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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 9 settembre 2025.
 
In apertura la cultura. Grave lutto nel mondo della cultura bolognese. È morto, all'età di 78 anni, Stefano Benni, celebre scrittore di romanzi come "Bar Sport", "La compagnia dei Celestini", "Elianto" e "Margherita Dolcevita". «Stefano Benni è tra gli scrittori più importanti della letteratura italiana, ci ha regalato storie che sono diventate parte della nostra memoria collettiva», ha commentato il sindaco di Bologna Matteo Lepore. Ai nostri microfoni Nicola Bonazzi dell'Itc Teatro ricorda lo scrittore, che calcò quel palco diverse volte, invitato da Stefano Tassinari. (AUDIO)
 
Voltiamo pagina. L'Università di Bologna "guarda con partecipazione e vicinanza all'iniziativa della Global Sumud Flotilla". Così su 'Unibo Magazine', la pubblicazione online dell'ateneo, l'Alma Mater prende posizione sull'iniziativa in corso e "auspica che questa missione umanitaria possa svolgersi in sicurezza, giungere a buon fine e rappresentare un segno concreto di speranza e di pace per il futuro". Intanto sulla nave Family colpita nella notte da un drone israeliano mentre si trovava in un porto tunisino si trovava Miguel Duarte, operatore umanitario e attore della compagnia teatrale Kepler-452. Ascoltiamo il suo racconto di quanto accaduto. (AUDIO)
 
Passiamo alla giustizia. È ripresa in mattinata, dopo il rinvio del 3 settembre, l'udienza davanti alla Corte d'Appello di Bologna che dovrà decidere sulla richiesta di consegna avanzata dalla Germania nei confronti di Serhii Kuznietsov, cittadino ucraino arrestato dalla polizia italiana, su mandato di arresto europeo, il 21 agosto in una struttura ricettiva del Riminese mentre era in vacanza con la famiglia. L'uomo è accusato di aver partecipato al sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e 2, avvenuto nel settembre 2022 nel Mar Baltico.
 
La crisi climatica. Si avvicina l'autunno e tornano a farsi sentire i comitati degli alluvionati, pronti a nuove manifestazioni. "Viviamo nell'ansia costante di ogni allerta meteo, senza più serenità. Chiediamo interventi immediati, semplici, rapidi, verificabili. Chiediamo che la politica anteponga la sicurezza delle persone a ogni ideologia e interesse di partito". A puntare il dito contro "promesse mancate e responsabilità politiche" sono i comitati riuniti emiliano-romagnoli, rassemblement che riunisce numerosi gruppi di residenti alluvionati, da quelli di Cesena e della valle del Savio a quelli della val di Zena a Bologna, da quelli di Conselice a quelli di Sant'Agata sul Santerno. In particolare, le promesse di "cambio di passo" fatte ai cittadini persino davanti agli alluvionati nell'ottobre-novembre 2024, "sono evaporate", sostengono. La Regione "ha preferito sostenere, a caro prezzo, la tesi dell''evento imprevedibile', affidando a studi universitari costosi e poco utili, la conferma di una narrazione già smentita dai fatti". "Abbiamo fin dall'inizio messo sul tavolo proposte concrete, frutto di documenti, rilievi, testimonianze di tecnici, geologi, ingegneri idraulici ed oggi si sono aggiunti gli ingegneri agronomi, tutti a confermare quanto da noi sostenuto. Abbiamo denunciato i rischi, indicato gli interventi urgenti, ma siamo stati derisi, esclusi, ignorati da una burocrazia lenta e spesso incompetente".
 
Restiamo in tema. Partiranno entro l’anno i lavori di realizzazione di Life Natureef, la scogliera sommersa che verrà collocata poco più a nord della foce del torrente Bevano e a sud dell’abitato di Lido di Dante, in provincia di Ravenna. Il progetto è stato finanziato dall’Unione europea nell’ambito dei progetti Life e ha l’obiettivo di testare delle soluzioni basate sulla natura contro l’impatto del cambiamento climatico. L’intervento prevede la realizzazione di reef artificiali con l’obiettivo di ripristinare gli habitat sottomarini, aumentare la biodiversità, migliorare la qualità dell’acqua e proteggere la costa e gli ecosistemi costieri dalle mareggiate e dai processi di erosione su un tratto sabbioso particolarmente fragile ed esposto ai fenomeni erosivi.

Ora la violenza di genere. L'omicidio di Saman è stato premeditato dal clan familiare, che non sopportava il desiderio di autonomia della ragazza. Lo scrive la Corte di assise di appello di Bologna nella sentenza di condanna all'ergastolo per i genitori, i due cugini e a 22 anni per lo zio della 18enne pachistana. La determinazione omicida - si legge, è stata assunta "dal clan con fredda lucidità e programmata per un congruo lasso di tempo, ritenendosi insopportabile il fatto che Saman avesse deciso non solo di scegliere di vivere liberamente e in piena autonomia la propria vita" ma anche "in distonia con i valori etici e il credo religioso" della famiglia.
 
Passiamo alle politiche giovanili. Una domenica all’insegna dell’offline: spegnere gli smartphone e accendere lo stare insieme all’aperto o negli spazi pubblici delle nostre città. Conto alla rovescia per la prima domenica detox in Emilia-Romagna, il 12 ottobre; e così sarà, una volta al mese, fino a maggio 2026. Ad annunciarlo l’assessora al Welfare, Scuola, Politiche per l’infanzia e Terzo settore, Isabella Conti, dove ha fatto il punto sui progetti che la Regione sta mettendo in campo per l’adolescenza e la preadolescenza. L'iniziativa fa parte del pacchetto da 8 milioni e 350mila euro che la Regione mette in campo per i ragazzi e le ragazze, che prevede anche oltre 2,3 milioni di euro per il Programma finalizzato al contrasto alla povertà minorile educativa, relazionale e al ritiro sociale, 800mila euro per il bando rivolto alla promozione di progetti educativi, culturali, sportivi e ambientali per adolescenti proposti da soggetti del Terzo settore e privati senza fini di lucro, 700mila euro per l’educazione digitale rivolta sia ai giovani che alle famiglie e agli insegnanti. Le parole di Conti. (AUDIO)
 
Ora la sanità. Un paziente in attesa di trapianto a Bologna e un cuore, da donatore a cuore fermo, improvvisamente disponibile a Livorno. Per rendere possibile il trapianto si muovono contemporaneamente due équipe di cardiochirurghi, rianimatori, infermieri, perfusionisti e specializzandi: una vola in Toscana per prelevare l'organo, ricreando sul posto una sala operatoria cardiochirurgica, e per trasportarlo a Bologna, dove l'altra équipe è già pronta in sala operatoria per l'operazione, che poi è perfettamente riuscita. Per la prima volta in Emilia-Romagna è stato eseguito al Sant'Orsola un trapianto con prelievo di cuore da donatore a cuore fermo (non battente da 20 minuti) fuori regione in un ospedale non sede di cardiochirurgia. "Un'altra vita salvata, e un altro importante passo avanti della nostra rete trapiantologica regionale, che si conferma sempre più punto di riferimento altamente innovativo a livello nazionale", commenta l'assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi.