“Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito.”
Il Vangelo di oggi ci consegna il cuore pulsante della fede cristiana: non un Dio lontano, freddo o giudice severo, ma un Padre che ama fino al dono estremo. Una parola breve, essenziale, che può scivolare via come uno slogan consumato… oppure diventare la chiave per leggere tutta la nostra vita.
Un amore concreto, non teorico.
Dio non ha amato un’idea, ma il mondo. Questo mondo ferito, attraversato da guerre, crisi, precarietà, solitudini nascoste. Dio non ci ha chiesto di essere perfetti prima di amarci: ci ha amati così, come siamo. L’incarnazione non è una parentesi, ma il segno che nulla di umano gli è estraneo.
Il serpente nel deserto.
Gesù richiama l’immagine biblica del serpente di bronzo innalzato da Mosè. Chi lo guardava, trovava vita. Così il Figlio dell’uomo sarà innalzato: la croce, che sembra un fallimento, diventa l’icona della speranza. È lì che Dio si rivela come amore che non si ritira davanti al dolore, ma lo assume e lo trasfigura.
Rinascere dall’alto.
A Nicodemo, uomo colto e religioso, Gesù non propone di “tirare avanti”, ma di rinascere. La fede non è sopravvivenza, non è un “mi piace” a un post spirituale. È aprire la finestra di una stanza chiusa, lasciando entrare aria e luce. È scoprirsi mai soli, neppure nell’errore o nella caduta.
La croce come segno luminoso.
Guardare la croce significa accogliere la certezza che Dio non abbandona. È come un’insegna accesa nella notte che dice: “Io sono qui, con te”. Anche quando ci sentiamo sbagliati, delusi, inadeguati, Dio continua a ripetere: “Ti amo adesso, non quando sarai perfetto.”
Un annuncio che provoca.
Questo Vangelo non è consolazione facile. È provocazione: Dio non si è stancato di noi, ma ci chiede di fidarci. Non di meritarlo, non di mascherarci, ma di lasciarci amare. Non di salire fino a Lui, ma di credere che Lui è sceso fino a noi.
La domanda che resta.
Alla fine resta un interrogativo che non possiamo aggirare:
Se Dio mi ama così, proprio nella mia vita concreta, sono disposto a fidarmi del suo amore o continuerò a vivere come se tutto dipendesse solo da me?