Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 31 gennaio 2024.
In apertura la politica. In vista delle elezioni amministrative del prossimo giugno, a San Lazzaro di Savena si è consumata una frattura nel centrosinistra. I partiti della coalizione non tollerano quella che definiscono una forzatura del Pd, che ha imposto la propria candidata sindaco, Marilena Pillati, invece che procedere alle primarie. In un comunicato, Noi Cittadini, Futuro Oggi, Azione, Europa Verde-Verdi, Più Europa, Psi, Sinistra Italiana e Volt affermano che il Pd si è autoescluso dal percorso programmatico e di voler organizzare una proposta alternativa per le prossime amministrative. Le parole di Danny Labriola, portavoce provinciale dei Verdi. (AUDIO)
Passiamo alla mobilità. Si discute tanto di Città 30 sotto le Due torri. Ma "pensate quando dovremo dire a Bologna che si riduce la velocità" anche in autostrada. Limite imposto per decreto da Roma, ma che "non sarà di facile applicazione". A sollevare il caso è la vicepresidente della Regione, Irene Priolo, intervenuta ieri in Assemblea legislativa per l'approvazione del nuovo Piano aria dell'Emilia-Romagna. Priolo fa riferimento a una norma inserita dal Governo nel cosiddetto decreto Salva-infrazioni, sulle misure di contrasto all'inquinamento conseguenti alle sanzioni Ue. Il provvedimento prevede proprio la possibilità di ridurre la velocità nei tratti urbani delle autostrade come misura emergenziale. "Il trasporto merci privati in questo momento ha l'impatto più significativo" sui livelli di inquinamento, sottolinea Priolo. E su questo "dovremo capire come intervenire con la norma che il decreto Salva-Infrazioni ci ha imposto, cioè ridurre la velocità in autostrada in caso di applicazione delle misure emergenziali".
Restiamo in tema mobilità. La soluzione dei problemi della ferrovia Porrettana passa dal raddoppio della linea. Ma "il Governo non ha ancora risposto sul finanziamento". Lo rimarca l'assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini, che ieri sera ha incontrato il comitato dei pendolari dopo le proteste per gli ennesimi disagi registrati nell'ultima settimana. "I disservizi sulla linea ferroviaria Porrettana con ritardi e soppressioni che devono subire i pendolari non dipendono purtroppo dalla Regione - afferma Corsini - abbiamo fatto tutto il possibile per rendere la tratta efficiente, tant'è che lo scorso anno i treni hanno viaggiato con un tasso di puntualità superiore al 94%. Uno dei più alti a livello regionale e questo grazie ai nuovi convogli che abbiamo acquistato e che funzionano bene". Secondo l'assessore, dunque, "il problema è che il Governo non ha ancora risposto sulla necessità di finanziare il raddoppio della linea, nonostante le nostre reiterate richieste formali. Un'opera urgente e indifferibile vista l'importanza che la Porrettana ha per l'intero territorio".
Ora la memoria. Ci sono polemiche attorno alla presentazione del film “Il muro di gomma” del 1991, prevista domani pomeriggio al Cinema Modernissimo all’interno delle iniziative per ricordare l’impegno del giornalista Andrea Purgatori, scomparso lo scorsoo luglio, per ottenere verità e giustizia sulla strage di Ustica. L’associazione Avdau, che sostiene ancora la tesi della bomba a bordo dell’aereo, sconfessata da una sentenza, ha diffidato il Comune dalla proiezione del film. Il Comune ha risposto confermando invece la proiezione. Intanto si intitola “Buon compleanno Andrea” la serie di iniziative messe in campo per domani, giorno in cui Purgatori avrebbe compiuto gli anni, per ricordare il giornalista. Daria Bonfietti, presidente dell’associazione parenti delle vittime della strage di Ustica. (AUDIO)
Restiamo in tema. La Corte d'Assise d'appello di Bologna, presieduta dal giudice Alberto Pederiali, deciderà a breve se permettere a Paolo Bellini, imputato per concorso nella strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna, di partecipare di persona alle udienze del processo d'appello a suo carico. Nella prima, in corso oggi, i difensori dell'ex esponente di Avanguardia nazionale, hanno infatti chiesto alla Corte di revocare il provvedimento con cui il Dap ha negato il trasferimento di Bellini dal carcere di Spoleto a quello di Bologna per ragioni di sicurezza. Di parere diametralmente opposto il sostituto pg Nicola Proto, secondo cui il fatto che Bellini possa partecipare alle udienze solo in videoconferenza "non lede in alcun modo le garanzie difensive, perché l'imputato può intervenire in video quando vuole".
Ora l’inquinamento. L'Emilia-Romagna ancora sotto una pesante cappa di smog: l'Agenzia regionale per la protezione ambientale a seguito delle proiezioni sullo sforamento dei limiti giornalieri di polveri sottili pm10 ha prorogato in tutta la regione le misure emergenziali per la qualità dell'aria fino a venerdì 2 febbraio compreso. Tra queste lo stop anche ai veicoli Diesel Euro 5, dalle 8.30 alle 18.30, nei comuni con più di 30mila abitanti nonché l'abbassamento delle temperature medie nelle abitazioni fino a 19 gradi e negli spazi commerciali e ricreativi fino a 17 gradi.
Passiamo all’ambiente. La Regione Emilia-Romagna è pronta a tutto pur di realizzare la contestata seggiovia del Corno alle Scale, sull'Appennino bolognese. Il bando emanato dal Comune di Lizzano in Belvedere è andato deserto, ma viale Aldo Moro non si arrende. L'amministrazione guidata da Stefano Bonaccini ha intenzione di "rideterminare le risorse necessarie" per la realizzazione dell'opera, consultando preventivamente le imprese costruttrici per stabilire una cifra "che possano considerare adeguata per partecipare ad una procedura di gara". La Regione, con l'assessore regionale alle Infrastrutture Andrea Corsini che ha risposto oggi sulla vicenda al question time di viale Aldo Moro, non esclude nulla, compreso "l'acquisto di un impianto esistente da riposizionare". Possibile anche la "revisione del progetto dell'impianto che porti ad una riduzione dei costi", pur mantenendo lo stesso percorso. A quanto emerso, infatti, è stata la cifra stanziata per realizzare l'opera, circa sette milioni di euro, ad aver trattenuto le imprese del settore, peraltro presenti in "numero molto limitato nel panorama nazionale", come sottolinea lo stesso assessore. Dopo aver saputo del bando deserto, la Regione ha subito convocato un incontro "per individuare possibili soluzioni percorribili per realizzare l'intervento, che resta strategico".
Ora il post-alluvione. Tra l'alluvione di maggio e la tempesta di fine luglio, i Comuni dell'Emilia-Romagna sono fin troppo oberati dalle pratiche legate ai rimborsi dei danni. E così con la Protezione civile è stata concordata una proroga dei termini. Lo spiega oggi in Assemblea legislativa la vicepresidente della Regione, Irene Priolo, rispondendo all'interrogazione del consigliere di Rete Civica, Marco Mastacchi. "Tutti i Comuni hanno chiesto una proroga dei termini per la presentazione delle domande dei cittadini, perchè non hanno personale a sufficienza- afferma Priolo- i termini scadevano oggi, 31 gennaio. Le domande saranno inoltrate all'Agenzia regionale che a sua volta le trasmetterà al Dipartimento nazionale per la Protezione civile entro l'11 marzo, che è la tempistica concordata con gli enti locali".
Infine il lavoro. Suonerà oggi, per l'ultima volta, la sirena di fine giornata nello stabilimento Marelli di Argentan, in Normandia. "Da domani tutti a casa", scrivono dal presidio bolognese i colleghi di Crevalcore, che guardano a quello che sta accadendo ai colleghi francesi come il materializzarsi di un incubo a cui loro sono scampati. "Qui le cose hanno preso tutta un'altra piega, ma lo ricordiamo bene: l'intenzione iniziale dell'azienda era di chiudere Crevalcore alla fine dell'anno scorso. Solo la dura lotta delle lavoratrici e dei lavoratori sostenuti da una comunità intera hanno scongiurato questo epilogo", si legge sul profilo social della Fiom della Marelli, nel giorno numero 134 della vertenza. "Non abbiamo parole per quello che sta succedendo ai nostri colleghi d'oltralpe al loro ultimo giorno di lavoro, se non un abbraccio virtuale e tutta la nostra solidarietà per quello che stanno vivendo a causa delle scelte scellerate di questa multinazionale-fondo finanziario", è il messaggio dei colleghi bolognesi.