Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 24 marzo 2025
In apertura la scuola. Si allarga al liceo scientifico Copernico la protesta degli studenti. Dopo il Minghetti, infatti, anche l’istituto di via Garavaglia è stato occupato dagli studenti, che stamattina si sono radunati in cortile al grido di “Riprendiamoci i nostri spazi”. Studenti e studentesse contestano il modello educativo e le politiche scolastiche promosse dal ministro dell’Istruzione Valditara giudicate “repressive”. Alcuni studenti sono anche saliti sul tetto della scuola e hanno acceso alcuni fumogeni. Poi tutti in cortile dove si stanno organizzando dibattiti, assemblee e momenti di svago. Il tutto documentato dal collettivo Copernico, organizzatore della protesta, sui propri canali social. Intanto al Minghetti il preside ha presentato denuncia dopo alcuni danneggiamenti alla scuola provocati durante l'occupazione. Qui le lezioni sono riprese proprio stamattina.
Passiamo al tema della casa. Da un lato il calo di cinquemila alloggi che hanno un contratto a canone concordato a Bologna, dall’altro la notizia di un intero condominio in zona fiera i cui inquilini sono sotto sfratto perché la nuova proprietà vuole realizzare Airbnb. La tensione abitativa a Bologna continua a essere forte e la città è ancora molto esposta alla speculazione del capitale nel settore immobiliare. Il commento di Mattia Fiore, ricercatore di Sociologia dell’ambiente e del territorio. (AUDIO)
Ora il lavoro. Addetti in appalto per Amazon in sciopero oggi a Bologna. Si tratta di un centinaio di lavoratori di Esseti Spa di Bologna, che hanno incrociato le braccia per il mancato pagamento degli stipendi negli appalti di distribuzione e consegna che svolgono per conto di Amazon da più magazzini presenti nel territorio bolognese. "Esseti Spa, meglio nota come Salerno Trasporti Spa, che ha cambiato il nome della Società pochi mesi fa - fa sapere la Filt-Cgil - non ha pagato alcuno stipendio in tutta Italia motivando in maniera generica e senza spiegare quali sono le reali condizioni in cui versa attualmente questa azienda, che ha una lunga storia come società appaltatrice, non solo in Amazon". Per i lavoratori impiegati negli appalti Amazon la società committente "ha comunicato che interverrà pagando in surroga gli stipendi direttamente ai lavoratori, utilizzando per gli stipendi le somme che dovrebbe pagare alla società appaltatrice. Tuttavia, né i lavoratori, né le organizzazioni sindacali hanno ricevuto informazioni utili a capire le reali motivazioni che non permettono a Esseti Spa di pagare gli stipendi ai propri dipendenti. Questo grado di incertezza, insieme alla preoccupazione per il futuro, hanno determinato la scelta dei lavoratori di scioperare, per rivendicare il fatto che non è accettabile che siano loro a dover pagare per evidenti errori delle aziende e per l'incapacità di gestire le eventuali problematiche con lungimiranza".
Restiamo in tema. Oggi sciopera anche e nuovamente il settore dei servizi educativi e scolastici del Comune di Bologna, che coinvolge sia dipendenti diretti che delle cooperative. Un sostegno alla protesta arriva da Sinistra Unita per Bologna, che si definisce “senza alcun indugio solidale con gli e le scioperanti”. “Garantire i servizi educativi alla popolazione significa garantire anche i dipendenti comunali e le lavoratrici delle cooperative, per salvaguardare la qualità del servizio stesso.” afferma Michele Terra, consigliere di Sinistra Unita al Quartiere Porto-Saragozza. “Continuiamo a chiedere, insieme ai sindacati – in particolare SGB - che oggi scioperano, un organico adeguato alle esigenze e un salario degno. La Giunta non può far finta che i problemi non esistano, dialogando solo con interlocutori scelti che danno ragione per “motivi d’ufficio” al sindaco e agli assessori”, conclude Terra.
Voltiamo pagina. Maxi sequestro della Guardia di Finanza di Bologna alla fiera ‘Cosmoprof Worldwide 2025’ per prodotti non idonei e non conformi alle norme. Lavoratori in nero, compravendita illegale di biglietti, scontrini e ricevute mancanti: durante i quattro giorni di quello che è l’evento di riferimento per le aziende e i professionisti di tutti i settori dell’industria cosmetica è successo di tutto. Le Fiamme Gialle felsinee hanno effettuato diversi controlli finalizzati alla verifica del rispetto della normativa in materia di sicurezza dei prodotti e alla genuinità dei contratti di lavoro che hanno portato al sequestro di oltre 150.000 prodotti per la cura della persona ed accessori non sicuri ed hanno individuato 21 lavoratori irregolari in diversi stand espositivi.
Passiamo alla violenza di genere. Insulti, minacce di morte e aggressioni fisiche, commesse anche davanti ai figli minori e nei confronti di una di loro (perché non aveva scolato bene la pasta). È quanto subito per 40 anni da una donna di Reggio Emilia che, alla fine, ha trovato il coraggio di denunciare il marito violento ai carabinieri. L'uomo, un 62enne, che ha anche dilapidato il patrimonio della famiglia in droghe, alcol e gioco d'azzardo, è accusato di maltrattamenti in famiglia continuati e aggravati. Il giudice del tribunale di Reggio ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare divieto di avvicinamento alla consorte, con applicazione del braccialetto elettronico.
Ora il carcere. La Regione Emilia-Romagna, con il via libera della Giunta arrivato nell'ultima seduta, stanzia oltre 4,5 milioni di euro di risorse europee Fse+ e Fesr per "Una giustizia più inclusiva", progetto dedicato all'inclusione socio-lavorativa dei detenuti, nell'ambito del piano nazionale inclusione e lotta alla povertà 2021-2027 del ministero della Giustizia. Iniziativa, come fa sapere la Regione stessa, che coinvolge una rete di partner pubblici e privati di cui la Regione è capofila. "La giustizia non può ridursi ad un mero strumento di punizione ma deve avere il coraggio di credere nel cambiamento delle persone", commenta l'assessora regionale al Welfare, Isabella Conti. "Un carcere che non prepara al ritorno in società è un carcere che fallisce due volte: con chi ha sbagliato e con la comunità che dovrebbe proteggere. Per questo investire sulla formazione e sul lavoro non è un gesto di clemenza, ma di responsabilità collettiva, di civiltà".
Apriamo la pagina culturale. Da giovedì 27 marzo e per due mesi, in concomitanza e oltre con la Bologna Children’s Book Fair, arriva l’ottava edizione di Boom! Crescere nei libri, il festival che ha proprio al centro la letteratura per bambini e ragazzi. Ilaria Tontardini di Hamelin, l’associazione che organizza il festival. (AUDIO)