Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 15 novembre 2023.
In apertura il bilancio del Comune di Bologna. "Un bilancio che vuole dare sicurezza e certezza ai cittadini e alle cittadine bolognesi". Così il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, presenta il budget 2024-2026 approvato stamattina dalla Giunta e poi presentato in conferenza stampa. Si tratta di una manovra da un miliardo e 621.500 euro, che "deve tenere conto della spending rewiev e dei tagli ai trasferimenti agli enti locali" decisi a livello nazionale, sottolinea Lepore, segnalando che per Bologna si stima un ammanco di 12,5 milioni. Nonostante ciò "manteniamo inalterata la pressione fiscale", rimarca il sindaco: vengono mantenuti tutti i servizi e restano "sostanzialmente invariati", scrive l'amministrazione, i sistemi tariffari dei servizi (tranne la refezione scolastica) e i tributi, salvo un incremento dell'imposta di soggiorno. In particolare, resta ferma la Tari per il nono anno consecutivo ed è confermata la soglia di esenzione dell'addizionale Irpef a 15.000 euro lordi. Questo grazie "a un salto carpiato che ci vede ammortizzare i costi della crisi dentro al nostro bilancio", aggiunge Lepore, ricordando che negli ultimi anni sono andati "bruciati 50 milioni di euro a causa dei costi dell'energia per la guerra in Ucraina, l'aumento a doppia cifra dell'inflazione, l'aumento dei costi delle materie prime e delle mense scolastiche".
Restiamo in tema. Di qualche centesimo fino a un massimo di 25 euro al mese in più. Dopo otto anni da intoccabili, crescono le tariffe della mensa scolastica a Bologna. Da gennaio 2024, il Comune introduce un nuovo sistema di tariffazione del servizio di refezione scolastica, che prevede l’aumento del prezzo del pasto insieme a una rimodulazione delle fasce Isee e altri «elementi di equità con lo scopo di mantenere tariffe basse per i redditi bassi, di tutelare il ceto medio e di chiedere uno sforzo maggiore a chi ha un Isee sopra i 35 mila euro», spiega l’assessore alla Scuola Daniele Ara. Secondo le stime dell’amministrazione, per la maggior parte delle famiglie far mangiare a scuola i propri figli, alla materna e alla primaria, costerà da 2,8 a 4,9 euro al mese in più. Gli aumenti non riguarderanno gli esenti che sono 1418 e alcune famiglie saranno solo sfiorate dai rincari: alla fascia Isee più bassa viene applicato un incremento mensile di 0,30 centesimi. A risentirne maggiormente invece sarà chi dichiara un Isee sopra i 35 mila euro che dovrà pagare 17,7 euro in più al mese.
Ora il conflitto in Medio Oriente. Si svolgerà alle 18.00 di venerdì 17 novembre, in piazza San Francesco, il presidio per la pace proclamato da Sinistra Unita per Bologna, Potere al Popolo, Pratello R’Esiste, 20 pietre e altre realtà cittadine. Al centro la richiesta di un cessate il fuoco e la tregua immediata sia in Palestina che in Ucraina. La manifestazione, però, è ancor contro ogni imperialismo e colonialismo, contro l'economia di guerra e per il disarmo nucleare e l'uscita dell'Italia dalla Nato. Michele Terra di Sinistra Unita per Bologna. (AUDIO)
Sempre venerdì 17 novembre, al Teatro Fanin di San Giovanni in Persiceto andrà in scena “Oylem Goylem”, la pièce di Moni Ovadia sull’ebreo errante. L’artista ai nostri microfoni spiega l’attualità dello spettacolo. (AUDIO)
Ora la violenza di genere. Gli uomini che compiono atti di violenza domestica sulle donne non avranno più diritto a restare negli alloggi Erp. È una delle misure che le istituzioni di Bologna si preparano a inserire nei regolamenti comunali di edilizia popolare. L'impegno è contenuto nel protocollo d'intesa proposto dalla Città metropolitana di Bologna, a cui ha deciso di aderire la Regione Emilia-Romagna e che coinvolge anche i Comuni dell'area metropolitana bolognese, le Aziende casa del territorio, i sindacati e le associazioni di proprietari e inquilini, i centri antiviolenza. Nell'accordo, per prima cosa si prevede di assegnare "punteggi preferenziali per le donne vittime di violenza all'interno dei regolamenti comunali di accesso all'Erp". In parallelo, si prevede "la decadenza dall'assegnazione dell'alloggio nei confronti dell'assegnatario autore di delitto di violenza domestica". A questo fa seguito "il diritto al subentro nella titolarità del contratto di locazione da parte degli altri componenti del nucleo". Il tutto avviene "in caso di condanna, anche non definitiva, o di applicazione della pena su richiesta delle parti" in base a quanto previsto dal Codice di procedura penale. In caso invece di allontanamento dalla famiglia dell'inquilino violento, la sua assegnazione dell'alloggio Erp viene sospesa, mentre ai restanti componenti del nucleo familiare viene garantita la permanenza nell'appartamento.
Passiamo al post-alluvione. La Commissione Europea ha anticipato quasi 95 milioni di euro, nell’ambito del Fondo di solidarietà europeo, per far fronte alle conseguenze delle alluvioni di maggio in Emilia-Romagna. Lo ha annunciato sui social il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che in questi giorni si trova in Giappone per promuovere l'Emilia-Romagna: "Un segnale concreto di attenzione e sostegno. Un impegno assicurato dalla presidente Von der Leyen nel sopralluogo nelle aree alluvionate subito dopo quegli eventi eccezionali e una anticipazione per l’anno in corso di cui il commissario Gentiloni aveva parlato all’incontro con sindaci e parti sociali con Romagna", ha scritto Bonaccini. "Ecco che l'Europa arriva prima del Governo Meloni - punge l’europarlamentare bolognese Elisabetta Gualmini, già vicepresidente della Regione - 95 milioni di anticipo da parte della Commissione europea per i danni enormi delle alluvioni dello scorso maggio in Emilia-Romagna".
Ora il lavoro. Infermieri in sciopero e in piazza a Bologna perché "stanchi di essere ignorati, sottovalutati e sottopagati. Abbiamo tentato innumerevoli volte di dialogare con il Governo, di esporre la grave situazione in cui versa la nostra professione, tra carenza di organico, scarso interesse dei giovani, carichi di lavoro insostenibili e stipendi inadeguati. Gli infermieri sono in ginocchio, per questo scioperiamo, per far valere i nostri diritti". Antonella Rodigliano, segretaria del Nursind Emilia-Romagna, spiega così le ragioni che dopodomani, venerdì 17 novembre, innescano l'adesione del sindacato degli infermieri alla sciopero generale contro la manovra. "I problemi però non mancano anche sul locale, considerata la totale assenza di interlocuzione a livello regionale – aggiunge - non veniamo mai ascoltati e non c'è mai uno spiraglio di confronto per migliorare le condizioni di lavoro dei nostri professionisti, per gratificarli come meriterebbero". Venerdì dalle 10 a Bologna ci sarà una manifestazione fra piazza Maggiore e piazza Nettuno, ma saranno 24 le ore di sciopero anche per infermieri e ostetriche in regione.
Restiamo in tema. "Aziende appaltanti di Amazon mettono a riposo i propri dipendenti il giorno dello sciopero, per impedire loro l'esercizio costituzionale dei propri diritti". La denuncia arriva da Bologna e la firma è della sigla dei lavoratori dei trasporti della Cgil, la Filt. "Non vuoi far scioperare i dipendenti? Allora mettili a riposo – si legge nel comunicato sindacale - A ulteriore riprova del clima di persecuzione e condanna nei confronti del sindacato che si sta scatenando in tutto il Paese a ridosso della protesta di Cgil e Uil, nei giorni scorsi abbiamo verificato che svariate società che consegnano pacchi in appalto per conto di Amazon hanno disposto per tutti i lavoratori iscritti alla Filt-Cgil il riposo compensativo settimanale proprio nella giornata di venerdì 17 novembre, in concomitanza con lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil. E ciò, nonostante il fatto che questi dipendenti avessero indicato alle aziende la volontà di riposare in altre giornate, e malgrado la prassi delle aziende ad accettare abitualmente le richieste dei lavoratori in occasione della programmazione settimanale dei turni di lavoro". Questo comportamento "configura condotta antisindacale in violazione di legge, e pertanto chiediamo venga interrotta e che, di conseguenza, i turni vengano organizzati secondo la normale modalità e prassi aziendale evitando l'intenzionale estromissione collettiva di uno specifico e ben determinato gruppo di lavoratori e lavoratrici dalla possibilità di aderire volontariamente ad uno sciopero nazionale. In difetto, ci riterremo liberi di adottare le misure che riterremo più opportune per protestare: nel frattempo, i compagni e le compagne messi a riposo saranno comunque con noi in piazza venerdì prossimo", conclude la Filt-Cgil.
Voltiamo pagina. È stato pubblicato l’avviso pubblico del Comune di Bologna per la programmazione condivisa degli usi temporanei da attivare nelle aree esterne dell'Ex Caserma Masini e per la definizione del relativo modello di gestione. Il percorso di programmazione avrà come obiettivi l’emersione, la verifica e la composizione degli usi temporanei da attivare negli spazi esterni dell'Ex Caserma Masini, di cui il Comune ha acquisito la disponibilità. Le realtà interessate a partecipare al percorso di programmazione condivisa avranno la possibilità di visionare gli spazi esterni dell’Ex Caserma Masini sabato 25 novembre 2023 alle 14.30, quando è in programma un sopralluogo pubblico. Sono invitati a partecipare singoli cittadini e cittadine e tutte le