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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 2 aprile 2025.

In apertura il disagio giovanile. Una rissa tra baby gang rivali finita a colpi di machete. È successo ieri sera in via Agucchi vicino al Giardino Farpi Vignoli poco dopo le 18.30. A chiamare la polizia, intervenuta sul posto insieme alla Scientifica per i rilievi, sono stati i commessi di alcuni negozi della zona. Ad avere la peggio è stato un ragazzo di 22 anni, colpito violentemente alla mano sinistra con un machete da un altro ragazzo che conosceva. Immediato l’arrivo degli operatori sanitari del 118 che lo hanno soccorso prima di trasportarlo all’ospedale Maggiore per ricevere le cure mediche: il giovane ha riportato l’amputazione di alcune dita. Secondo le prime informazioni, l'aggressione sarebbe stata originata da una lite preesistente tra i due giovani. Le autorità stanno attualmente ricercando il responsabile dell'aggressione per portarlo davanti alla giustizia. La vittima era accompagnata da due amici che hanno confermato che i due ragazzi avevano fissato un incontro per chiarire la situazione. Il commento dell’assessora alla sicurezza del Comune di Bologna, Matilde Madrid. (AUDIO)

Passiamo al tema della scuola. Continuano le polemiche attorno al Liceo Minghetti dopo l’occupazione e le denunce da parte del preside, più i provvedimenti disciplinari ancora in fase di discussione. Se gli studenti hanno incassato la solidarietà di 10mila cittadini, 500 genitori, oltre 130 ex-minghettiani e dei compagni di altre scuole, i professori rispondono con una lettera in cui sostengono che nell’istituto “non c’è alcun clima di repressione e che non ha ragione chi grida più forte”. Intanto la maggioranza di centrosinistra in Emilia-Romagna ha firmato una nota congiunta in cui auspica che si giunga a riconsiderare le sanzioni disciplinari, e che le valutazioni di quei provvedimenti, denunce comprese, siano riviste alla luce di una ripresa di dialogo e di confronto presso la scuola.

Le indagini sulla strage di Suviana. I sommozzatori dei Vigili del Fuoco dovranno calarsi di nuovo all'interno della centrale elettrica di Bargi, a Suviana, sull'Appennino bolognese. L'obiettivo è recuperare alcuni dispositivi legati al 'cervello' elettronico che controllava l'impianto prima dell'esplosione del 9 aprile 2024. Quell'incidente, di cui sta per ricorrere il primo anniversario, costò la vita a sette persone e causò il ferimento di altri cinque. A fare il punto è il vicario del Comando dei Vigili del fuoco di Bologna, Massimiliano Russo, questa mattina nel corso dell'incontro con la stampa del nuovo comandante, Mauro Caciolai. A Bargi è attivo un sistema di bonifica che preleva l'acqua, la depura e la restituisce al lago, spiega Russo. In questo modo sono stati liberati i primi cinque piani sotterranei della centrale. Restano invece invasi dall'acqua gli ulteriori cinque sottostanti, dove i Vigili del fuoco dovranno appunto calarsi per recuperare alcuni dispositivi legati al sistema di controllo della centrale. Per l'intervento sarà necessario il nucleo sommozzatori.

Passiamo alla giustizia. La Procura di Reggio Emilia, con la pm Valentina Salvi, ha concluso la requisitoria, durata sette udienze, chiedendo condanne per i 14 imputati nel processo 'Angeli e Demoni' sui presunti affidi illeciti nella Val d'Enza. Per Federica Anghinolfi, ex responsabile dei servizi sociali dell'Unione, considerata figura chiave nell'inchiesta dei carabinieri, la richiesta più alta: 11 anni e sei mesi, più tre anni e sei mesi per altri reati non connessi. Per l'assistente sociale Francesco Monopoli la pm ha chiesto 11 anni, più un anno per altri reati. Per Nadia Bolognini, psicoterapeuta della onlus Hansel & Gretel, otto anni e tre mesi.

Ora la sicurezza stradale. L'assessore alla Mobilità del Comune di Bologna, Michele Campaniello, ha annunciato l'incremento dei controlli per rispettare i limiti dopo morte di un uomo in strada e le critiche del comitato Bologna 30. Intanto sul tema interviene anche l'assessora regionale, Irene Priolo, secondo cui la Città 30 sul modello di Bologna "non è l'unica ricetta" per ridurre gli incidenti stradali. Presentando oggi il programma dell'Osservatorio regionale sulla sicurezza stradale, Priolo sottolinea che "er prevenire i morti sulla strada bisogna mettere in campo tanti ingredienti. Città 30 è un ingrediente che funziona ma non è l'unico ingrediente". Le parole di Priolo. (AUDIO)

Voltiamo pagina. Un'indagine, in collaborazione con Scs Consulting e Swg, che esplorerà nei prossimi mesi le esigenze abitative della popolazione over 59 della Bologna metropolitana, per aggiornare servizi migliori su casa e welfare di fronte all'invecchiamento in aumento. La lancia la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, titolando lo studio "Casa, dolce casa?" e sondando un campione di 1.000 persone (400 sentite a Bologna, 600 negli altri Comuni del territorio) diviso in due fasce d'età (60-74 e over 74) sulle condizioni dei loro alloggi, su quanto sono ristrutturati, se hanno l'ascensore o meno, se sono fatiscenti, se abbondano di barriere architettoniche. L'obiettivo, conferma l'assessora al Welfare del Comune Matilde Madrid, è costruire politiche pubbliche migliori proprio sulla base del feedback dei questionari.

Apriamo la pagina culturale. Dal 10 al 13 aprile arriva la dodicesima edizione del Festival Internazionale dell’Ocarina. Una serie di eventi e concerti, organizzati in collaborazione tra il Comune di Budrio, cui lo strumento è associato, e la Fondazione Entroterre, che toccheranno anche altri luoghi della Città Metropolitana. Debora Badiali, sindaca di Budrio. (AUDIO)