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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 7 febbraio 2024.

In apertura il salvataggio della Garisenda. Entro febbraio sarà terminata la posa dei container di contenimento della Garisenda. Dopodichè, per la torre 'malata' di Bologna cominceranno i lavori di messa in sicurezza, che dureranno almeno fino a fine anno. Opera che non contempla più l'iniziale ipotesi di incapsulamento della struttura, perchè "troppo invasivo" in funzione del prossimo restauro. A spiegarlo è il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che questa mattina in Comune ha presentato insieme al rettore Giovanni Molari il nuovo accordo quadro con l'Alma Mater per il monitoraggio della torre e la creazione del gemello digitale della Garisenda. L'opera di messa in sicurezza, spiega Lepore, "non deve pregiudicare il restauro. Per questo abbiamo messo da parte l'idea della capsula, perchè impedisce un lavoro agevole". Senza incapsulamento, tra l'altro, "spenderemo anche meno". Tra fine febbraio e inizio marzo sarà dunque presentato il progetto di messa in sicurezza, che al momento è ancora al vaglio dei tecnici e che potrebbe prevedere l'utilizzo di supporti per la torre. L'obiettivo, spiega il sindaco, è in ogni caso realizzare un'opera che consenta di "uscire dall'attuale allerta gialla e tornare in zona verde". Questo però non significa in automatico la riapertura al traffico di via San Vitale, vista la presenza dei container di contenimento.

Passiamo alla mobilità. Le ordinanze comunali sulla Città 30 "non rientrano nelle nostre competenze. Ne abbiamo preso atto quando sono state emanate". La giunta regionale di Stefano Bonaccini, pur pressata dalle opposizioni di centrodestra, non entra nel merito della Città 30. "Siamo ovviamente rispettosi dell'autonomia del Comune di Bologna", risponde in commissione Andrea Corsini, assessore ai Trasporti di viale Aldo Moro, chiamato in causa oggi da una interrogazione firmata dalla capogruppo di Fratelli d'Italia Marta Evangelisti. Corsini, nella sua risposta, si è limitato a chiarire alcuni aspetti del provvedimento emanato dalla giunta Lepore, anche sulla base delle interlocuzioni avute in queste settimane con Palazzo D'Accursio. Ciò su cui la Regione ha invece un ruolo preciso è il riassetto del trasporto pubblico, messo in crisi dai numerosi cantieri e in particolare da quello della Garisenda che ha portato alla chiusura di via San Vitale. "Stiamo analizzando col Comune le modifiche al trasporto pubblico locale - dice Corsini - legate alla Città 30 e ai cantieri, che creano problemi ai mezzi su gomma. C'è una valutazione tecnica approfondita, che sarà conclusa nel giro di qualche settimana, su tracciati e orari. Questo comporterà un aumento dei chilometri legato al potenziamento delle corse".

Ora l’immigrazione. Si terranno alle 11.30 di domani, sia a Bologna che a Ferrara e in altre città della regione, i presìdi contro la realizzazione di un Cpr in Emilia-Romagna. La rete regionale che si è formata, composta da oltre 40 associazioni, non vuole che venga riaperta una struttura di detenzione amministrativa lungo la via Emilia. Le parole di Damiano della rete No Cpr. (AUDIO)

Passiamo al lavoro. "Appare evidente la volontà del Gruppo Hera di continuare a snaturare il proprio indirizzo, originalmente assegnatogli dalle proprietà, di essere azienda di servizi essenziali per la comunità e trasformarsi in una mera stazione appaltante, con una esclusiva vocazione finanziaria limitata alla gestione dei contratti di servizio". Per questo motivo i sindacati e i delegati della utility, dopo l'incontro in cui dicono di non aver avuto le risposte che speravano di sentire, hanno deciso di formalizzare l'apertura dello stato di mobilitazione di tutto il personale e di attivare "una serie di iniziative mirate ad informare e sensibilizzare l'opinione pubblica". Nei prossimi giorni verranno effettuate le assemblee in tutti i luoghi di lavoro. "Auspichiamo che l'azienda rivaluti le proprie posizioni; la mobilitazione è per noi uno strumento e non il fine ultimo che, invece, rimane sempre l'esigibilità delle relazioni sindacali e la crescita sana del Gruppo Hera per un lavoro e un servizio di qualità", mandano a dire le sigle di Cgil, Cisl, Uil e Cisal in un comunicato che titola "È rottura. L'azienda rifletta". L'altro fronte su cui i rappresentanti dei lavoratori si attiveranno per segnalare la temuta 'mutazione genetica' di Hera è quello dei soci pubblici: "Chiederemo alla proprietà pubblica di esercitare il proprio ruolo di controllo e indirizzo strategico; non è più tollerabile che le risorse siano orientate quasi esclusivamente alla crescita del titolo, piuttosto che agli investimenti, allo sviluppo industriale, alla cura del territorio e alla crescita professionale ed economica del personale diretto e indiretto".

Continua la mobilitazione per salvare il Cinema Bellinzona. La petizione per scongiurare che la sala cinematografica chiuda come conseguenza di un progetto edilizio per la realizzazione di uno studentato ha superato le 6300 firme e presto ci sarà una nuova assemblea pubblica sul tema. Le parole di Marco Ferraroni, cittadino che ha lanciato la petizione su Change.org. (AUDIO)

Ora l’istruzione. Esperto di innovazione alimentare, scienziato dell'ambiente, ingegnere medico e progettista navale. Sono 12 i nuovi corsi di laurea, ancorati alle caratteristiche del territorio ma con un occhio ai lavori del futuro, che saranno attivati dagli Atenei dell'Emilia-Romagna per il prossimo anno accademico 2024-2025. Dopo il via libera degli organi delle singole università, è arrivato il parere favorevole del Comitato regionale di coordinamento. E ora si attende l'ok da parte del Consiglio universitario nazionale, Anvur e Ministero dell'Università. Si tratta di otto lauree magistrali e quattro corsi triennali: cinque saranno in lingua inglese. I corsi sono stati scelti, spiega la Regione, in base al legame col territorio e considerando il ruolo sempre maggiore dei servizi di cura della persona.

Passiamo all’ambiente. Lo smog non dà tregua e così l'Emilia-Romagna valuta ogni soluzione. Comprese le vernici antismog, pitture in polvere che a contatto con la luce eliminano gli inquinanti con un meccanismo simile alla fotosintesi vegetale. Già usate in altre città, queste vernici saranno usate negli interventi di manutenzione degli edifici pubblici e ci saranno incentivi per i privati che vogliano utilizzarle: questo almeno prevede la risoluzione presentata dai 5 stelle e approvata coi voti del centrosinistra, stamattina in commissione regionale (centrodestra astenuto). "Si tratta di uno strumento davvero utile per cercare di combattere l'inquinamento dell'aria che, soprattutto in questo periodo dell'anno, sta letteralmente soffocando la nostra regione", spiega la promotrice del documento d'indirizzo, Silvia Piccinini. Da molte settimane, ricorda la consigliera M5s, il "livello di qualità dell'aria che stiamo respirando è davvero pessimo e ormai gli sforamenti nelle nostre città sono all'ordine del giorno con livelli di inquinamento da capogiro in tutta l'Emilia-Romagna. Davanti a questa situazione di emergenza estrema crediamo che sia necessario mettere in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione per cercare di mettere un freno all'avanzata dello smog".

Infine la lotta al bullismo. Un murales "in memoria di Vincent" spunterà sulle pareti di una scuola di Bologna, l'Istituto Comprensivo 21, con il coinvolgimento delle alunne e degli alunni della media Pepoli, nel cuore del parco della Lunetta Gamberini. Verrà realizzato dagli artisti Alessandro Ferri alias Dado, Massimiliano Landuzzi alias Rusty, Riccardo Raviola alias Draw e Elvis Pregnolato alias Mambo. L'opera sarà inaugurata in maggio ed è il cuore del progetto del Comune, illustrato oggi in occasione della giornata mondiale contro il cyberbullismo, promosso insieme alla famiglia di Vincent Plicchi, il giovane bolognese che lo scorso 9 ottobre, a 23 anni, si è suicidato in diretta su TikTok, nei panni di un personaggio del videogioco Call of Duty. Ad illustrare l’iniziativa sono stati il papà di Vincent, Matteo Plicchi, gli stessi artisti, il sindaco Matteo Lepore, la presidente del quartiere Santo Stefano Rosa Amorevole, la dirigente dell'istituto scolastico Ombretta Pavoni.