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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 3 novembre 2023.

In apertura il conflitto in Medio Oriente. Visto quanto sta accadendo a Gaza, ma anche in seguito al gesto di ignoti che hanno strappato le immagini degli ostaggi israeliani dal Memoriale della Shoah di Bologna e contro la polarizzazione e per la pace, il sociologo Matteo Bortolini lancia ai nostri microfoni l’idea di una manifestazione cittadina per il 7 novembre, ad un mese esatto dagli attacchi di Hamas, che coinvolga sia la comunità ebraica che le associazioni palestinesi, insieme alle istituzioni cittadine e che termini davanti al Memoriale, dove riattaccare i manifesti strappati insieme a quelli delle vittime civili palestinesi. Le parole di Bortolini. (AUDIO)

Passiamo alla crisi climatica. Se la Toscana è la regione più colpita dalla nuova ondata di precipitazioni, con esondazioni e vittime, l'attenzione è alta anche in Emilia-Romagna. È il fiume Santerno che attualmente preoccupa di più la protezione civile dell'Emilia-Romagna, anche se si parla di due «criticità circoscritte»: a Imola - all'altezza dell'autodromo dove è esondato nella notte - e a Casalfiumanese nella zona industriale. Le scuole sono chiuse a scopo precauzionale a Sant'Agata sul Santerno. A Casola Valsenio, in provincia di Ravenna, ci sono una decina di sfollati in via precauzionale; altri tre a Bedonia, nel parmense. Nel piacentino, è stato consigliato lo spostamento ai piani superiori per i residenti nei comuni di Cerignale, Travo, Farini e Bettola che vivono nei pressi dei corsi d'acqua. Ha riaperto il ponte di Sorbolo, nel parmense. Ripristinata la circolazione ferroviaria nel tratto Parma-Suzzara, sospesa nella notte. Resta chiusa la linea ferroviaria Bologna-Prato.

Ora la situazione della torre Garisenda. "Calma e gesso". L'invito ad abbassare i toni arriva dall'ex sindaco di Bologna, Virginio Merola, che si inserisce così nel dibattito sullo stato di salute della torre Garisenda. Merola ne parla questa mattina, a margine di una conferenza stampa all'Istituto storico Parri, di cui è presidente. Le parole di Merola. (AUDIO)

Passiamo alla mobilità. A Bologna entra nel vivo il progetto Città 30: il Comune annuncia infatti la partenza di un pacchetto di interventi da 800.000 euro per la messa in sicurezza dei punti critici della viabilità. I lavori verranno realizzati, nell'ambito del Piano della sicurezza stradale urbana, a partire dal 6 novembre: interessate diverse zone della città, individuate in alcuni casi come opere propedeutiche al tram e in altri casi basandosi sulle segnalazioni di problematiche relative a segnaletica, mobilità e "pericolosità percepita" ricevute da Quartieri, Polizia locale, Tper, Hera e cittadini. In questo modo "si persegue l'obiettivo di migliorare le condizioni di sicurezza stradale complessive in città, sia per le auto-moto che per pedoni e ciclisti", scrive l'amministrazione nella nota”. I principali interventi riguarderanno: riassetto e messa in sicurezza di carreggiate e incroci; realizzazione di manufatti per la moderazione o riorganizzazione del traffico; riorganizzazione degli schemi circolatori con nuovi sensi unici; realizzazione di nuova segnaletica verticale, orizzontale e luminosa; adeguamento di percorsi pedonali e ciclabili; eliminazione di barriere architettoniche con realizzazione di scivoli o rampe sui marciapiedi in corrispondenza degli attraversamenti pedonali e ciclabili; spostamento o riqualificazione di fermate dei bus.

Ora la politica. "Consigliere, non si trova al bar nè nel salotto in casa sua". La vicesindaca di Bologna Emily Clancy rimprovera in Consiglio comunale il leghista Giulio Venturi, che dopo aver sollecitato l'uso del manganello, oggi si è rivolto provocatoriamente a Clancy chiedendo dove fosse la notte di Halloween, se nei luoghi della movida a controllare, in particolare in piazza Aldrovandi per l'occasione a numero chiuso modello Capodanno, o "mascherata da qualche parte". Per quanto riguarda i manganelli, suggerisce Clancy a Venturi, "mi guarderei bene dall'incitare alla violenza in questo modo, soprattutto in un momento di tensione sociale come quello che viviamo". Ma è un richiamo più generale quello della vicesindaca. "Non ho nessuna intenzione - premette nella sua risposta rivolgendosi al consigliere della Lega - di lasciare passare senza commento i suoi toni, lo sprezzo delle istituzioni e delle sue sedi. A lei potrà sempre divertente e provocatorio invocare i manganelli verso i giovani che si divertono la notte o gli attivisti per l'ambiente. O le potrà sembrare normale usare toni così volgari negli atti ispettivi che deposita come quello di oggi. Io invece non ritengo accettabile nessuna di queste azioni e anzi le condanno".

Passiamo alla sanità. Un "grande sciopero" di tutti i medici, "di ogni tipo", contro "tutte le aggressioni che stiamo subendo da anni". A lanciare la proposta è Salvatore Lumia, presidente del sindacato Cimo-Fessmed dell'Emilia-Romagna, parlando alla 'Dire'. Lumia prende le mosse dal taglio alle pensioni dei medici e dipendenti pubblici. "Sarebbe necessario organizzare un grande sciopero, importante - suggerisce Lumia - che riguardi tutta la categoria dei medici pubblici: dipendenti ospedalieri, specialisti convenzionati, medici di medicina generale, specializzandi. Medici di ogni tipo, mettendo al centro la professione medica, la cui difesa è anche la difesa della sdanità pubblica da tutte le aggressioni che stiamo subendo da anni, da ogni lato e da ogni parte politica". Secondo il numero uno regionale del Cimo, "il fatto che deve essere rivendicato è che esiste una chiara volontà di politica economicistica che va avanti da 15-20 anni a piccoli passi. Si va dalle riduzioni delle posizioni apicali delle strutture complesse al task shifting, alle direzioni assistenziali ai tagli dei posti letto, per finire ora al taglio delle pensioni". Per Lumia si tratta di "piccoli passi che stanno portando alla distruzione della sanità pubblica, con l'aiuto di conniventi assessorati e governi regionali".

Storia, educazione civica, educazione mediale e digitale, ma anche educazione di genere. È molto composita l'offerta formativa dell'Istituto Storico Parri, presentata questa mattina. Più di 300 richieste dalle scuole di tutta la Città Metropolitana, 10mila studenti coinvolti e più di 130 richieste sulla storia del Novencento sono i numeri dell'anno scorso. Ma tra le novità figura anche un'attività sulla mascolità tossica, come spiega Agnese Portincasa, direttrice del Parri. (AUDIO)