Sofia Peirano è una studentessa di medicina dell'Ateneo pisano e presidente della SISM - Segretariato Italiano degli Studenti in Medicina. La sua intervista nasce dal suo incontro con "La Palestra di Gabriele" il per-corso di allenamento alla prossimità che offre la Fondazione Maffi.
La Palestra di Gabriele si apre agli studenti di medicina dell’ateneo pisano che aderiscono al SISM – Segretariato Italiano Studenti in Medicina Il 21 marzo 2025, al Santa Caterina di Collesalvetti, una Rsd (Residenza per Disabili) dellla Fondazione Casa Cardinale Maffi, si è svolta un’edizione de “La Palestra di Gabriele” che ha coinvolto 11 studenti della Facoltà di Medicina dell’Università di Pisa, che aderiscono al SISM – Segretariato Italiano Studenti in Medicina. L’iniziativa è partita da loro: Carlotta Guidi, che è una volontaria che coordina i progetti Smile X dell’associazione, ha contattato la dottoressa Antonia Peroni, direttore generale della Fondazione Maffi, chiedendo di poter conoscere meglio il lavoro che la fondazione svolge, per poi offrire un’azione di volontariato di clown terapia, per la quale il SISM sta lavorando da tempo. C’è voluto poco per capire che la Maffi e il SIMS hanno molto in comune, ossia un approccio olistico alla medicina, mettendo sempre al centro la persona nella sua interezza, nel desiderio sia di offrire ai futuri medici una formazione più ampia e articolata rispetto a quella offerta dai programmi ministeriali, che di conoscere in prima persona le sfide legate alla cura di quelli che alla Maffi vengono chiamati Fratelli e Sorelle Preziosi, ossia persone che in lungodegenza sono in uno stato di fragilità e che necessitano di cure non solo di natura tecnica. La Palestra si è svolta nell’arco di una intera giornata, alternando laboratori pratici, in cui vedere e sperimentare la relazione con le persone fragili, oppure su sé stessi, cimentandosi in situazioni in cui non si possa godere delle abituali facoltà (per esempio essendo, con una benda, privati della vista, oppure costretti a muoversi su una sedia a rotelle); con alcuni momenti di riflessione più teorica, soprattutto a valle delle esperienze pratiche. Al termine della giornata i ragazzi sono rimasti molto soddisfatti dell’esperienza arrivando a dire, attraverso le parole di Carlotta Guidi, che “quello che abbiamo visto oggi è fondamentale per interagire con l’umanità, il rispetto e la dignità del paziente. Capisco che in questa società tutto ciò è difficile, ma noi vogliamo andare in questa direzione.” Al termine della giornata, su una lavagna, è stato chiesto ai ragazzi di sintetizzare con parole chiave quanto hanno “compreso” dal percorso che si è sperimentato della giornata. Ecco che cosa hanno scritto: a) Imparare ad ascoltare; b) Saper ascoltare e imparare un linguaggio diverso dal mio; rispettare la persona e i suoi tempi; chiedere il permesso per entrare nel suo mondo; c) L’importanza di cambiare i parametri; d) Contesto; e) Siamo tutti responsabili; f) Osservare, ascoltare, incontrarsi; g) Consapevolezza; h) Armonia, unione, insieme; i) Il sorriso nelle piccole cose: l) Bisogno e Passione. La Palestra di Gabriele si conferma uno strumento formativo efficace, sperimentato, in queta edizione, per la prima volta, anche con gli studenti della facoltà di Medicina dell’Ateneo pisano.Per la Maffi, oltre al direttore generale Antonia Peroni, sono intervenuti: il direttore esecutivo del Santa Caterina, Giovanni Biondi, il dottor Raffaele Carissimo (medico responsabile neuropsichiatra); il dottor Gianmaria Felicetti (psicoterapeuta) e il dottor Giancarlo Polenghi (responsabile comunicazione). I laboratori pratici sono stati coordinati: dall’infermiera Sara Daini (Mi prendo cura di te); dal tecnico della neuro e psicomotricità Marta Fantetti (Mi percepisco, ti percepisco); dal medico neuropsichiatra Raffaele Carissimo (Collega-menti); dalla fisioterapista Elisa Giovacchini (Il mondo a 100 centimetri); dalla terapista occupazionale Alessia Manias (Quilling art) e dallo psicoterapeuta Gianmaria Felicetti (Curo la follia o ti curo con la follia?)