La poesia di Patrizia Cavalli (1947-2022) Γ¨ un gioco degli opposti: alto e basso, pensiero filosofico e scherzo malizioso, leggerezza e dolore, controllo formale e abbandono allβimprevisto, snobismo e popolaritΓ , impegno e distacco. Che parli di passione erotica per una donna, del cielo di Roma, del senso del tempo che passa o del balzo di un gatto, la poesia di Cavalli arriva senza alcuno sforzo, con il senso esatto di una parola che Γ¨ quella e non potrebbe essere nessunβaltra. Per questa sua comunicativitΓ (fatto raro nella tradizione italiana), che si accompagna a un ritmo quasi cantabile, la poesia di Cavalli si presta particolarmente bene alla lettura ad alta voceβ e infatti le sue letture pubbliche erano dei veri e propri momenti teatrali. Attraverso la recitazione di poesie da diverse raccolte, lungo un arco cronologico ampio, parleremo della poetica dellβironia e dellβazzardo di Cavalli e della sua voce sempre sul filo tra baldanza e profonditΓ .
A cura di Alberica Bazzoni
Alberica BazzoniΒ Γ¨ attualmente ricercatriceΒ presso l'UniversitΓ di Siena in Critica letteraria e Letterature comparate. Dal 2020 al 2022 collabora comeΒ research fellowΒ pressoΒ lβICI Berlin Institute for Cultural Inquiry. Ha conseguito un dottorato in letteratura italiana presso lβUniversitΓ di Oxford e un posdottorato British Academy presso lβUniversitΓ di Warwick, con un progetto sul genere e il sistema letterario. Γ autrice del volume Writing for Freedom. Body, Identity and Power in Goliarda Sapienzaβs Narrative (Peter Lang, 2018).