Tra le tante cose che mi attraevano da ragazzino e credetemi erano davvero tante, al momento della scelta della scuola superiore scelsi gli aeroplani: teneramente il mio sguardo si rivolse verso l’alto perdendosi all’inseguimento di quelle scie che disegnavano linee perfette dentro tutto quell’azzurro. Mi catturavano, perché sembravano attraversare le nuvole come lame. Il rumore dei motori in lontananza poi mi affascinava e mi faceva pensare a luoghi lontani, irraggiungibili senza gli aeroplani.