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Lettura di alcuni testi che focalizzano punti nodali del pensiero di Hannah Arendt a partire da quel tema della “nascita”, dell’ “essere gettato nel mondo”, che rende l’uomo un individuo irripetibile, manifestandosi nella facoltà tipicamente umana del “dare inizio” che rende possibile un’azione, che poggia sempre su un giudizio. Proprio la potenzialità degli esseri umani di agire liberamente può essere per la Arendt l’unica forma di resistenza ai totalitarismi, generati dall’ideologia. Il male da essi generato infatti è “banale”, perché non è tanto conseguenza di una volontà malvagia, ma effetto di una mancanza di cura della propria anima, di un pensiero che si accontenta di essere superficiale e conformista.

Sante Maletta, commento; Giuliana Melloni, letture.

A cura di AIC, testi selezionati da Sante Maletta e Marco Contini