Puntata del 2 maggio 2019
in studio Andrea Kappa Caponeri
E anche questo Primo Maggio se ne è andato, con il suo consueto carico di polemiche, di distinguo, di concertoni e controconcertoni. Ce ne siamo occupati a modo nostro, con un finale che è un’autentica chicca di Gualtiero Bertelli, uno che il mondo del lavoro, con le sue fatiche, i suoi sfruttamenti e le sue lotte, l’ha cantato come pochi altri.
In questa puntata senza disco della settimana ci siamo sbizzarriti tra la canzone romanesca (Sergio Centi e Mariano Laurenti) e quella indie (i Sick Tamburo, evoluzione degli storici Prozac +, The Morras, con le loro sonorità retromaniache, Eugenio in Via di Gioia, visto ieri sul palcone di S.Giovanni), tra la nuova canzone d’autore (Nico Maraja), quella vecchia (Flavio Giurato) e quella così e così (Leandro Barsotti).
Notevolissimo l’omaggio che Riccardo Sinigallia ha fatto a un pezzone del compianto Enzo Carella e non banale quello che Caterina Caselli nel ’72 fece a un classico dei Lindisfarne.
Buon ascolto!
SCALETTA:
CHE LITIGAMO A FA’ – Sergio Centi e Alberto Laurenti (Rubrica “L’editoriale”)
AGHI E SPINE- The Morras
MALAMORE- Riccardo Senigallia (Rubrica “Sulle spalle dei giganti”)
IL RONDONE- Flavio Giurato
PUOI ANCORA- Sick Tamburo
COVER THE RAINBOW
LADY ELEONORA- Caterina Caselli (rubrica “Cover the rainbow”, dai Lindisfarne,)
LEOPARDI- Nico Maraja
ROSSO SANGUE SALATO- Leandro Barsotti
ALTROVE- Eugenio in Via di Gioia
ALLA LEBOLE- Gualtiero Bertelli (Rubrica “Son fanatico, ma son simpatico”)