Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 17 gennaio 2025.
In apertura le morti sul lavoro. Bisognerà attendere il 7 febbraio per sapere se Cgil, Si Cobas, l'associazione Anmil, la Città metropolitana di Bologna e i familiari della vittima saranno parti civili nel procedimento sulla morte di Yaya Yafa, il carrellista 22enne, nato in Guinea Bissau e residente a Ferrara, che nell'ottobre del 2021 morì schiacciato da un camion in manovra al suo terzo giorno di lavoro all'Interporto di Bologna. Per quella vicenda, la pm bolognese Michela Guidi ha chiesto il rinvio a giudizio di otto persone per omicidio colposo: si tratta del responsabile delle operazioni hub Interporto di Bologna, blocco 13.4 di Sda, Antonino Tita, del presidente del Cda e datore di lavoro di Yaya, Carlo Ludovici, del responsabile del magazzino, di fatto preposto per la Dedalog, che lo gestisce in appalto da Sda, dell'ad e datore di lavoro di Senner Italia, ditta che affidava a terzi vettori i servizi di trasporto, del legale rappresentante della Transporter Logistic, per cui lavoravano i due autisti, tra cui quello che guidava il tir che schiacciò la vittima, e degli stessi due autisti. Nel procedimento è imputata anche la Dedalog, cooperativa per la quale lavorava la vittima. Nell'udienza odierna sono state discusse le eccezioni delle difese alle costituzioni di parte civile.
Passiamo al tema del carcere e andiamo a Modena. "Un altro gravissimo episodio è avvenuto nella casa circondariale Sant'Anna: è chiaro che la situazione è tesissima e se non si interviene si rischia che precipiti ulteriormente". A parlare sono i parlamentari modenesi del Pd, Stefano Vaccari, Maria Cecilia Guerra ed Enza Rando, dopo aver visitato il carcere nei giorni scorsi. Nel frattempo, si è verificato pure un incendio appiccato per protesta da alcune persone detenute, e che ha visto ricoverata una di loro in prognosi riservata al centro grandi ustionati di Parma, un'altra perché parzialmente intossicata, ma anche il coinvolgimento di 9 agenti portati in nosocomio per le inalazioni da fumo, in condizioni non gravi. "Esprimiamo - continuano i dem - la nostra piena solidarietà agli agenti coinvolti e agli operatori sanitari, senza l'intervento dei quali probabilmente l'epilogo sarebbe stato più tragico. Ma appare evidente che, se il sistema carcerario non funziona, come ci hanno detto loro stessi lunedì scorso, a farne le spese sono tutti, sia i condannati che il personale". Per questo "lanciamo un appello- continuano Vaccari, Guerra e Rando- alla cooperazione e alle imprese modenesi perché possa prendere in via straordinaria persone a lavorare fuori dal Sant'Anna, e più in generale è la comunità intera che deve attivarsi per far fronte a questa situazione: serve la disponibilità per lavori socialmente utili, volontariato, assunzioni".
Ora la politica. È cominciata alle 17 davanti alla caserma Cialdini, sede del Comando Militare dell'Emilia-Romagna, la manifestazione di Potere al Popolo contro la guerra, il riarmo e la complicità con Israele. La protesta rientra in una due giorni di mobilitazione a livello nazionale. Riccardo Rinaldi di Potere al Popolo Bologna. (AUDIO)
Restiamo in tema. Si intitola "100mila luci contro il buio del regime" il presidio promosso da Làbas, Arci e Libera previsto per le 19 di questa sera in piazza Roosvelt, davanti alla Prefettura. Al centro della protesta, questa volta, il ddl Sicurezza e la svolta repressiva che rappresenterebbe. Christopher Ceresi di Làbas. (AUDIO)
Ora l’omofobia. Non si fermano gli attacchi d’odio contro il Cassero LGBTQIA+ Center di Bologna. Dopo il cartello “spazi liberi via tutti i froc*” apparso sulla porta della Salara il 1° gennaio in mezzo a manifesti e volantini strappati, il 15 gennaio è stato distrutto, per la terza volta questo inverno, lo striscione “Frocie sempre fasciste mai” appeso all’ingresso della Salara di Via don Minzoni 18. «Anche Bologna ha un problema di fascismo e omofobia», commenta il Cassero, che per reagire all'ennesima intimidazione ha deciso di convocare un’assemblea aperta a tutta la cittadinanza. L’appuntamento è per giovedì 6 febbraio alle 19.00 presso il Cassero per discutere del crescente clima di tensione che vive la comunità lgbtqia+ e la città tutta e per costruire insieme delle risposte.
Passiamo ai trasporti. Spostarsi in Uber a Bologna potrebbe essere presto realtà. La multinazionale statunitense, infatti, sembra essere vicina all’accordo con la cooperativa taxi Cat. Come scrive Repubblica, al momento non c’è nulla di ufficiale, ma le porte potrebbero aprirsi presto: “Stiamo facendo della valutazioni — dice Marco Carati, presidente di Cat —, sappiamo che la categoria dei tassisti si è mostrata contraria all’arrivo di Uber, ma credo che molto dipenda dalla forma che può assumere il servizio”. "L’arrivo di una novità di questo tipo genera certamente una certa preoccupazione — dice Riccardo Carboni, presidente di Cotabo — perché il servizio tradizionale risponde a logiche differenti. Noi siamo l’altra faccia della medaglia, abbiamo regole precise a cui dobbiamo attenerci, siamo un servizio pubblico che è regolamentato. Per loro in realtà, il discorso è diverso, sono intermediari e rispondono solo a logiche di mercato”.
Restiamo in tema. Prosegue l'aggiornamento dei sistemi di biglietteria di Tper a Bologna e Ferrara. La prima novità riguarda i validatori verdi utilizzati per il pagamento con carte di credito e bancomat contactless. Grazie ad un lettore ottico, l'apparecchio legge i nuovi biglietti con QR code che progressivamente stanno sostituendo i vecchi biglietti cartacei con la banda magnetica. Per questo, i vecchi validatori bianchi verranno via via rimossi. Fino alla fine della fase di passaggio, ne rimarrà solamente nella parte anteriore dell'autobus. I validatori bianchi restano ancora in funzione anche per chi utilizza Roger o la app Muver. Gli abbonamenti mensili o annuali devono essere convalidati nei nuovi validatori, ai quali sarà possibile attivare anche gli abbonamenti ricaricati on-line. Un'altra novità, molto rilevante, riguarda i titoli multicorse in formato QR code che cominciano ad essere venduti in sostituzione dei ticket magnetici e con i quali si possono fare tutto ciò che si faceva con i vecchi biglietti.
Apriamo la pagina culturale. Domani sera alle 21.00, all'Itc Teatro di San Lazzaro, in scena lo spettacolo "Sulla morte senza esagerare", ideato e diretto da Riccardo Pippa. Si tratta di un omaggio alla poetessa polacca Wisława Szymborska, che affronta il tema della morte in chiave ironica attraverso un uso non convenzionale di maschere contemporanee. Le parole del regista. (AUDIO)