Il CIP promuove disciplina regola e gestisce le attività sportive agonistiche ed amatoriali per persone disabili sul territorio nazionale, secondo criteri volti ad assicurare il diritto di partecipazione all'attività sportiva in condizioni di uguaglianza e pari opportunità. Al Sotto Gamba Game, abbiamo incontrato e intervistato Massimo Porciani, referente per la Regione Toscana e abbiamo avuto con l'occasione di parlare delle recenti Paralimpiadi.
Il CIP ha come mission:
- l'agonismo di alto livello e la preparazione degli atleti paralimpici delle diverse discipline e all'approntamento dei mezzi idonei per le Paralimpiadi e per tutte le altre manifestazioni sportive nazionali o competizioni internazionali paralimpiche;
- la promozione della massima diffusione della pratica sportiva in condizioni di uguaglianza e pari opportunità al fine di rendere effettivo il diritto allo sport di tutti i soggetti, in ogni fascia di età e di popolazione, a qualunque livello e per qualsiasi tipologia di disabilità, con particolare riferimento allo sport giovanile paralimpico, tutelato fin dall'età prescolare, ferme le competenze delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano in materia;
- il sostegno a tutte le federazioni, Discipline Associate, Enti di Promozione e Associazioni benemerite dallo stesso riconosciute;
- l'impulso a progetti di promozione a avviamento alla pratica sportiva delle persone con disabilità sull'intero nazionale nel comparto socio-sanitario, e della scuola, nel rispetto delle competenze delle Regioni e delle Province autonome. Il CIP è competente, in via diretta ed esclusiva, per la stipula di convenzioni con Enti di assistenza e/o previdenza, aziende ospedaliere, unità spinali, istituti scolastici, nonché per il riconoscimento delle società sportive o altre entità sportive quali Centri di Avviamento allo Sport Paralimpico (CASP);
- l'adozione, anche d'intesa con la sezione per la vigilanza e il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive del Comitato tecnico sanitario istituito ai sensi dell'articolo 2 del d.P.R 28 marzo 2013, n. 44, di misure di prevenzione e repressione dell'uso di sostanze che alterano le naturali prestazioni fisiche degli atleti paralimpici nelle attività sportive paralimpiche;
- l'adozione e la promozione di iniziative contro ogni forma di discriminazione e di violenza nello sport.