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Description

La scuola non è un'azienda, non è un'esibizione, non è una gara a chi prende sei. È o dovrebbe essere un luogo di incontro. E allora, cosa serve davvero per educare oggi? Una parola semplice, potente, quasi rivoluzionaria: mitezza.
La mitezza è la forza gentile di un insegnante che vede, ascolta, comprende, accompagna, sfida, sostiene senza perdere autorevolezza. In un'aula può fare la differenza tra uno studente che si sente sbagliato e uno che scopre il coraggio di essere se stesso.

In un tempo frenetico dove tutto è veloce, superficiale e iperconnesso, la mitezza rallenta, scava, costruisce, insegna a respirare e a crescere. Insegna a resistere. 

È l'umanità che torna al centro, è la scuola che ricomincia da ciò che conta: la relazione. 
Perché la vera educazione non si impone, la vera educazione si testimonia.


L’articolo La mitezza quale virtù ontologica del rapporto docente-discente di Maria Emanuela Coscia è contenuto nel volume “Raccontare la speranza. Parole disarmate per costruire futuro” (Las, 2025), curato da Cosimo Alvati e Teresa Doni.