Puntata del 23 maggio 2019
in studio Andrea Kappa Caponeri
La clessidra sta per precipitare i suoi ultimi grani, sicché per questa penultima puntata della stagione ci siamo giocati diverse carte di notevole entità, su tutte il disco della settimana, “Ballate per uomini e bestie”, osannatissimo dalla critica (e come fai a stroncare Vinicio Capossela? Chi sarebbe così stronzo?), ennesimo lavoro peso di un autore che ha deciso di smettere di far canzoni e di far uscire dischi come fossero radiodrammi, colonne sonore di azioni sceniche, musica da libro, sonorizzazioni delle sue ossessioni. Poi non lamentiamoci della trap.
A contorno, in occasione dell’uscita dei suoi vinili in edicola, un Guccini d’annata, poi Paolo Mei (artista tra i più sottovalutati di questo decennio), e a seguire un viaggio in musica in tre tappe attraverso i gesti bianchi (cit. Clerici) del tennis con Corrado Castellari, Flavio Giurato e Virginiana Miller.
Ma c’è stato spazio anche per un Olden che dà a Joan Manuel Serrat quello che Paolo Limiti con “Bugiardo e incosciente” gli aveva tolto, e, a chiudere, per i Diaframma del sempre simpaticissimo Federico Fiumani.
Appuntamento alla prossima settimana per la grande chiusura di stagione!
SCALETTA:
PICCOLA STORIA IGNOBILE- Francesco Guccini
NELLA SCATOLA- Paolo Mei
QUINTO SET- Corrado Castellari (Rubrica “Muschio nel cancello del giardino abbandonato”)
ORBETELLO- Flavio Giurato (Rubrica “Muschio nel cancello del giardino abbandonato”)
LA VERITA’ SUL TENNIS- Virginiana Miller (Rubrica “Muschio nel cancello del giardino abbandonato”)
LA TIETA- Olden (da J.M.Serrat, rubrica “Cover the rainbow”)
BALLATA DEL CARCERE DI READING- Vinicio Capossela (rubrica “Gradische le dische?”)
LE LOUP GAROU- Vinicio Capossela (rubrica “Gradische le dische?”)
VERDE- Diaframma