Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 4 aprile 2025.
In apertura l'economia. Con i dazi annunciati da Trump, in Emilia-Romagna è danneggiato un export da oltre 10,5 miliardi di euro: quello Usa è infatti il primo mercato di destinazione delle esportazioni di beni da parte delle imprese emiliano-romagnole. Supera anche la Germania. Lo spiega la stessa Regione: "Per L'Emilia-Romagna, il suo sistema economico e le sue filiere manifatturiere, potremmo essere alla vigilia di uno scenario drammatico, con ricadute durissime, visto il legame commerciale e di interscambio profondo con gli Stati Uniti. Stiamo parlando di grandi Gruppi così come di aziende artigiane e di migliaia di posti di lavoro", dicono il presidente Michele de Pascale e gli assessori Vincenzo Colla e Alessio Mammi. "È per questo che chiediamo con forza al Governo italiano di guidare la delegazione europea in una trattativa nel difendere gli interessi del Paese, con voce forte e unica. Ma anche di reagire con intelligenza affermando tutti i modelli di sviluppo sanciti nella bussola competitiva che si sta discutendo in Europa, senza indugio e senza titubanze".
Restiamo in tema. La Food Valley, con Parma in testa, ma anche i distretti di Modena e Reggio Emilia, sono le province dell'Emilia-Romagna più esposte ai dazi imposti dagli Stati Uniti secondo una classifica stilata dall'ufficio studi di Cia-Agricoltori italiani. Le esportazioni agroalimentari della provincia di Parma superano i 300 milioni di euro. È quinta in Italia. In questo distretto i dazi colpiranno soprattutto i Consorzi di Parmigiano e Prosciutto e le conserve di pomodoro. A livello regionale, la seconda provincia più esposta in valore è quella di Modena, con oltre 280 milioni. A seguire Reggio Emilia con quasi 136 milioni. Rimini al quarto posto con 93 milioni e mezzo, ma è la prima provincia in regione per percentuale, col 25% di export agroalimentare verso gli Usa sul totale. L'Emilia-Romagna è la terza regione in Italia, dopo Lombardia e Toscana, con un valore venduto di agroalimentare verso gli Usa di oltre 995 milioni di euro, il 13% italiano. Delle esportazioni regionali complessive, sempre agrifood, la quota verso gli Usa è dell'8%.
Ora la scuola. (AUDIO) "Basta tagli e precarietà. Questa riforma non si fa. Bernini vattene". È sciopero delle studentesse e degli studenti universitari e dei licei. I giovani attivisti di Cambiare Rotta e Osa danno vita alla giornata nazionale di "allarme rosso". Cortei e manifestazioni si sono svolti in tutte le principali città, da Roma a Torino, da Bari a Milano. Anche a Bologna la piazza si è riempita di studenti scuole solidali agli studenti del Liceo Minghetti denunciati. Gli studenti hanno manifestato, partendo da Piazza Verdi hanno percorso le vie del centro cittadino. Bruciate bandiere della NATO e cartelli con il logo di "ReArm Europe", il piano di riarmo europeo recentemente approvato a Bruxelles, davanti all'Ufficio scolastico regionale per l'Emilia Romagna. "Contro i tagli", per chiedere "soldi all'università e non alla guerra; il diritto alla casa" dicendo "basta alle molestie" sono alcuni degli slogan.
Protesta in piazza oggi a Bologna contro il ddl Sicurezza: l'assemblea prevista a Scienze Politiche si sposta davanti alla Prefettura alle 18 in concomitanza con altre manifestazioni a Roma e Napoli, e con la seduta del Consiglio dei ministri. Le manifestazioni di oggi sono indette dalla rete nazionale "No ddl sicurezza - A pieno regime" che lancia l'allarme accusando "la destra" di compiere "un golpe burocratico a cui dobbiamo opporci" contro "l'utilizzo della decretazione di urgenza sulle libertà civili e il dissenso". Appello dunque a manifestare rivolto a società civile, movimenti, associazioni, forze politiche e sindacali.
Passiamo agli spazi sociali. I collettivi che animavano Atlantide, il centro queer sgomberato nel 2015 dal Cassero di Porta Santo Stefano protestano per l’assegnazione diretta decisa dalla giunta di Bologna dello stesso spazio, rimasto murato per 10 anni, all’Ordine degli architetti per realizzare il progetto “Casa dell’Architettura”. Micia del Laboratorio Smaschieramenti. (AUDIO)
Ora la sicurezza. "Noi abbiamo fatto più 100, adesso aspettiamo il resto". Nel giorno in cui parte il concorso per l'assunzione dei nuovi vigili, l'assessora comunale alla Sicurezza Matilde Madrid invita il Governo a fare a sua volta uno sforzo per aumentare le forze in campo. "Stiamo parlando- dice Madrid a proposito del bando per il reclutamento nella Polizia locale- di una operazione inedita, rispetto alla quale il ministero dell'Interno dovrebbe anzitutto dire ma che bravo il Comune di Bologna, adesso faremo altrettanto per rafforzare Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza eccetera. Lo diremo- ribadisce poi- che nonostante i tagli abbiamo fatto uno sforzo gigantesco per dare una agibilità al lavoro quotidiano delle pattuglie, che stanno facendo una mole di lavoro incredibile con complicazioni sempre più diffuse in città".
Restiamo in tema. I 100 nuovi vigili che verranno assunti a Bologna nei prossimi mesi saranno utilizzati anche per aumentare i controlli su Città 30. Oggi sono al lavoro su questo fronte sei pattuglie nel turno mattutino e altre sei in quello pomeridiano. Questa attività verrà però incrementata con il "boost" costituito dalle 50 assunzioni subito e altre 50 a inizio 2026 annunciate ieri dalla giunta comunale. Lo conferma l'assessore comunale alla Mobilità Michele Campaniello, oggi interpellato al question time. Ovviamente quei 100 agenti "non saranno impiegati tutti sui controlli stradali". Ma "l'implementazione dei servizi, anche con l'uso di infovelox e telelaser, è una delle priorità sulle quali stiamo ragionando. Non mi sembra il caso di dire ora dove verranno fatti i posti di blocco- precisa poi Campaniello- posso dire però che abbiamo a cuore le strade dove si registra una particolare incidentalità".