L’entomologo Giorgio Celli, parlando della biodiversità, la descriveva come un segnale. Diceva che se attraversando un prato ne percepissimo la moltitudine di fiori, insetti e uccelli che cantano nel cielo, avremmo la certezza di essere in un luogo salubre, e il sollievo di capire che l’uomo non è ancora solo nel mondo. Sappiamo bene quanto sia prezioso il ruolo dei prati stabili per la salvaguardia del nostro ambiente e sappiamo che, se gestite con rispetto ed equilibrio, le praterie sanno donarci prodotti unici. A Cheese 2023 abbiamo raccontato tanti formaggi, oggi conosciamo i primi apicoltori entrati a far parte del Presidio dei mieli dei prati stabili e pascoli. Le loro api raccolgono i nettari dei fiori dei prati e, mantenute stabilmente sul territorio, producono mieli ogni volta diversi, in grado di raccontare il succedersi delle stagioni e delle fioriture. L’incontro è anche l’occasione per scoprire il miele di lampone, nuovo entrato fra i monoflora del Presidio dei mieli di alta montagna alpina. Negli ultimi anni il lampone si sta diffondendo nelle radure sempre più ampie createsi in seguito a incendi ed eventi climatici estremi. Le api portate in montagna dagli apicoltori riescono a ricavarne un miele squisito dall’aroma fruttato. Intervengono: