Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 28 gennaio 2025.
In apertura la politica. Attiviste e attivisti dell’ex centro sociale Xm24 hanno chiamato un presidio in contemporanea alla presentazione del cohousing di via Fioravanti 24, che era proprio sede del centro sociale, che si svolge poco distante, alla Casa di Quartiere Katia Bertasi. Per gli attivisti il progetto rappresenta l’ennesimo schiaffo nei loro confronti da parte dell’Amministrazione comunale. Le parole di Andrea. (AUDIO)
Passiamo alla mobilità. Non si farà il referendum su Bologna Città 30, il provvedimento che ha generalizzato il limite di velocità a 30 km/h con l'eccezione delle strade a più alto scorrimento, come i viali di circonvallazione, in tutta la città. Come ricostruiscono i giornali locali, c'era tempo fino a sabato per raccogliere 9mila firme dopo che, tre mesi fa, i garanti comunali avevano dichiarato ammissibile il referendum consultivo. I promotori (alcuni comitati, liste civiche e i partiti di centrodestra) sono riusciti a raccogliere infatti circa 3.500 firme che sono state depositate, ma che non sono nemmeno la metà di quelle necessarie. Per raccogliere le firme sono stati organizzati negli ultimi tre mesi numerosi banchetti in giro per la città e raccolte porta a porta.
Ora la crisi climatica. Scatta l'allerta rossa in Emilia-Romagna per la giornata di oggi. Non per la pioggia, ma per il vento forte atteso soprattutto sui rilievi, con raffiche anche oltre i 100 chilometri orari. Per quanto riguarda il rischio idraulico, invece, l'allerta è di colore arancione. Intanto il presidente della Regione Michele de Pascale ha relazionato sull'alluvione stamane in Assemblea legislativa, accanto a lui il nuovo commissario alla ricostruzione Fabrizio Curcio. "Di fronte ad eventi di questa portata non si schivano le pallottole come in Matrix", dice De Pascale. Eppure sulle alluvioni avvenute in Emilia-Romagna negli ultimi anni, la "reazione della Repubblica è stata insufficiente". De Pascale apre la seduta sottolineando il fatto che le responsabilità di quanto accaduto vanno divise tra i vari enti che compongono lo Stato. "La responsabilità è stata tutta della Regione? È legittimo pensarlo. È tutta del Governo? È altrettanto legittimo pensarlo, ma continuare in questo dibattito non è produttivo". Il governatore propone dunque una "strada diversa", occorre "essere consapevoli che avremmo potuto fare meglio, me compreso, ora abbiamo la necessità di apportare cambiamenti".
La rete e i movimenti pacifisti di tutte le province dell'Emilia-Romagna chiedono un incontro al presidente Michele de Pascale. Con la proposta di istituire una delega ad hoc nella Giunta regionale alla pace e alla non violenza. Che sia però una delega "non simbolica, ma strutturale e strutturata". E cioè che abbia "un capitolo di bilancio dedicato e una struttura organizzativa di supporto". In più, i pacifisti chiedono anche l'istituzione di un "Tavolo della pace permanente di concertazione con le organizzazioni della società civile impegnate per la pace e la nonviolenza". Gli 'Artigiani di pace' dell'Emilia-Romagna sono convinti infatti che "la Regione non potrà fermare le guerre, ma sicuramente potrà preparare la pace". La richiesta di incontro a de Pascale prende le mosse da una situazione internazionale sempre più critica, si legge nel documento dei movimenti pacifisti emiliano-romagnoli. Ma è anche legata ai "gravosi e crescenti tagli ai trasferimenti dallo Stato agli enti locali, a fronte dei crescenti trasferimenti alle spese militari".
Ora l’istruzione. L'Alma Mater di Bologna si conferma ancora una volta al vertice in Italia e tra le principali università al mondo. Lo certifica la nuova edizione della classifica Times Higher Education by Subject, ossia la graduatoria dei migliori atenei a livello internazionale stilata in base alle singole discipline. In questa classifica l'Università di Bologna compare per sei volte al primo posto in Italia, un risultato che rende l'Alma Mater l'ateneo con il maggior numero di primati a livello nazionale. I sei primi posti a livello nazionale riguardano: Business and Economics, Medical and Health, Education Studies, Law, Life Sciences e Social Sciences. L'Alma Mater compare inoltre per due volte tra i primi 50 atenei al mondo: nelle discipline giuridiche, al 38esimo posto, e nella categoria Arts and Humanities, al 43esimo posto. Raggiunge inoltre la posizione 92 per Business and Economics e la posizione 94 nell'ambito Computer Science.
Si intitola "Repertorio di immagini degli spazi trattamentali del Centro giustizia minorile di Bologna" il libro realizzato dal Garante regionale dei detenuti Roberto Cavalieri in collaborazione con il fotografo Francesco Cocco e con il Centro di giustizia minorile dell'Emilia-Romagna e delle Marche. Il volume è stato presentato ieri al carcere minorile del Pratello, i cui spazi trovano spazio nelle fotografie. Le parole del fotografo Francesco Cocco. (AUDIO)
Ancora la fotografia. Ferrara celebra uno dei più importanti maestri della fotografia del Novecento, Art Kane, nel centenario della nascita e a trent'anni dalla scomparsa, con una mostra in programma al Castello Estense dall'1 febbraio all'8 giugno. Il lavoro di Kane è stato pubblicato su celebri riviste e ha influenzato profondamente i fotografi delle generazioni successive, che ne hanno apprezzato l'approccio libero, visionario e innovativo, ad esempio per l'uso del colore. La mostra, 'Oltre il reale', ripercorre l'intera parabola creativa di Kane attraverso oltre 100 opere ordinate in sezioni che approfondiscono tutti gli aspetti della sua multiforme produzione: dai generi del ritratto e del nudo alla moda e alla pubblicità, dalla partecipazione al mondo della musica rock, jazz e pop alla riflessione sui temi sociali e politici che hanno infiammato la coscienza civile degli Stati Uniti negli anni Sessanta e Settanta, fino alle sperimentazioni "oltre la fotografia".