Questo episodio del podcast nasce da un’email. Non da una di quelle prevedibili, con parole educate e neutre, ma da una parola vera. Scomoda, ruvida. Una parola che usiamo per etichettare chi non capiamo, chi rovina qualcosa per tutti. “Coglione”. La domanda che mi è stata posta è: “Andrea, ma non noti anche tu che i coglioni sono in aumento?” Ma se quella parola nascondesse una domanda molto più profonda su chi siamo diventati? Tutto comincia sotto un lampione, con Nasruddin che cerca le chiavi nel posto sbagliato solo perché lì c’è la luce. Un’immagine buffa, ma tremendamente attuale: guardiamo dove è più comodo guardare. Non dove dovremmo. Questo episodio è un invito a spostare la torcia. A chiederci dove nascono davvero le percezioni che abbiamo della stupidità, e perché ci sembrano così pervasive. È un episodio che non dà risposte semplici, ma scava nelle radici di un sentimento collettivo: l’idea di vivere in un’epoca di “coglioni ovunque”. Forse non è cambiato il numero. Forse è cambiata la luce sotto cui cerchiamo. E nel prossimo episodio continueremo questo viaggio: perché se oggi li troviamo sotto i lampioni, domani capiremo cosa succede quando finiscono nei posti che contano davvero.