Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 2 ottobre 2025.
In apertura le mobilitazioni per Gaza. In tutta Italia, Bologna inclusa, è mobilitazione permanente dopo l’attacco dell’esercito israliano alle barche della Global Sumud Flotilla che portavano aiuti a Gaza. Ieri sera migliaia di persone si sono riversate in piazza in pochissimo tempo e hanno tenuto un corteo per le strade del capoluogo emiliano. Questa mattina protagonisti sono stati gli studenti, sia medi che universitari, che hanno bloccato il traffico sui viali e diverse facoltà dell’Alma Mater.
AUDIO STAZIONE
I suoni che sentite in sottofondo sono relativi agli scontri registrati questa mattina a Bologna davanti alla stazione, dove il corteo studentesco voleva entrare con l’obiettivo dichiarato di bloccare il traffico ferroviario. Ad attendere i manifestanti un cordone di forze dell’ordine, che hanno sfoderato i manganelli per impedire l’accesso in stazione. Sul tema interviene anche l’Amministrazione comunale. Proteste e manifestazioni non perdano di vista la causa palestinese. È il richiamo lanciato oggi dal Comune di Bologna ai collettivi che sono in corteo per le vie del centro. A parlare è l'assessora alla Sicurezza di Palazzo D'Accursio, Matilde Madrid, questa mattina a margine di una conferenza stampa in Comune. "Da parte dell'amministrazione l'invito è a tenere al centro la causa palestinese, a cui siamo tutti vicini, e a manifestare il proprio dissenso contro il genocidio perpetrato dal Governo Netanyahu in maniera democratica". Questo, precisa l'assessora, "per non oscurare l'importanza della causa che sta a cuore a tutti".
Le mobilitazioni però non si fermano. Questo pomeriggio alle 18.00 l’Unione Sindacale di Base ha lanciato un concentramento in piazza Maggiore per un nuovo corteo, mentre domani, 3 ottobre, alle ore 9.00 ci si ritrova sempre in piazza Maggiore per lo sciopero generale. Federico Serra di Usb. (AUDIO)
Anche la Cgil ha proclamato lo sciopero generale. A Bologna l’appuntamento è alle 9.00 in piazza dei Martiri, come spiega il segretario della Cgil di Bologna Michele Bulgarelli. (AUDIO)
Restiamo in tema. Anche il presidente dell’U.CO.I.I. e imam di Bologna, Yassine Lafram, che si trovava a bordo di un'imbarcazione della Global Sumud Flotilla, è stato sequestrato dall'esercito israeliano. Cittadino italiano, padre di 4 bambini e uomo di pace da sempre in prima linea nel dialogo interreligioso, Lafram era a bordo dell’imbarcazione ‘Karma’, partita dal porto di Augusta lo scorso 11 settembre, in direzione Gaza. L’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia ha perso ogni contatto con il suo presidente e teme fortemente per la sua incolumità. Per questo chiede con forza che “il Governo intervenga a tutti i livelli per liberare e tutelare la vita di tutti i componenti della missione umanitaria. Le comunità islamiche rimarranno in stato di agitazione e lo saranno fino a quando non si avranno notizie del rientro in patria del dott. Lafram e dei suoi compagni di viaggio".
Il festival Respira di Forlì annuncia "un appuntamento inatteso e di portata eccezionale: il 4 e 5 ottobre, sul palco del festival, il pubblico potrà ascoltare dal vivo il racconto di Carlo Alberto Biasioli, vicepresidente di Respira e capitano della nave Morgana impegnata nella Global Sumud Flotilla". Un annuncio che arriva dopo che, questa notte, Israele ho intercettato diverse imbarcazioni della spedizione umanitaria, fra cui proprio la Morgana, con a bordo l'attivista ravennate. Al momento non è ancora certa la modalità di partecipazione da parte di Biasioli al festival, ma gli organizzatori si dicono fiduciosi che il suo rientro in Italia possa avvenire in tempi brevi, consentendo al ravennate di essere fisicamente presente a Forlì nel weekend. Nell'ultimo contatto con lui, riferiscono gli organizzatori, "ha detto che avrebbe fatto in modo di esserci". L'intenzione è quindi quella di una presenza dal vivo, che però dovrà essere confermata dal festival in base all'evoluzione della situazione in corso.
Ora gli incidenti sul lavoro. Intorno alle 9 si è verificato un grave infortunio a un operaio in un cantiere stradale sulla statale Adriatica. Tutto è accaduto all'altezza della Comet, dove è in corso il cantiere per l'adeguamento delle nuove corsie della Tangenziale di Ravenna. Secondo una prima ricostruzione dei Carabinieri, coadiuvati sul posto da Polizia Stradale e Polizia Locale di Ravenna, l'uomo sarebbe stato investito da macchinario di movimentazione nell'area di cantiere. Sono giunti immediatamente sul posto i soccorsi del 118 con automedica, ambulanza ed elicottero. Considerati i traumi riportati, si è deciso di trasportate l'operaio con codice di massima gravità all'ospedale Bufalini di Cesena.
Passiamo al lavoro. Buone notizie dal tavolo sulla vertenza Yoox al ministero delle Imprese e del Made in Italy, l'azienda ha accettato di sospendere i 211 licenziamenti e avviare un programma serrato di incontri con il sindacato per analizzare la situazione economica e trovare soluzioni alternative agli esuberi. È lo stesso ministro Aldolfo Urso ad annunciare la svolta. "Accolgo con soddisfazione la decisione dell'azienda di recepire il nostro appello, avviando la vertenza su un percorso di confronto costruttivo. Siamo finalmente sulla strada giusta", commenta il ministro. "Oggi si apre una nuova fase, che auspico possa condurre, in tempi congrui, a una soluzione condivisa e quindi accettabile da tutte le parti coinvolte", aggiunge Urso. Sindacati e azienda hanno concordato che, durante il periodo di sospensione della procedura di licenziamento collettivo, il confronto proseguirà in sede aziendale con "un serrato calendario di incontri già fissati". Le parti torneranno a riunirsi al Mimit in data 18 novembre per riferire l'esito del ciclo di confronti.
Voltiamo pagina. Il Comune di Ferrara "non penalizzi il Terzo settore" e "valorizzi il patrimonio messo a disposizione dalla Regione". A dirlo è il capogruppo del Partito democratico in Assemblea legislativa, il consigliere ferrarese Paolo Calvano, che assieme alla capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra Simona Larghetti ha presentato un'interrogazione in cui si afferma che "sta destando grande preoccupazione nel mondo associativo la scelta dell'amministrazione comunale di Ferrara di allontanare dal centro città realtà del Terzo settore che da anni svolgono un ruolo fondamentale di sostegno alle fasce più fragili della popolazione". Negli ultimi anni, ricorda l'esponente dem, "diverse associazioni hanno subito sfratti e inviti a lasciare le sedi storiche, senza adeguate alternative. Le motivazioni addotte dalla Giunta guidata da Alan Fabbri, prosegue Calvano, "oscillano tra la volontà di vendere immobili di pregio in centro e l'idea di trasferire attività sociali in quartieri periferici per contrastarne il degrado, ma le associazioni hanno chiarito che spostarle in sedi inadeguate e difficilmente raggiungibili significa indebolire la loro capacità operativa e privare la città di servizi che altrimenti dovrebbero essere garantiti direttamente dal Comune, con costi maggiori per la collettività".