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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 30 maggio 2025.
 
In apertura il commercio. L’unico vero errore dietro Fico, la cittadella del cibo nata al Caab di Bologna sotto i migliori auspici e chiusa dopo anni travagliati, «è stato farlo a Bologna». Il fondatore di Eataly, Oscar Farinetti, torna a parlare dell’avventura (ormai conclusa) della Disneyland del cibo bolognese intervistato dal Quindici, il giornale del Master in Giornalismo di Bologna. «Mi sono fatto conquistare dalle proposte che mi arrivavano, ho creduto nel progetto e in chi me l’aveva venduto e ci sono cascato», dice Farinetti, che col senno di poi confessa che avrebbe preferito aprire Fico a Milano piuttosto che alla periferia di Bologna. «Sarebbe stato perfetto per il dopo Expo, poteva funzionare solo lì. C’era bisogno di una città dalla forte impronta internazionale, collegata con il resto del mondo e con un certo tipo di turismo». Intanto a Grand Tour Italia i ricavi saranno inferiori rispetto al previsto. «Le aspettative erano altissime - continua Farinetti - e sicuramente i ricavi saranno meno di quanto speravamo». Il patron di Eataly fa riferimento anche ad opere infrastrutturali come lo stadio provvisorio e il tram. «Non riusciremo a rispettare quanto messo a budget finché non aprirà lo stadio che, insieme al tram, è uno dei motivi per cui ho scelto quella location».
 
Passiamo ai trasporti. La manovra tariffaria sui biglietti del bus non poteva essere evitata alla luce dei 9,7 milioni di euro di utile registrati nel bilancio 2024 di Tper: così l'assessore alla Mobilità del Comune di Bologna, Michele Campaniello, risponde alle domande poste in Question time. "L'adeguamento dei biglietti è stato fatto nel 2025 mentre il bilancio di Tper si riferisce al 2024", premette Campaniello, aggiungendo che "il bilancio di esercizio andrebbe letto e anticipo che è mia intenzione fare una commissione appena possibile e dopo che ci sarà stata l'assemblea dei soci, che avrà deciso sull'allocazione dei dividendi": la commissione, alla presenza dell'azienda, sarà dunque un'occasione in cui "si potrà entrare più nel dettaglio di come è stato costruito questo utile". Ma nel frattempo la stessa Tper "ha già fatto presente in diverse occasioni - continua l'assessore - che gran parte del risultato è dovuta sicuramente alle politiche oculate e strategiche che l'azienda porta avanti e questo è sicuramente un bene", ma gli utili "sono dovuti anche a introiti straordinari che sono una tantum". In particolare sono arrivati 8,4 milioni di contributi Covid e 2,6 milioni per fronteggiare il caro-carburanti del 2022.
 
Ora il genocidio a Gaza. Oltre alle manifestazioni più istituzionali, continuano a moltiplicarsi le iniziative dal basso per chiedere la fine del genocidio a Gaza. In piazza VIII agosto a Bologna mercoledì prossimo, 4 giugno, farà tappa "Musica contro il silenzio", un'iniziativa nata da musicisti professionisti che porterà musica classica per sensibilizzare l'opinione pubblica. Fabio Sperandio, violinista del Teatro Comunale di Bologna e uno degli organizzatori dell’evento. (AUDIO)
 
Restiamo in tema. "La nostra Rete ospedaliera è pronta ad accogliere il piccolo Adam e a fare tutto quello che serve per garantirgli le cure migliori. La nostra disponibilità, come già accaduto in passato per altre ragazze e ragazzi arrivati da Paesi in guerra, a offrire il sostegno delle nostre strutture, delle professioniste e dei professionisti del servizio sanitario regionale, è massima. Siamo a disposizione dei ministeri degli Esteri e della Salute per collaborare affinché Adam possa arrivare in Emilia-Romagna". Lo dicono il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l'assessore regionale alle Politiche per la Salute, Massimo Fabi. La Regione risponde così all'appello dello zio del bambino palestinese di undici anni, sopravvissuto - ma gravemente ustionato in gran parte del corpo - a un recente raid israeliano su Gaza. Adam è l'unico figlio sopravvissuto della pediatra Alaa Al-Najjar.
 
Spostiamoci a Modena. Manifesti referendari strappati a Modena, accanto ad uno striscione firmato "Aretè-Spazio identitario" dove si legge in font nero tipico dei gruppi di destra: "Firmato ieri, bocciato oggi. Il Pd contro il Pd". È il comitato modenese per i referendum sul lavoro della Cgil a esprimere oggi "sdegno e condanna per il becero attacco alla campagna" da parte, si legge in una nota diffusa dalla Camera del lavoro, di "una associazione giovanile fascista (di fatto collegata alla Giovanile di Fratelli d'Italia)". Nella scorsa notte, "ha strappato e lacerato i manifesti per il Sì ai quesiti su lavoro e cittadinanza dell'8-9 giugno", invadendo con striscioni abusivi gli spazi elettorali. "Questi esponenti di ultradestra si nascondono, sembra che non ci siano, ma invece sono presenti a Modena - sottolinea il sindacato - Sgombriamo subito il campo da ogni esitazione: diciamo a tutti gli antifascisti e a tutti quelli che hanno a cuore la democrazia, di andare a votare l'8 e 9 giugno".

Voltiamo pagina. Si è conluso con una doppia assoluzione il processo di primo grado in tribunale a Parma che vedeva come principale imputato Luca Marola, fondatore di Easyjoint, pioniere in Italia della "cannabis light" (a basso contenuto di Thc). Marola era accusato di detenzione e spaccio di stupefacenti. A fine luglio 2019 una vasta operazione condotta carabinieri, polizia e guardia di finanza, su mandato della Procura di Parma, aveva colpito varie attività commerciali attive nel settore della "cannabis light". Marola, storico attivista radicale, commenta: "Hanno distrutto la principale azienda della cannabis light italiana, hanno distrutto due milioni di euro di magazzino, ho passato sei anni surreali: qualunque riforma della giustizia non può prescindere dalla responsabilità civile dei magistrati, soprattutto per quanto riguarda la magistratura inquirente".
 
Apriamo la pagina culturale. Dal 5 giugno torna la rassegna "Estate ai 300 scalini", che porterà musica, teatro e performance sulla collina bolognese. "Coltiviamo resistenze" è il titolo dell'edizione 2025, come racconta ai nostri microfoni la direttrice artistica Debora Binci. (AUDIO)