Rosso. Rosso mobile e cangiante Dell’emoglobina nelle palpebre Chiuse di fronte al sole. Rosso il sangue dolente Scorso dal mio cuore ferito e prontamente rimarginato. Rosso splendente del pomodoro Nato a bordo di un profumo umido e salato nel sudore della macaia. Rosso pulsante e gonfio Sino a scoppiare nel collo Della mia collera omerica. Rosso il tuo vestito che svesto E rossa la mia lussuria furibonda Allo sventolare della tua muleta. Rosso mozzafiato nel tripudio del tramonto Di sole annegato nella buia metafora Di un dopo privo di certezza del ritorno.