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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 6 giugno 2025.
 
In apertura i referendum dell'8 e 9 giugno. A Bologna è tutto pronto per la consultazione di domenica e lunedì prossimi, che chiamerà i cittadini e le cittadine italiane ad esprimersi su cinque quesiti referendari. I seggi resteranno aperti dalle 7 alle 23 di domenica 8 giugno e dalle 7 alle 15 di lunedì 9 giugno. Per votare è necessario avere carta d’identità e una tessera elettorale con spazi disponibili. È opportuno verificare in anticipo la presenza sulla tessera elettorale di spazi vuoti utilizzabili per la certificazione della partecipazione al voto. In caso di esaurimento di tutti gli spazi, occorre rinnovare la tessera elettorale e il Comune di Bologna ha stabilito aperture straordinarie per gli uffici comunali di prossimità di piazza Liber Paradisus, piazza Maggiore, via Santo Stefano, piazza Spadolini, via Arno, via Battindarno e via dello scalo. I dati sull'affluenza verranno comunicati alle 12, alle 19 e alle 23 di domenica 8 giugno e alle 15 di lunedì 9 giugno. Le parole di Kejsi Hodo del Comitato referendario per la cittadinanza. (AUDIO)
 
Ora il genocidio a Gaza. Ci sono già più di cento profughi palestinesi a Bologna, ma altri arriveranno nelle prossime ore: sono attese 30-35 persone in tutto, tra 24 arrivi sicuri e una ulteriore quota che verrà decisa a livello regionale. Due i canali con cui le persone uscite da Gaza stanno arrivando in città, quello sanitario, attraverso l'accoglienza degli ospedali nei confronti dei feriti nel conflitto in corso in Medio Oriente, e quello dei ricongiungimenti famigliari, sfruttando i precari canali umanitari. Ma il Comune di Bologna ora chiede di porre termine alla "inerzia a livello nazionale" per una accoglienza gestita a livello statale come è stato fatto in occasioni precedenti per i profughi dell'Afghanistan e dall'Ucraina. È l'appello lanciato oggi durante una conferenza stampa a Palazzo D'Accursio dall'assessora al Welfare Matilde Madrid. Le sue parole. (AUDIO)
 
Passiamo alla crisi climatica. "È vero che il clima è sempre cambiato, nel 1709 gelò la laguna di Venezia. Noi siamo sempre stati forgiati dal clima anche se oggi la carestia, che in condizioni come quelle verificatesi nell'estate 2002 sarebbe in altri tempi sopraggiunta, non ci spaventa più. La domanda è: a quanti eventi climatici estremi possiamo sopravvivere?". Se l'è chiesto il climatologo Luca Mercalli, nel suo intervento al Venice Climate Week, con particolare riferimento alle quattro alluvioni che in un solo anno e mezzo hanno interessato sostanzialmente la stessa zona dell'Emilia Romagna. "Nei secoli precedenti - ha rilevato, riferito alle 4 alluvioni in Emilia - ce le saremmo dovute attendere in un arco di 50 anni. Il prezzo in termini di vite umane è stato contenuto, ma sono vicende difficili anche in una società ricca, solidale e dotata di mezzi tecnologici. Oggi il desiderio degli abitanti - ha proseguito l'esperto - è quello di andare via perché il luogo non è più sicuro, anche se stanno sostenendo mutui per pagare case che ormai nessuno vorrebbe comprare".
 
Ora la sanità. «A Bazzano nessuna riduzione di organico e i Cau non chiuderanno». L’assessore regionale alla Sanità Massimo Fabi, che ieri ha incontrato i sindaci del distretto Reno Lavino Samoggia dopo l’allarme lanciato dai sindacati sui «tagli» del personale al pronto soccorso di Bazzano e sull’annunciata chiusura notturna del Cau di Casalecchio, oltre a quelli di San Lazzaro e Navile, ieri ha messo i puntini sulle «i» rispetto alle trasformazioni in corso sulla sanità territoriale. Se i sindaci di Casalecchio, Valsamoggia e Sasso Marconi ieri sono andati di fatto a chiedere alla Regione di concertare le decisioni che riguarderanno sia il Ps di Bazzano che il Cau di Casalecchio e hanno «strappato» più tempo per arrivare a eventuali modifiche dell’attuale assetto, Fabi, a margine di una conferenza stampa, ieri ha provato a sedare gli animi. Intanto sul Ps di Bazzano: «Non c’è riduzione di organico». «Non c’è nessuna chiusura dei Cau — ha detto ieri Fabi — però ci sono delle regole di funzionamento e anche di buon senso che ci dicono che quando in una certa fascia oraria abbiamo un calo fisiologico degli accessi, l’offerta viene rimodulata».

Voltiamo pagina. Con l'estate alle porte e in una città sempre più presa d'assalto dai turisti, la necessità di garantire un'esperienza serena e 'sicura' è una priorità per chi tira le fila del turismo a Bologna. "Venite a Bologna, state bene, vi trattiamo bene, venite a fare un giro in sicurezza", è il messaggio che la Fondazione Bologna Welcome vuole lanciare ai visitatori con l'accordo di collaborazione firmato oggi con la Questura. Un'intesa che si fonda sullo scambio di informazioni e sul coordinamento di attività e servizi. Più nello specifico, Bologna Welcome potenzierà il sistema di accoglienza al punto informativo di Piazza Maggiore con l'esposizione di un 'vademecum' realizzato dalla Questura che fornirà ai turisti le linee guida su come formulare denunce di furto o smarrimento, sul disbrigo di pratiche amministrative e altre informazioni utili sulle procedure e i numeri da contattare in caso di emergenza.

Apriamo la pagina culturale. Si intitola “Cantiere Emilia-Romagna” il progetto che vedrà mostre, eventi e lavori per i musei statali del nuovo istituto del Ministero della Cultura, Musei Nazionali di Bologna. Un riallestimento che contestualmente prevede un vivace calendario che coinvolge 12 luoghi della cultura dell’Emilia-Romagna, come spiega il direttore ad interim Costantino D’Orazio. (AUDIO)