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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 23 giugno 2025.

In apertura l’economia. L'economia in frenata, i redditi che non stanno al passo dell'inflazione, la manifattura in sofferenza a causa del calo delle esportazioni, l'occupazione, in particolare quella femminile, che flette e una questione abitativa che assume sempre più i connotati di un'emergenza. Quella bolognese è una comunità sotto pressione. Lo certificano i dati dell'Osservatorio Ires, realizzato per conto della Cgil di Bologna e presentato questa mattina. Michele Bulgarelli, segretario della Cgil di Bologna. (AUDIO)

Il centrosinistra in Regione Emilia-Romagna fa blocco contro le denunce ai metalmeccanici che venerdì scorso hanno invaso la tangenziale di Bologna durante lo sciopero. Per i consiglieri di maggioranza in Regione, "l'eventuale denuncia anche solo di una lavoratrice o di un lavoratore configurerebbe, come segnalato ripetutamente in corso di approvazione del decreto Sicurezza, un sostanziale annullamento del diritto di sciopero e del diritto di manifestare per le proprie legittime prerogative salariali e generali per le lavoratrici e lavoratori, e l'annullamento del fondamentale diritto democratico di confronto tra le parti". È tutto in una risoluzione di Paolo Trande di Avs, firmata anche dai capogruppo del Pd Paolo Calvano, del M5s Lorenzo Casadei e della stessa Avs Simona Larghetti. L'atto "esprime solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori metalmeccanici e alle organizzazioni sindacali che scioperano per la legittima richiesta di aumenti salariali, di condizioni di lavoro più dignitose, di maggiore sicurezza sul lavoro e chiedere alla parte datoriale di riattivare il tavolo per il confronto negoziale tra le parti".

Ora la guerra in Iran. Da Potere al Popolo e Cambiare Rotta a Plat ed ex Centrale. I collettivi bolognesi si mobilitano oggi contro l'escalation della guerra all'Iran determinata dagli attacchi degli Stati Uniti. Alle 18.00 in piazza Nettuno, infatti, saranno diversi i collettivi a darsi appuntamento per protestare contro la guerra e contro il pericolo rappresentato da Netanyahu e Trump. Paolo Rizzi di Potere al Popolo. (AUDIO)

Passiamo ai diritti civili. I diritti minacciati delle persone trans e delle famiglie omogenitoriali, la salute sessuale, ma anche la repressione delle persone lgbtq in Ungheria, il genocidio in Palestina e la crisi climatica. Sono numerose le rivendicazioni del Rivolta Pride, che per il quinto anno si terrà a Bologna sabato prossimo, 28 giugno. Il corteo partirà dai Giardini Margherita per giungere in Montagnola. Camilla Ranauro, presidente del Cassero. (AUDIO)

Restiamo in tema. Il Cassero risponde agli attacchi rivolti da Fratelli d'Italia al "Laboratorio ginecologico popolare" avviato nei giorni scorsi in via Casini a Bologna e, soprattutto, sulla presentazione del Comune rispetto al servizio. Palazzo d’Accursio in un post sui propri profili social parla di uno spazio ideato per rispondere ai bisogni delle fasce più fragili della popolazione tra cui "donne e persone con capacità gestante". È quest'ultima definizione che viene definita ridicola dai meloniani. La risposta del Cassero nelle parole della presidente Camilla Ranauro. (AUDIO)

Passiamo alla violenza di genere. Un uomo italiano sulla trentina è stato arrestato e posto ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale aggravata ai danni di una minorenne. L’indagine è scattata dopo la denuncia presentata dalla madre della vittima, che ha raccontato ai Carabinieri quanto accaduto alla figlia nel pomeriggio del 4 giugno. Secondo quanto ricostruito, la ragazza era appena uscita da scuola e, dopo essere rientrata nel palazzo dove vive, è stata aggredita da un uomo nell’ascensore condominiale. Dopo essere salita per tornare a casa, è stata bloccata in un angolo da un uomo sconosciuto, entrato nell’ascensore un attimo prima della chiusura delle porte. L’aggressore avrebbe toccato la ragazza contro la sua volontà, ma è fuggito dopo pochi secondi, probabilmente spaventato dalle urla e dalle lacrime della giovane vittima.

Restiamo in tema. "Fino alle 15.39 Giampiero Gualandi ha interagito col contatto di Sofia Stefani, quindi la cancellazione della chat è avvenuta in un arco di tempo che arriva fino alle 15.55". Ovvero poco prima della morte di Sofia Stefani. Lo ha detto il maresciallo maggiore del nucleo investigativo dei carabinieri di Bologna, Matteo Filippone, testimoniando davanti alla Corte d'Assise di Bologna nel processo a carico di Giampiero Gualandi, 63enne ex comandante della polizia locale di Anzola Emilia, accusato dell'omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dal legame affettivo della collega Stefani, 33 anni, con cui aveva una relazione extraconiugale.

Passiamo alla mobilità. Il Comune di Bologna si prepara a rilanciare la comunicazione sulla Città 30, in questo caso con un'attenzione particolare dedicata agli attraversamenti pedonali. Palazzo D'Accursio ha infatti affidato una nuova campagna di sensibilizzazione alla ditta milanese Sottosopra per un importo complessivo di 11.028 euro. "Con il progetto Bologna Città 30 - si legge nel provvedimento della Direzione generale - il Comune intende mettere al centro la salute delle persone e azzerare le morti in strada". Un tema su cui nelle scorse settimane si era soffermato anche il sindaco Matteo Lepore: "Abbiamo visto negli ultimi incidenti, che purtroppo hanno visto alcune persone perdere la vita, che in molti casi non si rispettano le strisce pedonali, quindi stiamo rafforzando sia la segnaletica che i controlli". Ma soprattutto "voglio fare un richiamo a tutti a collaborare - ha detto il sindaco - perchè Bologna è sempre stata una città famosa anche perchè l'educazione civica e il rispetto delle regole ci sono sempre stati e l'attraversamento delle strisce pedonali è un elemento di convivenza minima".

Lutto nel mondo dell'arte. Arnaldo Pomodoro è morto ieri sera, domenica 22 giugno, a Milano alla vigilia del compimento dei suoi 99 anni, nella sua casa. Lo comunica la Fondazione che porta il suo nome, diretta da Carlotta Montebello. Lo scultore, noto tra l'altro per le sue iconiche sfere di bronzo, era infatti nato il 23 giugno del 1926 a Morciano di Romagna. "Con la scomparsa di Arnaldo Pomodoro il mondo dell'arte perde una delle sue voci più autorevoli, lucide e visionarie. Il Maestro lascia un'eredità immensa", lo ricorda la direttrice generale della Fondazione. "Il Maestro lascia un'eredità immensa, non solo per la forza della sua opera, riconosciuta a livello internazionale, ma anche per la coerenza e l'intensità del suo pensiero, capace di guardare al futuro con instancabile energia creativa", scrive ancora Carlotta Montebello che ricorda una frase di Pomodoro.