libera da poter uscire la sera senza dare spiegazioni al punto che Salvatore Montefusco aveva dovuto mettere un Gps per sapere dove lei andasse". Alla rabbia, concludono i 15 Centri emiliano-romagnoli "si unisce la preoccupazione. L'impatto che una notizia di questo tipo può avere su una donna che si trova a vivere una situazione di violenza è devastante. Consapevoli di questo, ci teniamo a ribadire: non siete sole", concludono. 

Ora la mobilità.  A Bologna avanzano i cantieri per la realizzazione delle linee rossa e verde del tram. Mentre per quanto riguarda la blu, il Comune ha presentato pubblicamente il tracciato e si prepara a sottoporre l'istanza di finanziamento al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. E la gialla, che nel progetto complessivo della tranvia era stata annunciata come asse di collegamento tra Rastignano e Casteldebole? Per ora, di fatto, è accantonata visto anche il rilancio degli interventi di filoviarizzazione previsti dal Progetto integrato della mobilità bolognese (Pimbo). Del tema linea gialla, su sollecitazione di Manuela Zuntini (Fdi), si è parlato oggi proprio nell'ambito di una commissione consiliare dedicata alla filoviarizzazione.

Apriamo la terza pagina con la fotografia. Dal 18 gennaio al 16 marzo, nell’ambito di Art City, a Casa Morandi la mostra "Il quale cerca solamente la sua bellezza, nel modo qui descritto" di Alessandra Spranzi. Il progetto espositivo presenta nove fotografie inedite tratte dalla serie Sul tavolo #80 (2014-2024); le opere, tutte dello stesso soggetto, esplorano la ripetizione come metodo per approfondire il tempo e il senso dello sguardo. Lorenzo Balbi, curatore della mostra. (AUDIO)