Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 28 marzo 2025.
In apertura il lavoro. Nuova mobilitazione per i metalmeccanici. Fiom, Fim e Uolm oggi sono in sciopero generale nazionale di 8 ore per riaprire la trattativa con Federmeccanica e Assistal per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. A sostegno della vertenza dei metalmeccanici e degli scioperi restano confermati il blocco degli straordinari e delle flessibilità in tutti i luoghi di lavoro. Anche Bologna è scesa in piazza. I lavoratori si sono dati appuntamento in Porta Saragozza, da qui intorno alle 9.30 il corteo è partito e ha sfilato per la città fino ad arrivare ad assediare la sede di Confindustria. Peraltro oggi si sono mobilitati anche i dipendenti Unipol, che si sono radunati in due diversi sit-in per poi avviare un corteo da via Stalingrado.
Ancora il lavoro. Il comitato di redazione e i giornalisti dell'agenzia Dire hanno proclamato per oggi, venerdì 28 marzo, il quinto sciopero in un mese per il mancato pagamento degli stipendi di gennaio e febbraio 2025, a cui si aggiunge profonda incertezza per il futuro. Nella giornata di ieri, il Cdr è stato ricevuto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'Editoria, Alberto Barachini, dal quale ha ottenuto rassicurazioni sull'imminente sblocco dei fondi della convenzione per l'ultimo trimestre 2024. A fronte di ciò, tuttavia, l'editore ha confermato l'intenzione di attendere tale pagamento per corrispondere ai lavoratori gli stipendi mancanti di gennaio e febbraio 2025, costringendo così ad altri giorni di attesa oltre 80 famiglie, tra giornalisti e grafici, ormai stremate dall'insicurezza economica e non più in condizioni di aspettare due stipendi non corrisposti nonostante il lavoro svolto e il notiziario assicurato.
Passiamo all’istruzione. Gli studenti del liceo Minghetti di Bologna hanno lanciato un appello alla cittadinanza per chiedere la revoca delle sanzioni disciplinari impartite dalla dirigenza dopo l’occupazione dei giorni scorsi. Gli studenti rivendicano le motivazioni dell’occupazione, cioè il dissenso al riarmo europeo, al ddl sicurezza 1660, alla riforma della scuola Valditara e alle complicità del nostro governo con la pulizia etnica in corso contro il popolo palestinese, ricostruiscono il clima di intimidazione che ha preceduto l’occupazione stessa da parte della dirigenza e denunciano che a tutt’oggi non si sanno i nomi dei 12 studenti che sarebbero sottoposti alle sanzioni disciplinari. Per questo, attraverso le firme della cittadinanza, si chiede di revocarle.
Ora la giustizia. Indebiti pagamenti a favore di addetti amministrativi, docenti universitari, dottorandi, assegnisti di ricerca ed altri. Sono 18 gli indagati nell'inchiesta della Guardia di finanza che scuote il mondo universitario Modenese. I militari del comando provinciale hanno eseguito un sequestro preventivo di circa 260.000 euro, emesso dal Gip di Modena in relazione ai reati di peculato, falsità ideologica e materiale in atti e documenti anche informatici pubblici, nonché truffa aggravata ai danni di un ente pubblico. Provvedimento eseguito dopo una articolata attività investigativa partite dalla denuncia presentata da Unimore a seguito di anomalie riscontrate all'interno della gestione amministrativo-contabile di un Dipartimento dell'Ateneo e hanno permesso di riscostruire come il responsabile amministrativo dello stesso avesse disposto indebiti pagamenti per circa 260.000 euro nei confronti di amministrativi, ma anche docenti e dottorandi; 750 sarebbero stati i mandati di pagamento tra il 2013 e il 2020 riportanti causali fittizie - come pagamenti fornitori, ad esempio - e spesso privi di documentazione giustificativa, in tal modo inducendo in errore la tesoreria universitaria.
Ora un caso di violenza di genere e pedofilia. Avrebbe adescato tre atlete giovanissime, non ancora 14enni, e ne avrebbe abusato. Un allenatore trentenne di pallavolo è stato arrestato con le accuse di violenza sessuale aggravata dalla minore età delle vittime, abuso di autorità, nonché adescamento di minore e pornografia minorile. Gli abusi sarebbero avvenuti a Bologna mentre l'uomo è stato arrestato in Sicilia, sua regione d'origine, e si trova ai domiciliari. Lo riporta il Resto del Carlino. Le indagini dei carabinieri della compagnia di Bologna Centro sono scattate a febbraio dopo la denuncia della famiglia di una delle vittime, 13enne, che ha ritrovato un biglietto di confidenze tra le ragazzine da cui emergeva un quadro di possibili abusi e violenze.
Voltiamo pagina. La Regione Emilia-Romagna rilancia il sostegno ai centri estivi 2025 con un investimento record di 10 milioni di euro, segnando un incremento di oltre il 40% rispetto agli anni precedenti. Il nuovo finanziamento, approvato dalla Giunta regionale e annunciato dall’assessora Isabella Conti, punta a rafforzare il welfare per le famiglie e offrire più opportunità ai bambini e ai ragazzi dai 3 ai 13 anni. Le famiglie residenti in Emilia-Romagna potranno beneficiare di un contributo massimo di 300 euro a figlio, fino a 100 euro a settimana, per coprire in parte o totalmente la retta dei centri estivi. Il bonus è rivolto a genitori occupati, disoccupati in percorsi attivi o impegnati in compiti di cura, con Isee fino a 26mila euro. Per i ragazzi con disabilità certificata non ci sono limiti Isee. Grazie all’aumento delle risorse, si stima che i beneficiari del contributo saliranno da 26mila a 36mila famiglie, ampliando la copertura in tutto il territorio regionale.