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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 18 dicembre 2023.

In apertura il lavoro. Dopo l’ennesimo morto sul lavoro, un operaio di 50 anni sepolto dal cedimento del terreno in un cantiere a Pian del Voglio, Potere al Popolo protesta davanti la sede bolognese del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sottolineando come la vittima fosse impegnata in un subappalto in un’opera commissionata dal Ministero e da Autostrade. Riccardo Rinaldi di Potere al Popolo. (AUDIO)

Ancora il lavoro. Dopo lo sciopero di due giorni sul finire della settimana scorsa, ai lavoratori dell'Agenzia Dire arriva la solidarietà istituzionale. "Esprimo piena solidarietà e totale vicinanza ai giornalisti dell'agenzia di stampa Dire, un punto di riferimento per l'informazione locale e territoriale della nostra regione, che hanno proclamato nei giorni scorsi 48 ore di sciopero dopo il licenziamento di 15 redattori deciso dall'azienda - ha affermato Emma Petitti, presidente dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna - Condivido e faccio mia la proposta di riaprire al più presto un tavolo di lavoro condiviso, con azienda, sindacati e redazione, per trovare soluzioni alternative. Servono risposte concrete, subito. Dobbiamo garantire il massimo impegno per assicurare un futuro ai giornalisti della Dire".

La sanità. Medici, personale sanitario e veterinari del Sistema Sanitario Nazionale, ospedaliero e territoriale tornano a incrociare le braccia con un nuovo sciopero, organizzato in tutta Italia per protestare contro la prossima legge di bilancio del governo e le misure previste per il settore sanitario. La mobilitazione di 24 ore, che segue a stretto giro quella del 5 dicembre, si allarga anche agli psicologi, farmacisti, biologi e dirigenti sanitari.“Siamo stanchi ed esasperati davanti a una manovra finanziaria che è la goccia che fa traboccare un vaso già al collasso - commenta Matteo Nicolini, presidente regionale dell’Aaroi-Emac - Forse per farci ascoltare dovremmo accorciare i nostri turni a 34 ore settimanali. Ma davanti alle pressioni delle Regioni per recuperare le liste di attesa saltate, è una possibilità piuttosto remota. Nessuno di noi voleva arrivare a questo - conclude Nicolini - perché quando scioperiamo noi ci rimettiamo economicamente e subiamo un’importante trattenuta”.

Restiamo in tema sanitario. Sanità sempre nel mirino degli hacker in Emilia-Romagna. Dopo l'attacco alle aziende sanitarie di Modena, a Bologna è partito un messaggio di massima allerta al personale dell'Ausl. "Il servizio Informatico sta registrando un preoccupante aumento dei tentativi di phishing, in particolare rivolti verso l'Azienda Usl di Bologna: per questo invita tutti gli operatori a porre la massima attenzione nell'uso degli strumenti informatici", raccomanda la stessa Ausl in un messaggio a tutto il suo personale diffuso nei giorni scorsi. "In particolare- si legge ancora-, la posta elettronica rappresenta un minaccia molto pericolosa attraverso cui gli hacker portano a compimento i loro attacchi. Tutti sono quindi invitati a porre particolare attenzione alla posta in ingresso soprattutto quando i messaggi accludono allegati o riferimenti a siti esterni all'Azienda". L'Ausl consiglia di "non aprire messaggi che provengano da mittenti non conosciuti e, anche se conosciuti, verificare sempre la plausibilità di quanto ricevuto, soprattutto se non coerente con le attività in corso con il mittente".

Ora l'immigrazione. I Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr) dei migranti sono un modello che il Pd Ferrara "ritiene totalmente sbagliato". E per questo, in tutti i consigli comunali, sia dove il Pd è maggioranza sia dove è all'opposizione, e in Consiglio provinciale, verrà presentata una risoluzione che impegna le amministrazioni a manifestare contrarietà a qualsiasi ipotesi di realizzazione di Cpr nel territorio provinciale di Ferrara. Ma anche per sollecitare Governo ed Parlamento a rivedere la legislazione sul sistema di detenzione amministrativa "disponendo la chiusura dei Cpr". Quei centri "sono un modello che il Pd Ferrara non vuole in provincia e in tutta Italia - afferma il segretario provinciale Minarelli insieme ai componenti dei gruppi comunali e provinciale Pd - li riteniamo inumani, degradanti e pericolosi. Come dimostrano i fatti avvenuti a Torino, e non solo, all'interno dei centri le persone vivono in condizioni che non dovrebbero mai esistere. Al contempo, strutture imponenti di detenzione o, meglio, carceri a cielo aperto, creano problemi per e con la cittadinanza. Creano conflitti, tensioni e insicurezza".

Voltiamo pagina. In 15 mesi, da gennaio 2022 a marzo 2023, sul tavolo della consigliera di fiducia dell’Alma Mater, Fiorella Giusberti, sono arrivate 109 segnalazioni per conflitti o molestie, la maggior parte provenienti dal personale d’Ateneo ma in parte anche da studenti: una media, dunque, superiore alle sette segnalazioni al mese. A dare conto della propria attività quale punto di riferimento per tutta la comunità nella prevenzione, gestione e aiuto in casi di discriminazione e molestie è stata la stessa professoressa Giusberti nel corso di un incontro – organizzato dal comitato unico di garanzia Cug – dedicato alle iniziative messe in campo dell’Unibo per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere dei lavoratori e contro le discriminazioni. Più della metà delle segnalazioni è legata a molestie sessuali (il 58%). Un altro 25% è legato a molestie morali, infine un 17% per problemi con i docenti.

Passiamo alla scuola. Tra i punti dell'intesa raggiunto tra Comune di Bologna e Cgil, Cisl e Uil sul bilancio 2024-2026 ce n'è uno che rende particolarmente soddisfatta la Flc-Cgil. Infatti "trova finalmente spazio nell'accordo l'impegno da parte dell'amministrazione a garantire a tutto il personale presente nei plessi scolastici, in cui il Comune fornisce il servizio pasto, la stessa possibilità di scelta che oggi viene offerta a bambine e bambini". Una richiesta "portavamo avanti da tempo - sottolinea in una nota la sigla di categoria - e che aveva anche trovato conferma, lo scorso 9 aprile 2020, in una sentenza del Tribunale di Bologna che aveva accolto il ricorso, sostenuto da Cgil e Flc, di una docente di scuola primaria che lavorava in una scuola della città". L'insegnante, ricostruisce il sindacato, aveva richiesto al giudice il riconoscimento del diritto di "poter fruire di un servizio mensa strutturato in modo da poter soddisfare le proprie esigenze alimentari connesse con la dieta vegana, che seguiva in conformità con le sue credenze etico religiose".

Ora la protezione civile. Un messaggio di test sui cellulari accesi e con connessione telefonica arriverà dopodomani a chi si trova nell'area del riminese che potrebbe essere interessata in caso di collasso della diga del Conca nella provincia riminese. In primo luogo, saranno allertati gli oltre 40.000 cittadini residenti a Misano Adriatico, San Giovanni in Marignano e Cattolica. È quanto sarà sperimentato attraverso IT-alert, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale su un rischio specifico. Il test è la prosecuzione della sperimentazione del sistema IT-alert, promossa dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, in cinque Regioni italiane su due specifici scenari: l'incidente rilevante in stabilimenti industriali e il collasso di grandi dighe, spiega la Regione. L'attività ha un duplice obiettivo: da un lato sperimentare l'utilizzo di IT-alert su porzioni ridotte e circoscritte di territorio, dall'altro fare un passo avanti nel processo di familiarizzazione con il sistema di allarme pubblico e permettere alle persone di acquisire maggiore confidenza con la ricezione del messaggio per scenari di rischio specifici.