Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 18 gennaio 2024.
In apertura il conflitto in Medio Oriente. In vista delle celebrazioni per la Giornata della Memoria, che quest’anno segna l’80° anniversario delle deportazioni degli ebrei italiani verso i campi di sterminio, il presidente della comunità ebraica di Bologna, Daniele De Paz, lancia l’allarme sulla recrudescenza dell’antisemitismo in seguito agli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Secondo De Paz, varchi di antisemitismo riguarderebbero anche la nostra università. Proprio all’Unibo centinaia di docenti avevano firmato un appello per chiedere il cessate il fuoco a Gaza. Ma sentiamo le parole di De Paz. (AUDIO)
Passiamo alla mobilità. Altro che far cassa con la Città 30: per il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, al Comune costa più fare le multe che non farle. Per questo i telelaser verranno piazzati solo in luoghi particolarmente sensibili e in numero limitato. Sul passaggio ai 30 all'ora "è evidente che ci sia molta disinformazione e strumentalizzazione", afferma il primo cittadino concentrandosi sul tema spinoso delle contravvenzioni. “Per prendere una multa ci vuole impegno. Per noi costa di più farle queste multe che incassare, lo facciamo per sensibilizzare i cittadini su sicurezza stradale. Sono multe da 29 euro, con quella somma non paghiamo il costo per le pattuglie e per i segnalatori. Il signore che è stato multato perché andava a 39 chilometri orari è stato multato in una strada che ha il limite di 30 da diversi anni, davanti ad una scuola dove un anno e mezzo fa è morta una donna – ricorda il sindaco - Se c'è una strada a Bologna dove ha senso fare le multe è quella, e i bolognesi onesti intellettualmente lo sanno". Per il resto, Lepore non si stupisce delle critiche al provvedimento. "È evidente che inizialmente sorgano perplessità e disagi, alcune persone temono di essere multate ad ogni angolo. In realtà, l'obiettivo non è aumentare le multe, bensì ridurre gli incidenti e la velocità, in molte strade ma non in tutte".
Restiamo in tema e spostiamoci a Ferrara. Dopo l'avvio della sperimentazione a Bologna, la campagna a favore delle Città 30 si estende e nella rete finisce anche Ferrara. Pure nella città estense (governata però dalla Lega) nasce infatti il comitato per promuovere la riduzione dei limiti di velocità sul territorio urbano. "Bologna, Carpi, Pesaro, Firenze, Modena, Torino. E adesso anche Ferrara: la rete di Italia 30 aggiunge un altro nodo e continua a crescere", afferma Alessandro Marchi, tra i fondatori di 30logna, commentando la decisione della Fiab di Ferrara di impegnarsi nella rete. "L'Emilia si conferma all'avanguardia nella sensibilità ambientale e trasportistica- continua Marchi- Ferrara infatti è la quarta città, dopo Bologna, Carpi e Modena, che vuole restituire ai cittadini quegli spazi sottratti alla collettività per diventare solo zone di transito automobilistico o di parcheggio, anziché luoghi di vita". L'obiettivo di Ferrara 30, spiegano i promotori, è quindi "riqualificare l'ambiente urbano, restituendo spazio pubblico alle persone per migliorare la sicurezza e la socialità", rendendo "più democratica la distribuzione dello spazio pubblico" e bilanciando "l'uso dei veicoli privati con la promozione dei mezzi pubblici".
Ora il tema della casa. Hanno promesso nei giorni scorsi che si sarebbero opposti "in ogni modo". E questo è il primo passo. Il gruppo della Lega in Regione Emilia-Romagna ha deciso di avviare una raccolta le firme contro la delibera della Giunta Bonaccini che ridimensiona il criterio della residenzialità storica nell'assegnazione degli alloggi Erp. E cioè, oltre al criterio dei tre anni già fissato dalla Regione, i Comuni non potranno adottare altre misure che vanno di fatto a rafforzare quel requisito. Una scelta definita "grave e pericolosa" dal Carroccio, che ora si rivolge ai cittadini. "La Giunta Bonaccini esce allo scoperto e vuole cancellare definitivamente il criterio della residenzialità storica nell'assegnazione degli alloggi popolari - sostengono i leghisti - questo criterio valorizza chi vive e lavora da più tempo nella propria città, garantendo equità sociale. La cancellazione di questo criterio significa che chi ha vissuto e contribuito alla comunità locale per anni potrebbe non avere priorità nell'assegnazione degli alloggi popolari. Questo è un duro colpo per l'equità sociale e la giustizia nella nostra regione".
Passiamo all’ambiente. Sei mesi di condanna con pena sospesa, senza menzione nel casellario giudiziale, per violenza privata e interruzione di pubblico servizio. Sono state concesse attenuanti generiche e la motivazione di aver agito per particolari motivi di ordine sociale e morale. Tutti assolti, invece, per il reato di danneggiamento e quello di manifestazione non autorizzata, non essendone i tre imputati I principali promotori, e per la violazione di foglio di via. È la sentenza emessa dal Tribunale di Bologna, per iniziativa del gip Simona Siena in rito abbreviato, oggi a carico dei tre giovani attivisti di "Ultima generazione", Ettore, Silvia e Aurora, imputati per il blocco della tangenziale del 2 novembre. La Procura all'udienza di questa mattina aveva chiesto un anno di pena per ciascuno dei tre imputati, con le attenuanti generiche: in particolare, è stato riconosciuto nella richiesta del pm che il blocco della tangenziale di novembre sarebbe stato messo in atto "per un motivo nobile", come riferisce a margine del processo l'avvocato dei tre giovani, Elia De Caro.
Ora la salute. Nonostante il parziale dietrofront del ministro della Salute Schillaci, che ha ripristinato 10 milioni del fondo per il contrasto ai disturbi alimentari, la mobilitazione prevista per domani in diverse città italiane si terrà ugualmente. A Bologna l’appuntamento è alle 18.00 in piazza Scaravilli. Le parole di Francesca Inglese di Animenta, una delle realtà promotrici della mobilitazione. (AUDIO)
Infine le previsioni meteo. Vento e mare mosso sulla costa e sull'Appennino romagnolo. L'allerta meteo diffusa dalla Protezione civile regionale per le 24 ore di domani, venerdì 19 gennaio, è di colore arancione per questi fenomeni. Ma potrebbe cadere anche un po' di neve. Sono infatti previsti in mattinata venti di burrasca moderata sull'Appennino centrale e venti di burrasca forte sul crinale orientale da sud-ovest. Sulla pianura nord-orientale e sulla costa sono previsti venti di burrasca moderata da nord est dalla tarda mattinata o primo pomeriggio. Il mare, informa l'allerta, "sarà agitato al largo con altezza d'onda superiore a 3,2 metri e direzione d'onda da nord-est". Le condizioni del mare sotto costa "potranno generare fenomeni di erosione del litorale, in particolare nel settore centro-meridionale". La Protezione civile segnala che la piena in atto sul fiume Secchia "transiterà nel tratto vallivo con livelli prossimi o inferiori alle soglie di attenzione nella mattina, in progressiva decrescita durante la giornata". Sono previste, inoltre, "deboli precipitazioni che assumeranno forma di neve a quote superiori a 300-400 metri".