Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 20 dicembre 2023.
In apertura il lavoro. Le lavoratrici de La Perla potranno passare un Natale più sereno e, forse, anche recuperare i tre stipendi che non hanno ricevuto negli ultimi mesi. Il tribunale di Bologna, infatti, ha accolto le istanze presentate dai sindacati per scongiurare la vendita del marchio e il licenziamento delle lavoratrici attraverso un sequestro preventivo. Le parole di Stefania Pisani della Cgil di Bologna. (AUDIO)
Passiamo alla giustizia. Avrebbe approfittato di un lieve ritardo mentale di una bambina per abusare sessualmente di lei, di nascosto dai genitori e dagli altri ospiti della comunità dove entrambi vivono. L'uomo, un cinquantenne, è stato arrestato dai carabinieri, sull'Appennino bolognese, che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per violenza sessuale aggravata. Le indagini - secondo quanto ricostruiscono gli investigatori- sono partite dalle segnalazioni di alcuni ospiti di una struttura dell'Appennino, dove l'uomo viveva in comunità con altre persone, tra cui alcuni minorenni accompagnati dai rispettivi genitori. Stando alla ricostruzione dei fatti, emersi anche da testimonianze oculari, l'indagato avrebbe approfittato dello stato di fragilità della piccola. Il Gip del Tribunale di Bologna ha accolto la richiesta di applicazione della custodia cautelare in carcere avanzata dal pubblico ministero, che ha delegato i carabinieri di eseguire la misura. L'indagato è stato arrestato lunedì e portato in un istituto penitenziario.
Passiamo alla situazione della torre Garisenda. Primo sopralluogo 'in loco' da parte degli esperti arruolati dal Comune di Bologna per occuparsi della "fase due" della messa in sicurezza della Garisenda. Quello di oggi e "un sopralluogo tecnico, poi dopo cominceremo a discutere", spiega uscendo dal cantiere l'ex dirigente comunale Raffaela Bruni, che coordina il team di esperti e il Comitato per il restauro della torre. I tecnici hanno ispezionato la Garisenda sia dall'esterno che all'interno. Prevista ora una riunione in Comune. "Devo andare dal sindaco", si limita a dire a fine sopralluogo Nunziante Squeglia, chiamato a Bologna dopo aver già collaborato alla stabilizzazione della Torre di Pisa.
Ora l’ambiente. È iniziata ufficialmente la battaglia legale del comitato Besta contro la demolizione dell’attuale scuola e la ricostruzione dell’edificio all’interno del parco Don Bosco, di fronte alla sede della Regione. Dopo averlo annunciato nelle scorse settimane, l’altro giorno gli attivisti, che hanno intenzione di presidiare il parco durante la pausa natalizia con la speranza di bloccare il cantiere qualora iniziasse, hanno mandato una diffida al Comune tramite il loro avvocato. Nella lettera inviata a Palazzo d’Accursio il comitato va dritto al punto: si chiede un riscontro dell’amministrazione in merito ai rilievi evidenziati dall’ingegner Gabriele Bollini, a cui il comitato Besta si era rivolto per avere un parere tecnico sul progetto delle nuove scuole, e si chiede che «nelle more, non si proceda agli abbattimenti delle specie arboree né si proceda ad avviare i lavori di costruzione della nuova scuola secondaria di primo grado Besta». Insomma: si fermi il progetto, chiede il comitato «costituito da residenti e insegnanti allo scopo di impedire la demolizione delle scuole Besta e la realizzazione di un a nuova opera in area adiacente interessata dal parco Don Bosco», si legge nella comunicazione del legale al Comune.
Passiamo al carcere. Alla Dozza di Bologna c'è il 174% dei detenuti in più rispetto alla capienza 'regolare' mentre l'organico è sottodimensionato del 20% rispetto alla dotazione ordinaria. In più c'è il problema del freddo. A fare il punto sulla situazione nel penitenziario bolognese è l'assessore regionale al Welfare Igor Taruffi, oggi al question time. "Questa situazione- afferma Taruffi- ha portato a 75 trasferimenti in uscita dalla struttura bolognese". Per quanto riguarda il riscaldamento, poi, una "recente ispezione svolta nello scorso novembre ha certificato la temperatura media tra i 18 e i 20 gradi". "Siamo di fronte ad un problema - sottolinea Taruffi - Insufficienti i provvedimenti assunti dal ministero, abbiamo scritto al ministro Nordio per chiedergli di intervenire, ma per il momento le risposte che abbiamo avuto sono sotto gli occhi di tutti. Da questo punto di vista fa piacere che anche forze del centrodestra si facciano sentire: se una richiesta è avanzata in modo unitario forse ha una possibilità in più di essere ascoltata. A noi dal punto di vista istituzionale rispondono poco e male".
13,7 miliardi di euro, di cui 9,6 per la sanità. Via libera in Assemblea legislativa al Bilancio di previsione 2024 e triennale al 2026 della Regione. "Un bilancio che lascia invariate le tasse regionali per il nono anno consecutivo - fanno sapere da viale Aldo Moro - alleggerendo il carico fiscale attraverso la conferma di diverse misure che comportano risparmi concreti per oltre 141 milioni di euro l’anno per i cittadini". "Quest’anno la manovra ha dovuto fare i conti con l’emergenza e l’avvio della ricostruzione post alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, unitamente ai riflessi dello shock dei costi energetici dello scorso anno, forti picchi di inflazione e scenari geopolitici ed economici internazionali tra i più instabili degli ultimi decenni. Inoltre - spiega la Regione - pesano le disposizioni della Finanziaria stabilite dal Governo per il 2024, relative al contributo all’equilibrio dei conti pubblici nazionali richiesto e ottenuto dalla Regione Emilia-Romagna: 44,8 milioni di euro".
Occupiamoci proprio del post-alluvione. Il generale Domenico Ciotti non è più il direttore operativo della struttura commissariale che si occupa della ricostruzione post-alluvione. E la Regione Emilia-Romagna non nasconde le proprie perplessità per la sua sostituzione: di sicuro, infatti, "questi cambi in corsa non fanno bene", sottolinea la vicepresidente Irene Priolo, che parla di un fatto "inconsueto", ma aggiunge: "non sono io a dover motivare questa scelta, eventualmente lo dovrà fare il commissario Figliuolo". L'auspicio di viale Aldo Moro è comunque che la ricostruzione proceda senza interruzioni di sorta. "Siamo preoccupati - aggiunge Priolo - perché il generale era la spina dorsale e il punto di riferimento della gestione commissariale. Questo cambio di vertici e comporterà una fatica aggiuntiva".
Ora la sanità. Prosegue la campagna di immunizzazione contro il covid con il nuovo vaccino aggiornato. Ma non sempre è facile trovare dove fare l’iniezione: i medici di famiglia devono radunare i pazienti necessari per finire la fiala una volta aperta e prenotare un appuntamento tramite il cup può essere una impresa. Per questo, l’Ausl di Bologna ha organizzato un nuovo open day per venerdì 22 dicembre all’ospedale Maggiore, alla vigilia delle festività natalizie, a cui si può accedere senza nessuna prenotazione. L’open day è aperto a tutti i soggetti dai 5 anni in su, con accesso diretto, senza necessità di alcuna prenotazione. Saranno 500 le dosi disponibili. Tra le 15 e le 19 di venerdì 22 dicembre ci si può recare nei 4 ambulatori vaccinali, collocati nell’edificio L dell’ospedale Maggiore: ad attendere i pazienti ci saranno medici, infermieri e volontari delle associazioni AMRER, ANTEAS, e DIABO.