Sono giorni storici in Turchia che dopo 12 anni dalle sue ultime grandi proteste, si ritrova a scendere nuovamente in piazza per manifestare contro l'arresto di quello che viene considerato il principale oppositore del presidente Recep Tayyip Erdoğan, ovvero, il sindaco di Istanbul, Ekrem İmamoğlu.
Dall'annullamento del suo diploma di laurea, requisito fondamentale per candidarsi alla presidenza del Paese, alla sua detenzione provvisoria, alle migliaia di persone scese in piazza non solo nelle grandi città, agli scontri violenti con la polizia e i conseguenti altri arresti di giornalisti e photoreporter: cerchiamo di dare ordine al tumulto e di capire quali potranno essere i futuri sviluppi in seguito alla convalida dell'arresto di İmamoğlu, ma anche della sua vittoria, per ora solo simbolica, alle primarie del partito CHP.
Quando di vero c'è nel paragone con la Russia di Putin? Cosa c'è di diverso rispetto al passato e al movimento di Gezi Park? Si può davvero dire che sia la fine della democrazia in Turchia?
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