Nasce nel 1832 a Germantown, in Pennsylvania, era la secondogenita di un insegnante e fondatore di una comunità educativa, Fruitlands, in cui tutti lavoravano vivendo dei frutti della terra e che fu radiato dall’insegnamento per aver messo insieme, nelle proprie classi, bambini bianchi e neri, e per aver tenuto lezioni di educazione sessuale. Questa scelta, insieme a quella di dare asilo a due schiavi neri durante la guerra di secessione, trascinò la sua famiglia sul lastrico, facendole guadagnare pubblica riprovazione.
Louisa iniziò a pubblicare racconti all’età di sedici anni sull’Atlantic Monthly, una delle riviste più importanti dell’epoca e nel 1863 pubblicò il suo primo libro, Hospital Sketches, ispirato alle esperienze di infermiera compiute durante la guerra civile. Poco dopo accettò l’invito di un’anziana zia e viaggiò attraverso l’Europa. Al ritorno, il suo editore, Thoma Niles, la convinse a scrivere qualcosa di popolare e leggero: le opere precedenti erano troppo impegnate per il grande pubblico. Attinse così ai ricordi della sua famiglia: Ann era rimasta vedova e May dove completare gli studi; Beth invece era morta per i postumi della scarlattina. Nacque così Little Women, Piccole Donne.
In questo episodio leggiamo insieme un brano estratto dal capitolo V Rapporti di vicinato, tratto da Piccole donne.
Per l’epoca in cui uscì, Piccole donne di Louisa May Alcott era veramente una bomba.Finalmente un romanzo in cui le protagoniste, tutte ragazze, lavoravano ma non ne morivano, erano allegre, operose, non fissate con il matrimonio, e non così aderenti agli standard di femminilità correnti. Una lettura molto all’avanguardia per le ragazze dell’800, che in generale dalla vita potevano aspettarsi solo due cose: fare le mogli, o fare le zitelle.Piccole Donne ha insegnato alle proprie lettrici (ma anche ai lettori) il coraggio di essere sé stessi, pur rimanendo in un contesto socio-culturale agli albori -o quasi- del femminismo.E il femminismo non insegna cosa essere o diventare, bensì la libertà di essere o diventare ciò che si desidera. Le ragazze leggono Moby Dick, perché i ragazzi non leggono la Alcott?» si chiede Greta Gerwig, regista dell’ultima trasposizione cinematografica di Piccole donne.