Il canto della follia (Marcella Boccia)
Ascolta, nel vento si leva un sussurro,
un canto che lacera, dolce e crudele,
si snoda nel vuoto come un serpente,
sfiora la notte con dita di vetro.È il canto della follia, che ride e trascina,
che intreccia i pensieri in spire d’ombra,
che scioglie i confini del vero e del sogno
e danza leggera sul ciglio del nulla.Oh dèi dimenticati, pietà di chi ascolta,
ché in queste note c'è l'eco del caos,
ché in queste rime si annida il silenzio
di chi ha toccato l'abisso del sé.Ma forse è dolce non avere più forma,
lasciarsi cadere, confondersi al vento,
ché spesso la follia somiglia alla luce,
ché spesso la luce è il più grande inganno.