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In questi giorni stiamo leggendo la lettera di Paolo a Timoteo, ed è davvero molto bella. Mi colpisce l’inizio: “Ti scrivo tutto questo nella speranza di venire presto da te”. Paolo ha un desiderio vivo, quasi fisico, di incontrare Timoteo, il suo figlio nella fede. Vuole vederlo, toccarlo, avere con lui un rapporto concreto. Questo mi fa pensare a quanto la fede non possa essere vissuta a distanza, né tra di noi né con il Signore.

La chiesa co(me casa di Dio

Paolo dice: “Se dovessi tardare, voglio che tu sappia come comportarti nella casa di Dio”. È un’immagine bellissima: la chiesa come luogo cordiale, accogliente, familiare. Non è un’istituzione fredda, ma una dimora viva, comunitaria. Paolo sottolinea che si tratta della “chiesa del Dio vivente”, un Dio presente con la sua grazia, la sua forza, il suo Spirito. Anche noi oggi, forse, facciamo fatica a sentirci a casa nella chiesa, ma questa parola ci invita a riscoprirla come luogo di fraternità affettuosa che edifica, riscalda e consola.

In questi giorni, con gli altri preti e il vescovo, abbiamo riflettuto su questi temi: comunità, fraternità ına domanda: cosa c’è davvero al centro di questa vita di chiesa?

La chiesa, colonna e sostegno della verità

Paolo afferma che la chiesa è “colonna e sostegno della verità”. Colonna, fondamento, forza. Ma cos’è la verità? È Gesù Cristo. E Paolo lo descrive in un piccolo inno che sintetizza tutto il mistero cristiano:

Egli fu manifestato in carne umana: l’incarnazione.

Fu riconosciuto giusto nello Spirito: la risurrezione, secondo la lettera ai Romani.

Fu visto dagli angeli: quando ascese al cielo.

Fu creduto nel mondo: l’annuncio dei discepoli.

Fu elevato nella gloria: incoronato re dell’universo.

In poche righe Paolo traccia tutto il mistero di Cristo: incarnazione, morte, risurrezione, annuncio e glorificazione.

Cristo, centro della chiesa

Questo è il cuore della nostra fede, il centro della nostra fraternità e del nostro stare nella casa di Dio: Gesù Cristo. È per questo che ci raduniamo a celebrare l’Eucaristia, non per mettere al centro noi stessi, i nostri servizi, i nostri canti o le nostre preoccupazioni, che pure hanno la loro importanza. Al centro c’è solo Lui.

È Cristo che viene custodito, lodato e venerato nella casa di Dio, che è la chiesa del Dio vivente, e quindi ciascuno di noi. Per questo ringraziamo Paolo, che con parole cordiali e profonde ci richiama al cuore del mistero della fede: Gesù Cristo.