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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 20 maggio 2025.
 
In apertura l'immigrazione. Nove migranti titolari di protezione internazionale rischiano di essere sfrattati dal Cas di Malalbergo su richiesta della Prefettura che intende fare spazio per eventuali nuovi arrivi. Ai migranti però viene chiesto di abbandonare la struttura in appena tre giorni, un tempo impossibile a Bologna per trovare una nuova abitazione. Lo denunciano Coordinamento Migranti, Plat e Collettivo Edera insieme ai migranti stessi. Le parole di Lorenzo Delfino di Coordinamento Migranti. (AUDIO)
 
Ora la giustizia. Oltre due milioni di euro tra Iva e Ires evase e sei milioni di euro di redditi nascosti all’Agenzia delle Entrate. Queste le motivazioni per le quali la guardia di finanza di Modena ha sequestrato preventivamente 1,3 milioni di euro a una srl che ha sede a Sassuolo e che gestisce un marchio di pizzerie anche nel centro storico di Bologna. Le accuse mosse dalla Procura sono di infedele e omessa dichiarazione fiscale. Il principale indiziato, spiegano le fiamme gialle, sarebbe il titolare del marchio, coinvolto nelle indagini insieme ad altri due, tutti amministratori di diritto e di fatto della ditta individuale e della società di capitali con cui venivano gestiti gli affari delle diverse pizzerie tra la provincia modenese e la città bolognese. Sono accusati in sostanza di non aver presentato la dichiarazione dei redditi per le annualità d’imposta 2021 e 2022, e di aver dichiarato invece cifre inferiori dal 2018 al 2020, arrivando così a evadere due milioni di euro di tasse.
 
Passiamo al lavoro. Questa mattina a Bologna si è tenuta l'assemblea dei delegati di Fiom, Fim e Uilm, i tre sindacati delle tute blu a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto a giugno del 2024. E da Bologna è arrivato un ultimatum per la riapertura della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici. Michele De Palma, segretario della Fiom nazionale. (AUDIO)
 
Ora la sanità. L'Emilia-Romagna ha pubblicato nei mesi scorsi un bando per reclutare 1.434 medici di base e del 118: a quel bando hanno risposto in 349. Lo riporta il Corriere di Bologna, definendo una situazione che rischia di aggravare ulteriormente la cronica carenza di medici di base, soprattutto nei piccoli centri. Anche perché, in genere, non tutti i professionisti che partecipano a un bando poi accettano il posto per gli incarichi vacanti, quindi i medici che cominceranno realmente ad esercitare potrebbero alla fine essere ancora meno. A quel punto le aziende Usl colmeranno i vuoti con incarichi a tempo determinato, con l'obiettivo di non lasciare pazienti senza il medico di famiglia. Obiettivo che, però, diventa sempre più complicato.
 
Passiamo alla crisi climatica. Quasi 200 cantieri per la messa in sicurezza del territorio emiliano-romagnolo: dagli argini dei torrenti interessati dalle piene del giugno 2024 alla sistemazione di tantissime strade comunali e non solo, danneggiate da frane e maltempo. E, ancora, ulteriori risorse per finanziare i Contributi di immediato sostegno per nuclei familiari e attività economiche danneggiate dagli eventi. Con un pacchetto da 185 interventi su strade, fiumi e versanti, la Regione ha approvato il secondo stralcio del piano da 28 milioni di euro che finanzia nuove opere da realizzare nei territori delle province di Bologna, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Si tratta, come spiega la Regione, di interventi che proseguono l'opera di ripristino del territorio dopo l'ondata di maltempo che ha colpito gran parte dell'Emilia-Romagna dal 20 al 29 giugno 2024, con piogge che avevano fatto registrare cumulate di 180-200 millimetri e piene significative su numerosi corsi d'acqua: Parma, Enza, Crostolo, Secchia e Panaro. A questo si erano aggiunti colmi ai massimi storici nei corsi d'acqua minori, con esondazioni e allagamenti, oltre a centinaia di frane e ruscellamenti diffusi sui versanti.

Ora lo sport. Pullman scoperto e sfilata dopo la partita col Genoa. Oppure domenica pomeriggio prima della cena di fine stagione insieme alla società. Sembrano queste le due opzioni al momento più accreditate per la festa per la Coppa Italia del Bologna, che assomiglia sempre più un pezzo di puzzle da incastrare anche con gli altri appuntamenti previsti in città per il weekend, come la Strabologna e la discesa della Madonna di San Luca. Come anticipato dai giornali locali, lunedì sera si è riunito il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per capire quando, come e dove liberare i festeggiamenti rossoblù. L’unica cosa certa è che l’ultima partita di questa stagione sarà alle 18 al Dall’Ara, come stabilito dalla Lega nelle scorse ore. Poi si entra nel campo delle ipotesi che riguardano orario, percorso e tipo di festa.
 
Voltiamo pagina. In occasione della Giornata mondiale delle api, che cade oggi, il Comune di Bologna inaugura un apiario sperimentale didattico a Palazzo d’Accursio. Un progetto per sensibilizzare sul fondamentale ruolo delle api e anche su quanto sia importante prendercene cura. L’arnia, finanziata grazie al centro Antartide, rientra nel progetto ‘Biodiversità per la salute’, che “intende promuovere la salute in città attraverso la diffusione della salute in città” spiega Marco Pollastri del Centro Antartide. “Prevediamo l’installazione nei prossimi due anni di arnie sociali nei luoghi pubblici come scuole, case di comunità, centri anziani, aziende insomma spazi dove poter diffondere queste informazioni per il futuro della città”, spiega Pollastri. L’arnia sarà a disposizione anche di alcune visite per scuole e bambini, mentre oggi inaugurerà il nuovo apiario dell’università. Le parole di Pollastri. (AUDIO)