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Federico Berti, La narrazione della Russia al collasso.
Decostruzione della narrativa bellicista
Questo episodio del podcast è una lettura di tre articoli che ho pubblicato in inglese e in spagnolo su Medium. Se sei un lettore o un autore e conosci questo paywall, mi trovi qui:
https://medium.com/@bertitacabanda

La narrazione dominante nei media occidentali presenta la Russia come una potenza militare in declino, dotata di armamenti obsoleti e prossima al collasso economico. Questo podcast analizza criticamente tali affermazioni, molto diversa. L'attacco missilistico al palazzo del Consiglio dei Ministri ucraino a Kiev, condotto con un missile balistico Iskander-K, per quanto il missile non sia completamente esploso, è comunque un caso emblematico delle effettive capacità operative russe. La precisione del lancio, che ha raggiunto il cuore del governo ucraino nonostante i sistemi di difesa aerea occidentali, solleva interrogativi fondamentali sulle percezioni diffuse riguardo alle capacità militari di Mosca.
L'analisi economica rivela poi come il confronto diretto dei bilanci della difesa espressi in dollari, risulti metodologicamente inadeguato al contesto reale,  senza considerare il potere d'acquisto nei diversi contesti economici: la cooperazione russa con Cina, India e i paesi BRICS non si limita ad accordi commerciali, ma prevede anche la condivisione tecnologica e ottimizzazione produttiva che consente di ottenere risultati comparabili agli standard occidentali, con costi significativamente inferiori. Le Forze Armate della Federazione Russa, classificate dalla stessa  CIA come la quarta forza militare mondiale, con proiezioni che la collocano al terzo posto entro il 2026, hanno solo  inizialmente e parzialmente smaltito equipaggiamenti di epoca sovietica, per poi procedere al rinnovo tecnologico attraverso forniture cinesi, indiane e nordcoreane, di armi, componenti o anche solo materia prime, beneficiando di accordi commerciali privilegiati per la distribuzione e l'acquisto di risorse. Questo approccio sequenziale non sembra confermare le ipotesi intorno alla presunta inadeguatezza strutturale, ma denoitano una capacità di pianificazione strategica nell'utilizzo delle risorse disponibili.
La spesa militare russa, prevista al 6-7% del PIL per il 2026, viene spesso confrontata erroneamente con parametri europei diversi, generando interpretazioni distorte sulla sostenibilità economica dello sforzo bellico. L'Agenzia Europea per la Difesa ha dichiarato percentuali di spesa comparabili nel biennio 2024-2025, evidenziando come le proiezioni di collasso economico russo si basino su analisi parziali. La sottovalutazione sistematica delle capacità avversarie rappresenta un errore strategico ricorrente nella storia militare. L'Europa deve riconsiderare l'efficacia dei propri sistemi difensivi alla luce delle dimostrazioni operative russe, valutando realisticamente i rapporti di forza nel conflitto in corso.
Il podcast presenta un'analisi documentata basata su fonti istituzionali europee e atlantiche, offrendo una lettura alternativa delle dinamiche geopolitiche contemporanee che sfida le interpretazioni convenzionali del conflitto ucraino e delle prospettive strategiche euroatlantiche.