Listen

Description

Renzo e Lucia vogliono sposarsi ma Don Rodrigo, signorotto locale, glielo impedisce perché vuole Lucia tutta per sé. Don Abbondio, il prete, non li aiuta perché troppo pauroso e i due sono costretti a scappare. Renzo si rifugia a Milano e si ritrova nel caos della rivolta del pane, Lucia invece si nasconde nel convento della monaca di Monza, ma viene rapita dai “bravi” di Don Rodrigo. Alla fine, con l'aiuto di personaggi come Fra’ Cristoforo e l'Innominato, appena convertito, i due si riuniranno, ma non prima di aver affrontato la peste e altre difficoltà. Il romanzo parla di ingiustizie sociali perché Renzo e Lucia sono due persone umili che subiscono le prepotenze di Don Rodrigo, un uomo ricco e potente che fa quello che vuole senza preoccuparsi di fare male agli altri; questo personaggio è l’emblema del potere corrotto, infatti don Rodrigo e altri personaggi prepotenti presenti nel romanzo, usano il loro potere in modo sbagliato, pensando solo a sé stessi; anche don Abbondio, mostrandosi come un uomo troppo pauroso per opporsi al volere di Don Rodrigo, si rifiuta di celebrare il matrimonio dei ragazzi. Manzoni, quindi, denuncia nell’opera un sistema in cui chi ha il potere fa quello che vuole mentre i deboli sono costretti a subirne i soprusi e le angherie. Tuttavia, Manzoni esprime nel romanzo anche un messaggio positivo: con il coraggio, la speranza e l'aiuto reciproco è possibile superare le difficoltà.