Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna dell’1 aprile 2025.
In apertura la scuola. Mentre prosegue l’ondata di occupazioni scolastiche, con il liceo artistico Arcangeli che si aggiunge a Minghetti, Copernico e Laura Bassi, continuano le pressioni sulla dirigenza scolastica del Liceo Minghetti di Bologna per far ritirare le denunce penali e i provvedimenti disciplinari nei confronti degli studenti che hanno occupato. Oltre alle 9mila firme raccolte nell’appello lanciato dagli studenti e alla lettera firmata da 500 genitori, oggi si è aggiunto un documento firmato da 130 ex-minghettiani con i medesimi scopi. Nel frattempo gli studenti contestano l’arbitrarietà delle sanzioni. Le parole di Dario, uno di loro. (AUDIO)
Ora il carcere. Il garante regionale dei detenuti, Roberto Cavalieri, nel pomeriggio di ieri ha visitato la sezione distaccata dell'istituto penitenziario minorile nel carcere della Dozza di Bologna, dove sono stati trasferiti detenuti 'giovani adulti'. Cavalieri ha dialogato con i presenti, maggiorenni, riscontrando "una situazione degna di attenzione e che comprime non solo il senso della scelta adottata dall'autorità della giustizia minorile ma anche i diritti dei giovani presenti". Mentre gli spazi fisici del reparto, sia per quello che riguarda le camere di pernottamento che quelli trattamentali, aule e spazi per lo sport, sono apparsi in buone condizioni, il Garante evidenzia "la mancanza di acqua calda nelle celle e le docce in comune". Inevitabilmente "la sezione detentiva si configura come uno spazio per adulti fortemente segnato da una architettura carceraria che nulla ha a che fare con il senso degli ambienti di un minorile". A parere di Cavalieri "non trova un senso la collocazione di ragazzi in custodia cautelare, data la negativa ricaduta che ha il trasferimento dai luoghi di appartenenza e in particolare perché si complica per questi ragazzi la possibilità di ottenere la sospensione del processo e la loro messa alla prova".
Passiamo al lavoro. Lunedì prossimo, 7 aprile, lavoratrici e lavoratori dei servizi educativi del Comune di Bologna sciopereranno per la stabilizzazione dei precari, la carenza di personale, le mancate sostituzioni del personale assente e la sicurezza degli edifici un po’ datati. A proclamare l’agitazione, in modo unitario, le rsu di sei sindacati. Per questo sciopero, però, lavoratrici e lavoratori hanno scritto una lettera aperta alle famiglie per spiegarne le ragioni, ma anche per chiedere un’alleanza e invitarle all’assemblea pubblica di giovedì 3 aprile. Le parole di Nico Maman, delegato della Cgil. (AUDIO)
Ora il tema della casa. La tendenza all'espulsione dai centri storici dei residenti dipende anche dalla "progressiva sottrazione" di alloggi per finalità turistiche. Per questo il Comune di Bologna "ha adottato una misura non irragionevole, la quale limita ma non vieta in termini assoluti l'offerta di alloggi extra-alberghieri". Una norma, dunque, "ragionevole e coerente con l'obiettivo perseguito" di evitare l'esclusione dei bolognesi dal centro. A dirlo è il Tar dell'Emilia-Romagna, che promuove così le regole imposte da Palazzo D'Accursio per limitare il proliferare dei B&B in città. Con queste motivazioni i giudici amministrativi hanno infatti dato ragione al Comune contro la società Cleanbnb. A fine dicembre la società si era rivolta al Tar dopo che Palazzo D'Accursio aveva respinto la richiesta di destinare tre alloggi ad affitti turistici brevi. Stando alle norme previste dal Regolamento edilizio comunale, modificato l'anno scorso, i tre appartamenti tra le altre cose non presentavano i requisiti dell'alloggio minimo, tra cui quello di avere una superficie utile minima non inferiore a 50 metri quadrati.
Passiamo all’ambiente. In vista della parata del prossimo 12 aprile, il Bologna Climate Pride lancia una proposta sull’area dell’ippodromo. Visto che la concessione agli attuali gestori scadrà a giugno, di quell’area si potrebbe fare una foresta delle ecologie urbane. Marco Palma di Bologna for Climate Justice. (AUDIO)
Ora l’impatto dell’aeroporto sulla città di Bologna. Enac proroga per un altro anno l'ordinanza che dispone la riduzione dei sorvoli notturni della città agli aerei in arrivo e in partenza dall'Aeroporto di Bologna dalle 23 alle 6 del mattino. La misura, introdotta a giugno del 2023, resterà in vigore fino al 28 marzo 2026. Una decisione che prende atto del passaggio del Marconi ad aeroporto coordinato e dei risultati ottenuti in termini di riduzione dei passaggi sulla città dall'introduzione del divieto, che può essere non rispettato solo in caso di "necessità imprescindibili legate alla sicurezza e safety delle operazioni di volo". La società di gestione del Marconi "esprime soddisfazione per la stretta cooperazione dei diversi componenti della commissione aeroportuale antirumore", che si è riunita la settimana scorsa al fine appunto di valutare la proroga dell'ordinanza.
Voltiamo pagina. Bologna, con quasi 27,7 milioni di euro, è il comune dell’Emilia-Romagna che, nel 2024, ha registrato i maggiori proventi da multe e sanzioni a carico delle famiglie per violazioni delle norme del Codice della Strada. È quanto emerso dall’analisi di Facile.it su dati Siope, il sistema informativo delle operazioni degli enti pubblici, che ha messo in luce come, nel 2024, gli incassi complessivi dichiarati dai soli comuni capoluogo di provincia emiliano-romagnoli abbiano sfiorato i 92,2 milioni di euro, valore in calo del 2% rispetto al 2023. Bologna non solo è il comune dell’Emilia-Romagna che ha dichiarato i maggiori proventi da multe stradali alle famiglie, ma conquista anche il settimo posto nella graduatoria nazionale. Al secondo posto della classifica regionale si trova, il comune di Parma, con 12,2 milioni di euro, seguito a poca distanza da quelli di Modena, con quasi 11,8 milioni di euro, e Ravenna.
Infine la cronaca. È stata una disavventura col lieto fine quella occorsa a quattro giovani rimasti bloccati in un rifugio a causa di una tempesta di neve sull’Appennino modenese. Partiti ieri pomeriggio dalla Doganaccia, nel comprensorio dell'Abetone per raggiungere il rifugio Duca degli Abruzzi in vetta al comprensorio del Corno alle Scale, quando sono arrivati lo hanno trovato chiuso e quindi hanno deciso di passare la notte al bivacco Musiani, che si trova lì vicino, a poche decine di metri. Durante la notte però il tempo è peggiorato e questa mattina, al momento di rientrare, non avendo ramponi e piccozza, i giovani non erano più in grado di muoversi. Erano da poco passate le 8 quando hanno chiesto aiuto. Si è quindi attivato il Soccorso Alpino che li ha recuperati e portati in salvo.
Il notiziario termina qui. L’info torna alle 19.30 con Pop Net. Fra poco la linea a Mash Up. Da Alessandro Canella un buon proseguimento d’ascolto e una buona serata.