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Christa Wolf, nata tedesca nel 1929 nell’attuale Polonia e morta a Berlino nel 2011, ha attraversato la storia del Novecento: dall’infanzia sotto il nazismo all’adesione al Partito Socialista Unificato di Germania, fino alla critica della Stasi senza mai perdere la fiducia nel socialismo possibile. Autrice prolifica, capace di una prosa che rinuncia a una trama narrativa lineare, Christa Wolf Γ¨ diventata una scrittrice di culto per i movimenti femministi a partire da Cassandra (1983) romanzo che ha per protagonista β€œla prima figura femminile che entra nella storia svincolata da un rapporto di relazione con un uomo”. Wolf ci offre uno sguardo sul passato – sguardo presente anche in Medea (1996), come in Trama d’infanzia (1976) – che vuole β€œnuotare contro corrente – contro la corrente apparentemente naturale dell’oblio” grazie alla scrittura, per riflettere sulle rimozioni che caratterizzano allo stesso tempo la memoria collettiva e quella individuale.
A cura di Carlotta Cossutta

Carlotta CossuttaΒ Γ¨ ricercatrice in filosofia politica presso l'UniversitΓ  degli studi di Milano. Fa parte del centro diΒ ricercaΒ Politesse - Politiche e teorieΒ dellaΒ sessualitΓ  dell'UniversitΓ  di Verona con qui porta avanti alcuni dei suoi interessi diΒ ricerca: la storia del pensiero politico delle donne e le teorie femministe e queer. Si Γ¨ a lungo occupata di Mary Wollstonecraft su cui ha scritto "Avere potere su se stesse: politica e femminilitΓ  in Mary Wollstonecraft" (ETS 2021). Ha da poco pubblicato "DomesticitΓ . Lo spazio politicoΒ dellaΒ casa nelle pensatrici statunitensi del XIX secolo" (ETS 2023). Le sue riflessioni si nutrono delle collettive e dei movimenti transfemministi che attraversa.