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Stagione 1 🎧 Episodio 3: Uomini invisibili – Nella mente dell’assassino

Oggi ci addentriamo in un aspetto inquietante della psicologia criminale: gli assassini che uccidono per essere visti.
Questi uomini, apparentemente comuni, vivono nell’ombra, tormentati da un senso di invisibilità e insignificanza che li spinge a compiere crimini estremi per affermare la propria esistenza.

🎧L’invisibilità sociale

La società è un palcoscenico dove molti cercano costantemente attenzione e riconoscimento. Ma per alcune persone, il palco sembra essere sempre vuoto, e loro rimangono relegati ai margini, come comparse dimenticate. L’invisibilità sociale è spesso il terreno fertile per un senso di frustrazione e rabbia che, in casi estremi, si trasforma in violenza.

Questi uomini non uccidono per denaro, gelosia o vendetta, ma per un bisogno disperato di essere visti, riconosciuti, ricordati. Il loro crimine diventa un grido: "Esisto, guardatemi!"

🎧Il profilo psicologico

Gli assassini mossi dal bisogno di visibilità condividono alcune caratteristiche:
1. Bassa autostima - Si percepiscono come persone insignificanti, incapaci di lasciare un segno nella società.
2. Isolamento sociale - Spesso conducono vite solitarie, con pochi legami personali o professionali.
3. Fantasia compensatoria - Vivono in un mondo di fantasie in cui immaginano di essere potenti, rispettati o temuti.
4. Desiderio di controllo - Attraverso il crimine, cercano di affermare il proprio potere sugli altri, trasformando la loro invisibilità in notorietà.

🎧Il bisogno di attenzione

La visibilità che cercano non è quella dei riflettori positivi. Non cercano di essere ammirati, ma semplicemente di essere riconosciuti, anche attraverso atti negativi. È il principio del "meglio essere temuti che ignorati."

Pensiamo a casi come quello di Donato Bilancia, uno dei serial killer più noti in Italia, o del più recente “Incel movement” (celibi involontari), gruppi di uomini che, sentendosi rifiutati dalla società e dalle donne, riversano la loro frustrazione in violenza. In questi casi, il crimine diventa uno strumento per affermare il proprio valore in un mondo che sembra ignorarli.

🎧Il legame tra anonimato e violenza

L’invisibilità sociale si acuisce quando una persona non riesce a costruire legami significativi. L’isolamento diventa una prigione mentale, e il desiderio di evasione si trasforma in rabbia verso il mondo che li ha ignorati.

L’omicidio diventa per loro una forma di espressione, una firma indelebile che li rende impossibili da ignorare. Paradossalmente, uccidendo, cercano di comunicare il loro dolore e la loro solitudine, ma lo fanno distruggendo vite e seminando terrore.

🎧Il crimine come messaggio

Il bisogno di visibilità si manifesta anche nel modo in cui questi assassini "mettono in scena" i loro crimini. Alcuni esempi:
- Messaggi simbolici - Come nel caso dei killer che lasciano lettere o segnali deliberati per attirare l’attenzione dei media e delle autorità.
- Scelte delle vittime - Spesso scelgono persone che rappresentano ciò che sentono di non poter mai avere (successo, amore, bellezza).
- Comunicazione post-crimine - Alcuni assassini cercano di interagire con i media o con le forze dell’ordine, cercando una sorta di dialogo attraverso il crimine.

🎧Un ciclo pericoloso

Questi assassini sono spesso intrappolati in un ciclo pericoloso:
1. Il bisogno di visibilità - La loro frustrazione cresce man mano che si sentono sempre più ignorati.
2. Il crimine - Il gesto estremo serve a rompere il silenzio e ottenere l’attenzione.
3. La notorietà - Una volta riconosciuti, sperimentano un senso di potere e controllo, ma questo effetto è spesso temporaneo.
4. La ricaduta - Con il tempo, il bisogno di visibilità riemerge, portandoli a commettere nuovi crimini.

🎧Come fermare questi uomini invisibili?

La prevenzione richiede attenzione ai segnali precoci di isolamento e disagio psicologico. Spesso, questi individui mostrano segnali di sofferenza molto prima di commettere un crimine. Ascoltarli, intervenire e offrire supporto può fare la differenza.

Ma è anche una questione culturale: dobbiamo riflettere su come la nostra società esclude e ignora alcune persone, spingendole ai margini. Non si tratta di giustificare, ma di comprendere le dinamiche che possono portare a esiti così tragici.

🎧Conclusione

Gli uomini invisibili sono una realtà inquietante del nostro tempo. Uccidono per essere visti, ma lasciano dietro di sé solo dolore e distruzione. La vera sfida è costruire una società in cui nessuno debba sentirsi invisibile, in cui il riconoscimento non debba passare attraverso la violenza.

Testi di Marcella Boccia