Marietta Robusti, detta la Tintoretta, incarna tutte le difficoltà dell’essere una pittrice in pieno Cinquecento. Lo stesso appellativo, la Tintoretta, racchiude l’esigenza di identificarla e associarla, ed un morbido tentativo di salvare il suo nome.
Marietta Robusti era la figlia di Jacopo Robusti, noto come il Tintoretto, grande esponente della scuola veneziana e ultima stella del Rinascimento italiano. Marietta era nata fuori dal matrimonio, ma non per questo meno amata degli altri figli. Da piccola era solita accompagnare il padre alla bottega, dove imparò l’arte del disegno e i segreti della pittura. La bravura crebbe al punto tale, che lo stesso Tintoretto si fece assistere in diverse occasioni. Il suo talento era evidente nella ritrattistica, tanto che fu richiesta alla corte del re Filippo II di Spagna e da Massimiliano II d’Austria. Entrambi gli inviti furono declinati, troppo legata ai suoi affetti o impedita dalla mano paterna, la stessa mano che la diede in sposa molto giovane.